Sanremo 2010, retropalco. Caso-Brando: all’Eurofestival non sarebbe mai successo. Ecco perchè

L’episodio increscioso di ieri sera, ovvero l’incredibile ritardo (55 minuti) ccon cui a Sanremo è cominciata la gara dei giovani, di fatto tagliando fuori dall’esibizione live la povera Jessica Brando, che “per colpa” dei suoi 15 anni, secondo il regolamento Rai non può comparire in video (al suo posto la gente ha televotato la sua prova registrata), ha riaperto un dibattito sul livello e sulla qualità del lavoro che si fa in Italia e alla Rai.

Soprattutto, in relazione alla difesa strenua che fa la Rai di Sanremo e della rassegna, gisuta da un punto di vista generale, sbagliata se la si paragona, come fa la Rai, all’Eurofestival, cui la tv italiana ha scelto di non partecipare dal 1998, definendolo “un programma trash e idiota, di scarso successo, lontano dai gusti italiani“.

L’ultimo fu Baudo, giusto 10 giorni prima del Festival, durante il programma “Il più grande”, che rispose alla domanda di un cronista tedesco: “Perchè perrdete tempo tre settimane dietro a canzoni mediocri? Sono 20 anni che cerco di spiegare ai tedeschi Sanremo, all’estero non interessa a nessuno” con un’affermazione delirante: “I tedeschi non capiscono Sanremo. Sanremo è stato sempre richiesto dagli stranieri perché si facesse in chiave internazionale… tanto è vero che hanno inventato l’Eurocanzone che non ha nessun successo e viene fatto per la Germania. La tv tedesca produce programmi totalmente idioti.”

Al di là del giudizioche può essere personale sulle canzoni, è sicuramente falsa l’affermazione che sia un programma che non segue nessuno: 122 milioni di telespettatori in tutta Europa (+17 milioni rispetto al 2008), medie che vanno nei singoli paesi dai 5 ai 9 milioni, share altissimi, in qualche caso anche di oltre il 60%. Ma quello che colpisce, soprattutto, è la differenza tecnica che c’è fra Sanremo e l’Eurofestival. Partiamo con i paragoni? Via!

All’ Eurofestival, dove peraltro non di rado ci sono cantanti sotto i 18 anni, non sarebbe mai stato permesso che un artista non possa cantare dal vivo. Lo spettacolo, che viene provato per filo e per segno tre volte, viene registrato l’ultima volta con tanto di costumi di scena e pubblico. Poi, mentre va in onda la diretta, in parallelo scorre il segnale della prova registrata. Al minimo problema con il live, si switcha sulla registrata. E semmai, a casa nessuno si accorge di nulla.

A Sanremo si legge il “gobbo”(elettronico). All’ Eurofestival i conduttori imparano il testo a memoria. Tutto. Per filo e per segno. Peraltro, lo imparano in inglese. Che è la lingua ufficiale della rassegna e non sempre quella del paese ospitante (anzi, da 12 a questa parte, mai)

A Sanremo c’è gente che lavora per montare e emontare gli attrezzi sul palco durante ogni esibizione. E a volte finiscono anche sul palco durante le esecuzioni (vedi quella di Nino D’Angelo ieri). All’ Eurofestival c’è un palco girevole. MENTRE canta un artista, si prepara l’altro lato del palco. Perdite di tempo, zero.

Chi ha vissuto entrambe le esperienze, come Paolo Meneguzzi, nel 2008 a Sanremo e poi a Belgrado, sede dell’ Eurofestival, dichiarò ad Eddy Anselmi di Eurofestival.com: “Sanremo è un caos totale, quando arrivi alle prove è un caos, ci sono mille persone sul palco, non sai a chi fare riferimento. All’Eurofestival nessuno parla alle prove, ce ne è solo uno con cui devi parlare. Ti chiedono esattamente che cosa vuoi, ti danno il tempo (…) Poi c’è un clima veramente tranquillo, non si sente assolutamente la tensione“. A voi i commenti.

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36 risposte

  1. Alessandro ha detto:

    Ancora. A Sanremo si fa MUSICA DAL VIVO. All’Eurofestival una graziosa rassegna karaoke con coreografie (ridicolo il rock di plastica dei Lordi, è più rock Romeus). Un po’ più complesso dal punto di vista tecnico, ne converrai.

