X Factor 2022, domani la finale. Riascoltiamo gli inediti
Sta per volgere al termine anche questa edizione di X Factor, che in termini di ascolti e interazioni social ha segnato un punto di ripartenza per il talent Sky Original. Con un livello nettamente più alto dell’anno scorso parlando degli artisti in gara, è salito anche il livello degli inediti con molti brani radiofonici e con un discreto potenziale anche fuori dal programma.
Le pagelle degli inediti
Omini – Matto | Un buon alternative-rock, stile Finley, che non dispiace. L’unico problema è che questi ragazzi, figli d’arte (due di loro sono figli di componenti degli Statuto), sono dei casinisti unici e non stanno presentando nulla di nuovo o contemporaneo. Per carità, il brano funziona (complice la firma di Andrea Appino degli Zen Circus), ma per arrivare all’eccellenza manca qualcosa. Nel complesso è buono, molto più che sufficiente. VOTO 7
Santi Francesi – Non è così male | Perfetto. Funzione bene, radiofonico, la svolta elettronica è un toccasana per il duo composto da Alessandro De Santis e Mario Francese. L’unica cosa, che manca per raggiungere la perfezione assoluta, è la leggerezza di altri brani del duo (l’esempio è “Giovani favolosi”, con cui il duo nel 2021 ha trionfato a Musicultura quando il nome d’arte era ancora The Jab). Senza ombra di dubbio è uno dei migliori inediti di questa edizione, se non il migliore in assoluto. VOTO 10
Linda – Fiori sui balconi | Non ben identificato. Non emoziona anche se vuole emozionare, parte piano, poi diventa più movimentato, da triste diventa allegro, sembra un minore che poi diventa maggiore senza alcun motivo valido. Che giudizio esprimere se non “boh”? È davvero difficile tradurre in parole ciò che viene fuori dall’ascolto di questo brano perché, sostanzialmente, trasmette poco e non è ben definibile. VOTO 4
Disco Club Paradiso – DCP | Non c’è molto da dire, se non quasi perfetto. Funziona bene, ben costruito, orecchiabile, rimane impresso e per certi versi è anche vagamente eurovisivo. C’è ovviamente qualcosa da rifinire, come l’esagerato uso di autotune e di vocoder che è totalmente evitabile come anche la continua invocazione a Jacky Sax (il sassofonista della band) dopo il ritornello perché sì, ce ne siamo accorti che lì c’è il sax! Comunque è un ottimo brano che può funzionare anche fuori dal contesto del talent se si fa qualche ritocchino qua e là lato produzione. VOTO 9
Lucrezia – Molecole | Questo brano mi fa incazzare. Non perché non sia bello, per carità, è bellissimo. Ma c’era così tanto bisogno di snaturarlo in questo modo riempiendolo con una produzione che lo distrugge? Era così perfetto piano e voce alle audizioni, perché aggiungere tanta elettronica e autotune dove non era necessario? Non si sentiva il bisogno di una versione così profondamente modificata, e infatti Lucrezia è stata tradita proprio dall’inedito. VOTO 2, ridateci l’originale!
Joelle – Sopravvissuti | Arcobaleno di pura bellezza. Brano di una dolcezza e delicatezza fuori dal comune. Per certi versi richiama (forse nella progressione degli accordi) quel capolavoro di “Where is my mind?” dei Pixies, va a toccare certe corde che scatenano inevitabilmente un’emozione. La voce di Joelle riesce a brillare di luce propria. VOTO 8
Beatrice Quinta – Se$$o | Beh che dire, follettini e follettine (citazione non a caso, è il modo con cui Beatrice ha aperto il suo intervento in conferenza stampa). Se abbiamo parlato di perfezione in precedenza, questo è ancora più perfetto di ciò che abbiamo ascoltato poc’anzi. Radiofonico, orecchiabile, ballabile, fischiettabile e canticchiabile sin dal primo ascolto, è un tocco di magia che fa tanto bene ascoltare e riascoltare anche in loop. Poco da dire, se non assolutamente perfetto. VOTO 10 e lode
Tropea – Cringe inferno | Un grunge che richiama “Creep” dei Radiohead e la stessa, identica, progressione di accordi e linea melodica di “Amandoti” dei CCCP – Fedeli alla linea. Inglese tirato fuori totalmente fuori contesto, elementi di contorno che vanno a incasinare totalmente e inutilmente il brano, in più la “trap house” che i Tropea citano è una totale menzogna visto che non c’è niente di trap in questo brano. Non è cattivo, quindi la sufficienza se la becca, ma ci aspettavamo molto di più da una band come i Tropea. È intelligente ma non si applica. VOTO 6