Battiti Live 2017: il racconto della seconda serata in diretta da Nardò
Nardò e il Salento accolgono con calore e con una piazza gremita, tanto come quella di Bari la settimana scorsa, il secondo appuntamento con Battiti Live 2017. Al timone come sempre il direttore Alan Palmieri, con Elisabetta Gregoraci e con Celeste Savino sotto al palco. Lineup importante anche per questa serata del liveshow di Radionorba, la radio più importante del sud Italia.
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Cominciamo male, con Benji e Fede. “Tutto per una ragione” è un pezzo carino, radiofonico, ma la loro resa live lascia molto a desiderare. Poi come al solito, la presenza del duettante, in questo caso Annalisa, è sul disco. Ho già detto dell’inopportunità della cosa. Segue “New York”, entrambe accompagnati dal coro delle ragazzine urlanti. Anche su questa seconda il live è decisamente scarso.
Paola Turci. Chi ci segue lo sa che per me potrebbe cantare anche l’elenco del telefono e sarebbe sempre elegante e sensuale. Il fatto è che lei lo è davvero. Canta bene “La vita che ho deciso“ e poi la cover di “Un’emozione da poco”, appena uscita in singolo, la stessa di Sanremo. Ferma, intonata, diretta. E di una bellezza da piangere, a 52 anni. L’arrangiamento della cover è interessantissimo, una chiave rock che dona nuova giovinezza ad un pezzo bello ma leggermente datato (40 anni nel 2018). La differenza coi due di cui sopra si sente tutta.
A proposito di sensualità, Baby K è su livelli cosmici, soprattutto in versione bionda. Sul live poco da dire: è una rapper o almeno nasce come tale quindi è abituata. Purtroppo sia sul nuovo “Voglio ballare con te” che sul vecchio “Killer” ci sono i soliti featuring su disco, rispettivamente di Andres Dvicio e Tiziano Ferro. Ma tant’è.
Nuovo blocco con Celeste in console: passano Imagine Dragons, Enrique Iglesias, Clean Bandit ft Anne Marie e Sean Paul. Poi spazio a TheGiornalisti, con grandissimi problemi tecnici live. Il microfono è aperto ma l’esibizione su “Riccione” è in playback e Tommaso Paradiso non lo nasconde, perchè ad un certo punto smette proprio di muovere le labbra e manda avanti il disco. Sold out invece è dal vivo come anche la hit che li ha lanciati, la bellissima Completamente. Poi arriva a sorpresa, non annunciato nel cast Gianni Morandi e va in scena il primo caso di featuring presente sul palco con l’artista principale su disco: è chiaramente tutto in playback, ma l’effetto è sempre quello.
Dopo Morandi, Bianca Atzei con “Abbracciami perdonami gli sbagli” e a seguire il pezzo di Sanremo “Ora esisti solo tu“. Se non v’è bastato il pezzo, c’è anche il romanzo. Silenzio stampa. Dopo la pessima prova di settimana scorsa Riki ci riprova con “Polaroid” e“Perdo le parole” . E niente, non ci siamo nemmeno stavolta sebbene i pezzi, soprattutto il primo, non siano nemmeno cosí brutti. Stecche a quintali sul secondo pezzo, che già lo aveva messo in difficoltà domenica scorsa. Tenta un paio di acuti, si inerpica, resta appeso. Tenete presente che è il numero uno della nostra classifica degli album, doppio disco di platino.
Nuovo blocco con Celeste Savino in console che fra gli altri propone DNCE e Ofenbach. Segue Gigi D’Alessio e la sua Bevenuto amore, powerballad in salsa neomelodica. Poi si mette al pianoforte per ripercorrere alcuni dei suoi maggiori successi: Non dirgli mai, Un nuovo bacio, Quanti amori. Quindi sulla base canta Non mollare mai. Sui pezzi è questione di gusti, ma dal vivo lui ci sa fare, poco da dire. Michele Bravi con Solo per un pò e Il diario degli errori. Lui è senza dubbio fra i migliori del momento, ma stasera non è in gran forma e qua e lá si perde. Il giacchino stampato anni 80 però no, dai.
Briga è uno dei più attesi, con la sua hit Baciami che ne segna il ritorno dopo i fasti televisivi. Molti di questi pezzi crossover si somigliano però alla fine questo funziona e lui anche. Segue Nel male e nel bene. Sulle cui rime meglio sorvolare.
Altra pausa con rientro che vede Celeste Savino in console. Fra gli altri passano Ed Sheeran e di nuovo i Clean Bandit, stavolta con Zara Larsson.
Federica Carta meglio nota solo come Federica con Dopo tutto e Forte e chiaro. La ragazza è ancora acerba,però per avere 18 anni tiene bene il palco. Ha una voce normale, ma la usa bene. Non prende stecche. La ragazza ha una delicatezza che comunque la rende istintivamente simpatica.
Jake La Furia si è convertito al filone dello hip hop crossover latino e non è una cattiva idea. Prima Me gusta poi El party accompagnato da Alessio La profunda melodia. Il tutto funziona molto bene. Quindi torna all’antico con Gli anni d’oro che campiona gli 883. Degno finale di serata col pubblico.Settimana prossima tappa ad Andria.