    Detto questo, quello che è successo con la Brando è davvero inqualificabile. Sopratutto le giustificazioni di Mazzi e del capostruttura Rai. Vergogna. Scommettiamo che l’anno prossimo non ci sarà nessun minorenne?

    Visto che ci siamo ricordiamo anche quello che ha detto Ruggeri dell’Eurofestival del 1993, che pur non ha mai disprezzato (un pelino sopra come spessore musicale rispetto a Meneguzzi): “[riferendosi all’Eurofestival] Al confronto Sanremo è il Premio Tenco”.

  2. emanuele75 ha detto:

    Dal 1993 molte cose sono cambiate Alessandro…

    • pointless_nostalgic ha detto:

      Sì, in peggio…la qualità dell’eurofestival è scaduta cento volte di più…

  3. emanuele75 ha detto:

    Dal 1993 molte cose sono cambiate Alessandro…

    • pointless_nostalgic ha detto:

      Sì, in peggio…la qualità dell’eurofestival è scaduta cento volte di più…

  4. Gandan ha detto:

    Si, a Sanremo si fa musica dal vivo che spesso è completamente differente dall’inciso dei cd. Bello si…

    Mi risulta che il rock di plastica dei Lordi abbia un mare di fan, italiani compresi, che l’anno scorso sono andati a vedere il loro concerto qui a Roma. Stessa cosa per Tellier a Torino.

    Se poi parliamo di complessità dal punto di vista tecnico… non lo so mica! Io parlerei di più d organizzazione, che spesso a Sanremo non c’è… [E si è visto ieri sera]

    Concordo con Emanuele sul fatto che dal 1993 le cose son cambiate, è tutta un’altra cosa. E inoltre è molto più di qualità tanta roba dell’Eurofestival che la gran parte di quella con cui veniamo bombardati dalle radio.

  5. Gandan ha detto:

    Si, a Sanremo si fa musica dal vivo che spesso è completamente differente dall’inciso dei cd. Bello si…

    Mi risulta che il rock di plastica dei Lordi abbia un mare di fan, italiani compresi, che l’anno scorso sono andati a vedere il loro concerto qui a Roma. Stessa cosa per Tellier a Torino.

    Se poi parliamo di complessità dal punto di vista tecnico… non lo so mica! Io parlerei di più d organizzazione, che spesso a Sanremo non c’è… [E si è visto ieri sera]

    Concordo con Emanuele sul fatto che dal 1993 le cose son cambiate, è tutta un’altra cosa. E inoltre è molto più di qualità tanta roba dell’Eurofestival che la gran parte di quella con cui veniamo bombardati dalle radio.

  6. Eddy Anselmi ha detto:

    Non la metterei nei termini qualità vs. scarsa qualità. E’ vero, l’Eurofestival utilizza le basi dal 1998. Ma Patricia Haas, Andrew Lloyd Webber e Noah mi sembrano di maggiore spessore dei Broken Heart College o di Marco Carta. Ci sono canzoni scarse e belle di que e di là, non è quello il problema (a proposito, perchè a Sanremo vanno quasi esclusivamente ballate downtempo? La musica è molto più varia, mi sembra).

    Il problema è l’organizzazione. Dopo tre Eurofestival e tre Sanremo da accreditato, uno sembra la finale di Champions League e l’altro sembra la saga della salsiccia. Di là tutto è schedulato al minuto, e gli spettacoli vengono provati e cronometrati più volte. Di qua, si fa tutto all’ultimo momento, con i turni di prova che slittano, i discografici che litigano, il minutaggio che slitta. Se Sanremo va in onda è solo merito dei tecnici della Rai che riescono a risolvere tutti i problemi all’ultimo momento. Se all’Eurofestival avessero un centesimo dei problemi che ci sono a Sanremo la macchina si bloccherebbe. Qui riescono a fare dei veri e propri miracoli ogni sera, con un cuore grande così e una dedizione al lavoro che raramente ho visto in altre squadre.

