Alla scoperta di C’est Karma, l’elettropop dal Lussemburgo, ma un po’italiano

Lei si chiama C’est Karma, ha 21 anni e arriva da Lussemburgo. L’anagrafe però ci dice che in realtà si chiama Karma Catena e questo tradisce le origini italiane per parte di padre. La madre invece è portoghese, ma lei appunto è nata e crescita nel  Granducato, dove ha iniziato a fare musica e dove erano emigrati i suoi nonni per sfuggire alla dittatura di Salazar. Un pop elettronico molto strutturato, si sentono le influenze di Bjork ma anche di Charli XCX.

L’Italia, si diceva, lei le sue origini non le nasconde. Tutt’altro. Si presenta infatti così:

Ciao. Sono Karma, un essere umano di 20 anni che esplora la musica pop elettronica e scrive parole. Tra le lotte della femminilità e la felicità della pasta, C’est Karma sono io che cerco di dare un senso a tutto questo.

Il nuovo EP  “Amouse bouche” è uscito a maggio e dentro ci sono un sacco di belle cose. Come “Spaghetti on repeat” (nel cui video  appare la mamma) e come  sicuramente per esempio “Bubblegum”. Potremmo definirlo in un certo senso un “concept album” visto che appunto, per tenere fede al titolo, “cose che divertono la bocca”, le canzoni sono tutte intitolate a prodotti commestibili. I due sudetti, ma anche “Coffee”, “Bread” e “Gateaux”.

Titoli didascalici e album tematici, del resto  sono un po’ il suo filo conduttore. Per esempio “Yellow” ha come titoli animali, cose o persone che hanno a che fare col giallo;  mentre “Farbfilm”, cioè film a colori c’è l’uso del colore come segno di forza e potenza, di lotta e battaglia, inserite in storie a tratti personali. Immagini a colori, dentro una pellicola, appunto.

Elettronica di livello, testi ricercati e soprattutto grande padronanza di almeno tre lingue – l’inglese è quella veicolare, ma nei titoli ci sono il francese, l’italiano ed il tedesco. Un’artista sicuramente da tenere d’occhio.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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