Eurovision 2015: le pagelle ai brani finalisti di diritto

Concludiamo al solito il nostro giro di presentazione delle canzoni con i sette brani ammessi direttamente alla finale di sabato 23 maggio alle 21, ovvero il paese ospitante e campione in carica (Austria), l’Australia invitata speciale dell’EBU per celebrare i 60 anni della rassegna e le cinque big (Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna). Sabato diretta su Rai 4 (e in contemporanea su Radio 2), comento Filippo Solibello e Marco Ardemagni. Chi volesse una alternativa può andare sul 520 di Sky, o 73 Tivù sat o 73 DTT (in Emilia-Romagna) e seguire San Marino RTV, col commento di Lia Fiorio e Gigi Restivo. Nelle zone di confine e in Trentino Alto Adige tramite il servizio RAS, diretta su RSI La 1, commento Paolo Meneguzzi e Clarissa Tami. Le canzoni sono in ordine alfabetico per paese (l’Austria canterà in posizione 14, per le altre sorteggio venerdì notte) e le trovate qui.

Il Volo Video

AUSTRALIA

Guy Sebastian- Tonight Again: Niente paura, se vincono loro, si va in Europa (Germania, probabilmente) in cooperazione con un broadcaster europeo. E la possibilità che vinca c’è, perchè questo è un pezzo fra i più attuali, considerando il mainstream, che si stacca anche dalla media delle ballad. Non si riesce a stare fermi sulla sedia. E questo all’Eurovision è un valore aggiunto.

AUSTRIA

The Makemakes – I’m yours: Pezzo in stile americano, del resto scritto dal vincitore di un Golden Globe. Grande atmosfera, se  la resa live è pari a quella vista sinora nelle varie esibizioni, faranno fare al paese ospitante un figurone. Meritatamente, peraltro.

FRANCIA

Lisa Angell – N’oubliez pas: Benvenuti nella chanson. Un pezzo struggente dedicato alle donne di guerra, di grande classe, scritto da un gigante come Goldman junior. Eppure, non è così scontato che resti nella parte sinistra della classifica. Onestamente, se finisce in fondo è un’ingiustizia enorme.

GERMANIA

Ann Sophie – Black Smoke: Il pezzo di riserva, dopo il gran rifiuto di Andreas Kummert, vincitore della selezione, è comunque un bel brano, dal sound vintage, che si stacca dalla media. Di qualità, senz’altro. Ma la Germania voleva giocare almeno per un posto nei dieci. E invece sarà dura, perchè è un genere difficilissimo per il palco eurovisivo.

ITALIA

Il Volo- Grande amore: Chi ci segue sa come la pensiamo su questo brano. Per il resto, c’è solo da tifare per loro, perchè sono la nostra Nazionale. Mai come quest’anno, dita incrociate. Forza ragazzi.

REGNO UNITO

Electro Velvet- Still in love with you: Tutti li davano per spacciati alla presentazione del brano, candidati all’ultimo posto. E invece non solo cresce alla distanza, con quella sua atmosfera retrò che riporta indietro ai tempi del Charleston, ma loro sin qui sono stati impeccabili live. L’effetto malattia (di lei) è passato abbastanza in secondo piano e si spera che lo resti. Faranno molto meglio delle attese. Ma il Regno Unito non può e  non deve accontentarsi di giocare per partecipare. E dire che se volesse, basterebbe poco.

 SPAGNA

Edurne – Amanecer: Non è esattamente quella che si dice una produzione tipica spagnola, ma è un tipo di sound che all’Eurovision funziona molto bene. La differenza la faranno lo staging e la performance live. Lei è una rodata, sia da una carriera decennale che da tanta tv soprattutto in tempi recenti. Le carte in regola per confermarsi nella top 10 ci sono tutte. Però anche dalla Spagna ci si aspetta sempre un salto di qualità che non arriva mai.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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