    Ciò detto, se dopo tre ore la scaletta è in ritardo di 35 minuti, (Jessica era programmata alle 23.45), è chiaramente un sintomo che qualcosa non ha funzionato, e che nessuno aveva pensato a un’alternativa.

    • pointless_nostalgic ha detto:

      Eddy non funziona, paragonami piuttosto Carta a Sasha Son (ammazza oh che nome) o i Broken Heart ai Gemini o la Malena Ernman al tenore di Pupo e il principe, questo sì che il confronto giusto…e guarda, per quanto pazzesco possa essere molto meglio Pupo del trash della Ernman…e Noa ha partecipato anche a Sanremo con un cantautore raffinatissimo come Carlo Fava…e non vorremo mica paragonare l’afona Patricia a una Fiorella Mannoia…suvvia…facendo i confronti giusti non c’è paragone, ma proprio zero…

  7. Eddy Anselmi ha detto:

    Non la metterei nei termini qualità vs. scarsa qualità. E’ vero, l’Eurofestival utilizza le basi dal 1998. Ma Patricia Haas, Andrew Lloyd Webber e Noah mi sembrano di maggiore spessore dei Broken Heart College o di Marco Carta. Ci sono canzoni scarse e belle di que e di là, non è quello il problema (a proposito, perchè a Sanremo vanno quasi esclusivamente ballate downtempo? La musica è molto più varia, mi sembra).

    Il problema è l’organizzazione. Dopo tre Eurofestival e tre Sanremo da accreditato, uno sembra la finale di Champions League e l’altro sembra la saga della salsiccia. Di là tutto è schedulato al minuto, e gli spettacoli vengono provati e cronometrati più volte. Di qua, si fa tutto all’ultimo momento, con i turni di prova che slittano, i discografici che litigano, il minutaggio che slitta. Se Sanremo va in onda è solo merito dei tecnici della Rai che riescono a risolvere tutti i problemi all’ultimo momento. Se all’Eurofestival avessero un centesimo dei problemi che ci sono a Sanremo la macchina si bloccherebbe. Qui riescono a fare dei veri e propri miracoli ogni sera, con un cuore grande così e una dedizione al lavoro che raramente ho visto in altre squadre.

    Ciò detto, se dopo tre ore la scaletta è in ritardo di 35 minuti, (Jessica era programmata alle 23.45), è chiaramente un sintomo che qualcosa non ha funzionato, e che nessuno aveva pensato a un’alternativa.

    • pointless_nostalgic ha detto:

      Eddy non funziona, paragonami piuttosto Carta a Sasha Son (ammazza oh che nome) o i Broken Heart ai Gemini o la Malena Ernman al tenore di Pupo e il principe, questo sì che il confronto giusto…e guarda, per quanto pazzesco possa essere molto meglio Pupo del trash della Ernman…e Noa ha partecipato anche a Sanremo con un cantautore raffinatissimo come Carlo Fava…e non vorremo mica paragonare l’afona Patricia a una Fiorella Mannoia…suvvia…facendo i confronti giusti non c’è paragone, ma proprio zero…

  8. pointless_nostalgic ha detto:

    Domanda: chi se ne frega dell’organizzazione dietro le quinte? Finché il risultato è bello da un punto di vista visivo ci cambia qualcosa se si vedono le persone sul palco?

    Altra cosa dimenticata nel confronto, ma ripresa da Alessandro: l’eurofestival è uno squallido karaoke…non c’è NULLA ma nulla da un punto di vista musicale che sia live…non c’è orchestra, non ci sono strumenti live…i chitarristi dei gruppi che fanno finta di suonare sono francamente patetici come un cantante che canta in playback…mi sa che è più facile provare con un dischetto che con 50 professori d’orchestra, no?

    Altro elemento che manca nel confronto: all’eurofestival non esistono 5, dico, 5 serate CONSECUTIVE di musica! Per anni l’organizzazione doveva curare una sola sera…ora sono tre (si va verso il modello Sanremo, guarda caso) ma staccate l’una dall’altra…chiaro che così hai più tempo di provare….

    Vogliamo andare avanti? Potrei, soprattutto sulla qualità delle canzoni, sugli ascolti in vari Paesi…. ma mi fermo qua….

