Musicultura 2021, vincono i The Jab. Il racconto della serata finale
I The Jab sono i vincitori di Musicultura 2021. Enrico Ruggeri, alla sua terza esperienza da conduttore della manifestazione, e Veronica Maya, per la prima volta sul palco maceratese, hanno dunque chiuso i battenti della 32esima edizione di Musicultura, la 17esima sul palco dello Sferisterio di Macerata.
Il racconto della serata
Apre la serata Enrico Ruggeri, con un omaggio a Milva e Franco Battiato. Il cantautore milanese canta Alexanderplatz in un emozionante duetto con Irene Grandi, prima ospite di serata. Inizia dunque la gara, con le esibizioni dei quattro finalisti svelati nella prima serata.
La prima finalista a esibirsi è Mille con il brano La radio. C’è di tutto in questo brano delizioso, un po’ anni ’50 ma allo stesso tempo moderno, ricco di citazioni, forse rappresentativo della poliedricità della voce dei Moseek.
I secondi finalisti a salire sul palco sono i The Jab, con la loro Giovani favolosi. Un microfono birichino non fa sentire bene la voce di Mario Francese, tastierista del duo, ma la loro performance funziona senza ombra di dubbio.
Arriva il turno di Lorenzo Lepore, terzo finalista, in gara con Futuro. Un mix tra Luca Barbarossa, Ermal Meta, Fulminacci e Mannarino per l’artista romano, che canta un classico brano cantautorale accompagnato dalla sua chitarra acustica. Peccato che Lorenzo non si sia accompagnato al pianoforte, suo strumento principale.
Chiude il giro delle esibizioni Caravaggio, quarto e ultimo finalista, con Le cose che abbiamo amato davvero. Il cantautore, dopo la distonia spasmodica che gli ha tolto la voce per molto tempo, nel 2018 è tornato in forma e ha riacquistato la voce, e ha presentato in concorso un brano del 2020.
Torna sul palcoscenico Irene Grandi che emoziona con Se mi vuoi, ricordando il compianto Pino Daniele (autore e interprete insieme a lei del brano), e poi infiamma lo Sferisterio con Bruci la città, brano scritto da Francesco Bianconi (membro del Comitato Artistico di Garanzia e ospite la scorsa edizione).
Enrico Ruggeri, sul palco insieme ai 4 finalisti, presenta l’intervista musicale: ogni artista deve cantare un estratto di un brano particolarmente significativo per la sua vita. Apre le danze Mille, con Ritornerai di Bruno Lauzi. Segue The Jab, con il solo Alessandro De Santis, che canta Un ragazzo di strada dei Corvi, nella versione di Ivan Cattaneo. Lorenzo Lepore sceglie Giudizi universali di Samuele Bersani e chiude il giro Caravaggio con La stagione dell’amore di Franco Battiato. Si chiude dunque il momento con una common song, Mistero di Enrico Ruggeri, e tra i quattro finalisti è indubbiamente Mille a dominare il palcoscenico.
Dopo le esibizioni in gara
Luciano Ganci, tenore di fama internazionale, sale sul palco dello Sferisterio ed esegue Se quel guerrier io fossi dall’Aida di Giuseppe Verdi, che il 23 luglio andrà in scena proprio in questo teatro.
Arriva il momento del premio della critica, da quest’anno intitolato a Piero Cesanelli, assegnato dalla sala stampa e consegnato da Paola Promisqui (moglie di Cesanelli) e Fausto Pellegrini (Rai News 24). Vince il premio della critica Mille.
Sale dunque sul palco maceratese un gigante della musica italiana, Ron, che festeggia in ritardo i suoi 50 anni di carriera. Il cantautore di Dorno ci delizia con Abitante di un corpo celeste accompagnato dalla sua chitarra, poi si siede al pianoforte e canta Anima e Non abbiamo bisogno di parole. Il pubblico canta con lui e alla fine è standing ovation. Nulla da dire, impeccabile e a dir poco emozionante.
Michele D’Andrea, storico ed ex dirigente al Quirinale, si esibisce in uno spiegone di dubbia utilità sul Canto degli Italiani, il nostro inno nazionale, annunciando tamburi inesistenti e confondendo Di quella pira (da Il Trovatore di Verdi) con un finale d’opera. Si chiude con tutto il pubblico che canta l’inno di Mameli in coro dopo un altrettanto inutile scherzo dello storico.
Calcano il palcoscenico di Musicultura, per la seconda volta dopo la loro partecipazione, La Rappresentante di Lista. La band di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina canta Sarà, Paesaggi stranieri (brano con cui hanno ricordato la loro partecipazione a Musicultura 2014) e il loro singolo sanremese Amare. Emozione pura, impossibile non cantare con loro e non emozionarsi, il pubblico ovviamente esplode.
Il premio Nuovo IMAIE, consegnato da John Vignola, va a Elasi, che riceve 10mila euro da investire nell’organizzazione di un tour.
Enrico Ruggeri torna in scena cantando la sua Nuovo swing, approfittando per presentare la sua band che l’ha accompagnato anche in queste due serate di Musicultura, e poi duetta con Veronica Maya sulle note di Vattene amore di Amedeo Minghi e Mietta. Sorvoliamo sulle doti canore della conduttrice sorrentina, ma il duetto è stato a dir poco bruttino.
Cala dunque il sipario sulla 32esima edizione di Musicultura, con la vittoria dei The Jab che ricevono il premio di 20mila euro intitolato a Banca Macerata. Appuntamento all’anno prossimo con Musicultura 2022.