“Brotin”: dalle Isole Far Øer riecco Eivør Palsdottir
Il nostro anno musicale si apre con un prodotto di grande classe. Di Eivør Palsdottir avevamo parlato sei anni fa. Torniamo a parlarne perchè questa trentatreenne artista delle Isole Far Øer è uscita con una album bellissimo che ce la fa ascoltare in lingua faroese, mostrando ancora una volta come non è la lingua nella quale si canta che fa la differenza se le melodie e gli arrangiamenti sono straordinari. Come in questa “Brotin“, che accompagna l’album “Slor“, uscito a fine 2015 e subito schizzato in testa non in Danimarca, delle quale le Isole sono parte, ma in Islanda, che ha un’affinità culturale altrettanto forte.
Poco prima, sempre nel 2015 è uscito anche “Bridges“, il suo lavoro in inglese accompagnato dal singolo di lancio “Remember me” e da “Morning song“. Ma paradossalmente, o forse no, sono le cose nella lingua dell’Isola: basta ascoltare anche “Silvitni“, per esempio. Quindici album in oltre 16 anni di carriera, Eivør Palsdottir è ormai una delle cantautrici più consolidate ed affermate dell’estremo nord Europa.
Per lei che spazia attraverso molti generi musicali anche una lunga serie di riconoscimenti nazionali e islandesi: un classico esempio di artista abbastanza lontana anche dal mainstream, eccetto appunto l’Islanda e un pò in Danimarca, che però continua a raccogliere consensi live in giro per l’Europa.