    • emanuele75 ha detto:

      Pointless, non stiamo parlando delle canzoni, in questo post….

      • pointless_nostalgic ha detto:

        Emanule chi ha parlato delle canzoni? Ho parlato della differenza che fa cantare su orride basi Roland (facile, lo metti su e hai finito) rispetto a cantare con 50 orchestrali (difficile devi studiare le partiture, provare provare provare)…ho parlato della differenza che fa organizzare e provare cinque sere di fila rispetto a massimo tre spezzettate (devo dire di più?)…ho parlato del fatto che non conta se vedi attrezzisti sul palco (anzi fa più concerto) fino a quando la canzone viene fuori bene….anzi, mi sono proprio trattenuto sulla qualità delle canzoni su cui come ho scritto potrei dilungarmi moooooolto… ;)

  9. pointless_nostalgic ha detto:

    Domanda: chi se ne frega dell’organizzazione dietro le quinte? Finché il risultato è bello da un punto di vista visivo ci cambia qualcosa se si vedono le persone sul palco?

    Altra cosa dimenticata nel confronto, ma ripresa da Alessandro: l’eurofestival è uno squallido karaoke…non c’è NULLA ma nulla da un punto di vista musicale che sia live…non c’è orchestra, non ci sono strumenti live…i chitarristi dei gruppi che fanno finta di suonare sono francamente patetici come un cantante che canta in playback…mi sa che è più facile provare con un dischetto che con 50 professori d’orchestra, no?

    Altro elemento che manca nel confronto: all’eurofestival non esistono 5, dico, 5 serate CONSECUTIVE di musica! Per anni l’organizzazione doveva curare una sola sera…ora sono tre (si va verso il modello Sanremo, guarda caso) ma staccate l’una dall’altra…chiaro che così hai più tempo di provare….

    Vogliamo andare avanti? Potrei, soprattutto sulla qualità delle canzoni, sugli ascolti in vari Paesi…. ma mi fermo qua….

    • emanuele75 ha detto:

      Pointless, non stiamo parlando delle canzoni, in questo post….

      • pointless_nostalgic ha detto:

        Emanule chi ha parlato delle canzoni? Ho parlato della differenza che fa cantare su orride basi Roland (facile, lo metti su e hai finito) rispetto a cantare con 50 orchestrali (difficile devi studiare le partiture, provare provare provare)…ho parlato della differenza che fa organizzare e provare cinque sere di fila rispetto a massimo tre spezzettate (devo dire di più?)…ho parlato del fatto che non conta se vedi attrezzisti sul palco (anzi fa più concerto) fino a quando la canzone viene fuori bene….anzi, mi sono proprio trattenuto sulla qualità delle canzoni su cui come ho scritto potrei dilungarmi moooooolto… ;)

  10. enrica ha detto:

    RIVOGLIO L’ EUROFESTIVAL .

  11. enrica ha detto:

    RIVOGLIO L’ EUROFESTIVAL .

  12. Yawn. ha detto:

    1) La switchata sul registrato? Questa mi è nuova.
    2) All’ Eurofestival non c’è un palco girevole, ci sono due entrate da cui passano i tecnici a montare il palco. Infatti il problema principale in Serbia che ha fatto urlare i russi è stato il fatto che il palco era stato progettato con una sola entrata e in 30 secondi non riuscivano a montare tutto quello che doveva esserci. Infatti alle prove si vede Dima arrampicarsi su una scaletta, nel live non è mai successo perché la scaletta non c’è mai stata.
    3) Anselmi, capisco che è difficile imparare i nomi di tutti, ma la francese è KAAS (ed è molto famosa) e Noa si scrive senz’acca. Con sarebbe “Noè” in inglese, ma l’ultima volta che ho controllato era donna.
    4) La Kaas non stava bene sul palco di questo Maggio, ed è molto più famosa della Mannoia, mi dispiace. E non è afona, la sua canzone è semplicemente adatta a toni soft.
    5) Ce ne frega. Perché la RAI tenta sempre di fingere che non ci sia gente sul palco in qualsiasi maniera possibile (ho seguito xfactor dal vivo, non sapete che salti mortali per non far vedere gli allestitori), poi però hanno problemi tecnici come al solito e il conduttore si trova a dover dire perché il programma è fermo.
    6) Sarà uno squallido Karaoke, ma è uno spettacolo con i fiocchi. E poi sì, non ci sarà musica dal vivo, ma non è una jam session che ci si deve emozionare di assoli improvvisati al momento. L’orchestra a Sanremo dà un tocco di prima serata elegante e alcune canzoni partecipanti vengono storpiate dall’inserimento massiccio di archi, ma sinceramente è la stessa cosa. Solo che da una parte si suona su una base registrata, dall’altra è suonata al momento. E da una parte vi sono delle scenografie.
    7) saranno 5 serate consecutive, ma alla fine il brano è sempre quello ripetuto cinque volte. Capisci che provato alla nausea è fatta. E poi non è che ci sia tanta distanza tra una serata e l’altra! Allora che dobbiamo dire degli anni che il festival iniziava di lunedì con pausa di mercoledì? E poi i cantanti iniziano due settimane prima a provare nel paese ospitante. Invece qui sembra che la gente arrivi bella fresca a sanremo, faccia due prove ed è fatta.
    8) Non si va nemmeno verso l’idea di sanremo. Perché cinque serate di sanremo sono per i soldi della pubblicità, le loro sono per far esibire tutti i paesi partecipanti. Siccome non si possono fare 40 canzoni in una sera sono state aggiunte le semifinali per risolvere il problema. E no, non è niente come sanremo. Almeno lì non si grida allo scandalo se il programma elimina dei cantanti. Qui in Italia se fai dei turni ad eliminazione ti gridano contro tutti.
    9) non vedi attrezzisti sul palco nemmeno al concerto di Madonna quando cambiano il palco. Perché dovremmo vederli in prima serata? E che concerti frequenti con attrezzisti qui e là?
    10) La qualità delle canzoni, che cosa da ridere. Solitamente ci sono 2 canzoni su tutto sanremo, forse 3, che fanno fama. Nel resto d’Europa le canzoni che vengono mandate all’Eurofestival almeno VENDONO nel loro paese e alcune volte anche all’esterno (la canzone di Verka Serduchka è stata pubblicata pure in FRANCIA.). E vedila come vuoi, ma la qualità è molto più alta, soprattutto perché non sono come gli italiani fermi alla solita canzone melodica, ma provano, sperimentano, fanno qualcosa di interessante.
    11) Gli ascolti in vari paesi sono alti. 122 milioni di persone, se conti che all’estremo est gli ascolti saranno certamente minori dovuti all’orario in cui inizia e finisce (i problemi della fisica e del fuso orario) mi paiono ottimi numeri. Ah, soprattutto faccio notare che alcune selezioni nazionali arrivano a percentuali di ascolti doppie rispetto a Sanremo.
    Altro da dire, ora?

    • emanuele75 ha detto:

      la switchata sul registrato è vera. ho parlato con alcune band in concorso

    • pointless_nostalgic ha detto:

      hmmm vista l’acrimonia e il tono saccente (che penso di aver già incontrato in altri luoghi, o meglio, in altri laghi) sarei tentato di non rispondere…ma per una volta sola, per una volta sola, divertiamoci, perdiamo un po’ di tempo…sì ho tantissimo da dire…

      1) cominciamo dalla parte più importante, la qualità delle canzoni. “La qualità delle canzoni, che cosa da ridere. Solitamente ci sono 2 canzoni su tutto sanremo, forse 3, che fanno fama” : questo sì che è da ridere, fatti un giro su itunes ora e vedrai come 9 su 10 sono canzoni del festival. Per non parlare dei passaggi audio, anche negli anni scorsi.
      E poi vogliamo parlare dei nomi che ha prodotto Sanremo negli ultimi anni? Pausini, Ramazzotti, Bocelli, Nek…questo solo per parlare di quelli popolari anche all’estero perché potrei andare avanti coi Negramaro, con Irene Grandi…direi che i primi hanno venduto 10 volte quanto la Patricia Kass….l’Eurofestival non ha prodotto sullo stesso arco di tempo uno, che fosse un solo artista paragonabile ai primi (a parte Celine Dion che deve però il successo a ben altro e ha sempre rinnegato la partecipazione all’eurofestival).

      2) parliamo poi del valore assoluto delle canzoni (riporto quello che ho postato poco più su): ridicolo parlare di qualità media superiore all’eurofestival. A Sanremo abbiamo visto negli ultimi anni jazz, swing, bossa nova, beguine, milonga, blues, pop, ethno, folk, country e molti altri generi….abbiamo sentito parlare di follia, di esclusione dal mondo di lavoro, di vecchiaia, di emarginazione, di disabilità….
      Cosa abbiamo visto all’eurofestival? quintali di super cheap UNZ UNZ UNZ – vedi Hera Bjork e milioni di altre canzoni (il 40% del melodifstivalen, vedi solo l’ultima degli Alcazar ieri sera) fatte con lo stampino e su una terrificante base roland….abbiamo visto il 90% delle canzoni in 4/4 con lo schema verse-chorus-verse-chorus-bridge-chorus….abbiamo visto l’unico posto al mondo dove quasi tutte le canzoni hanno il famigerato key change, il simbolo assoluto della totale mancanza di creatività (e i fan che si ostinano o dire “ohh that’s modern”, patetici)…abbiamo visto ballate anni 80 o canzoni simil pop con elementi ethno costruiti al computer…e vogliamo parlare dei testi? sì parliamone, ti sfido a trovare un testo un po’ più profondo di you’re the one you’re my number one….cuore, amore è molto più presente all’eurofestival che a sanremo ormai…

      3) si vede con hai idea di cosa significhi suonare uno strumento…una canzone suonata da un’orchestra (piccola o grande che sia) cambia ogni volta…perchè cambia il cuore, la tensione con cui si usa uno strumento…lo sai che per esempio la Traviata, così giusto per fare un esempio, ha sempre la stessa partitura, da secoli… però ogni interpretazione, di ogni maestro, di ogni orchestra, è diversa, anno dopo anno…questa è l’emozione della musica, sempre diversa…mica solo se devi fare una jam session, che assurdità…

      4) qualche piccolezza sull’organizzazione, che deriva da quanto detto su..a Sanremo devi fare almeno 2 versioni delle canzoni…l’orchestra è la stessa per ognuno dei 20/25 cantanti in gara e deve fare partiture e arrangiamenti per ognuna, vuoi mettere la differenza di lavoro rispetto a portare un dischetto? Gli artisti provano su queste partiture mica arrivano preparati sul dischetto….è tutto un discorso di empatia tra persone umane, per questo si prova fino all’ulitmo…per questo è necessario relazionarsi, all’eurofestival si arriva e si ripete quanto fatto in studio, fine….che difficoltà…
      …nonostante le difficoltà appena viste, gli attrezzisti di Sanremo riescono a sistemare un palco con strumenti VERI, collegati all’audio, e tra l’altro molto più angusto di quelli pensati apposta per l’eurofestival, spesso in tempi più brevi ddi quelli delle cartoline dell’eurofestival…e gli attrezzisti sono spesso (anzi praticamente solo) mostrati volontariamente dal conduttore…
      …ah e vogliamo parlare della regia? ieri sera il trio di pupo cantava tra i fischi della galleria, ma non un minimo disturbo arrivava da chi guardava in tv…all’eurofestival si sente tutto, si sentono le urla che disturbano durante l’esecuzione…ah e poi ci sono quelle orride bandierine che disturbano il video, che orrore…

      5) gli ascolti, che roba da ridere veramente, come si fa a confrontare mele con pere, ma divertiamoci, facciamolo…122 milioni in 40 Paesi,hm? Sanremo 12 milioni in 1…e se parliamo solo di finale…Sanremo fa di media nell’ultimo anno (visto che hai citato l’ultimo anno per non citare gli ascolti più bassi degli anni precedenti) 10 milioni su 5 sere!! su 5 sere da quasi 4 ore l’una! Se mettiamo nella media dell’eurofestival l’ascolto delle 3 serate scendiamo parecchio, ma parecchio…e Sanremo da solo arriva a fare di media un quinto di quello che fa l’eurofestival in 40 Paesi….ah, sì, dimenticavo e negli ascolti di Sanremo non sono contati gli ascolti degli italiani all’estero: se ne teniamo conto saliamo parecchio….

      Vogliamo andare avanti? Potrei, ma non vale la pena con una persona come te…tanto stai tranquillo con questi ascolti l’Italia non tornerà all’eurofestival per almeno altri 3/4 anni…con mia estrema gioia… e sotto sotto anche con la tua, così che tu possa continuare allegramente a sparlare e a lamentarti…

  13. Yawn. ha detto:

    1) La switchata sul registrato? Questa mi è nuova.
    2) All’ Eurofestival non c’è un palco girevole, ci sono due entrate da cui passano i tecnici a montare il palco. Infatti il problema principale in Serbia che ha fatto urlare i russi è stato il fatto che il palco era stato progettato con una sola entrata e in 30 secondi non riuscivano a montare tutto quello che doveva esserci. Infatti alle prove si vede Dima arrampicarsi su una scaletta, nel live non è mai successo perché la scaletta non c’è mai stata.
    3) Anselmi, capisco che è difficile imparare i nomi di tutti, ma la francese è KAAS (ed è molto famosa) e Noa si scrive senz’acca. Con sarebbe “Noè” in inglese, ma l’ultima volta che ho controllato era donna.
    4) La Kaas non stava bene sul palco di questo Maggio, ed è molto più famosa della Mannoia, mi dispiace. E non è afona, la sua canzone è semplicemente adatta a toni soft.
    5) Ce ne frega. Perché la RAI tenta sempre di fingere che non ci sia gente sul palco in qualsiasi maniera possibile (ho seguito xfactor dal vivo, non sapete che salti mortali per non far vedere gli allestitori), poi però hanno problemi tecnici come al solito e il conduttore si trova a dover dire perché il programma è fermo.
    6) Sarà uno squallido Karaoke, ma è uno spettacolo con i fiocchi. E poi sì, non ci sarà musica dal vivo, ma non è una jam session che ci si deve emozionare di assoli improvvisati al momento. L’orchestra a Sanremo dà un tocco di prima serata elegante e alcune canzoni partecipanti vengono storpiate dall’inserimento massiccio di archi, ma sinceramente è la stessa cosa. Solo che da una parte si suona su una base registrata, dall’altra è suonata al momento. E da una parte vi sono delle scenografie.
    7) saranno 5 serate consecutive, ma alla fine il brano è sempre quello ripetuto cinque volte. Capisci che provato alla nausea è fatta. E poi non è che ci sia tanta distanza tra una serata e l’altra! Allora che dobbiamo dire degli anni che il festival iniziava di lunedì con pausa di mercoledì? E poi i cantanti iniziano due settimane prima a provare nel paese ospitante. Invece qui sembra che la gente arrivi bella fresca a sanremo, faccia due prove ed è fatta.
    8) Non si va nemmeno verso l’idea di sanremo. Perché cinque serate di sanremo sono per i soldi della pubblicità, le loro sono per far esibire tutti i paesi partecipanti. Siccome non si possono fare 40 canzoni in una sera sono state aggiunte le semifinali per risolvere il problema. E no, non è niente come sanremo. Almeno lì non si grida allo scandalo se il programma elimina dei cantanti. Qui in Italia se fai dei turni ad eliminazione ti gridano contro tutti.
    9) non vedi attrezzisti sul palco nemmeno al concerto di Madonna quando cambiano il palco. Perché dovremmo vederli in prima serata? E che concerti frequenti con attrezzisti qui e là?
    10) La qualità delle canzoni, che cosa da ridere. Solitamente ci sono 2 canzoni su tutto sanremo, forse 3, che fanno fama. Nel resto d’Europa le canzoni che vengono mandate all’Eurofestival almeno VENDONO nel loro paese e alcune volte anche all’esterno (la canzone di Verka Serduchka è stata pubblicata pure in FRANCIA.). E vedila come vuoi, ma la qualità è molto più alta, soprattutto perché non sono come gli italiani fermi alla solita canzone melodica, ma provano, sperimentano, fanno qualcosa di interessante.
    11) Gli ascolti in vari paesi sono alti. 122 milioni di persone, se conti che all’estremo est gli ascolti saranno certamente minori dovuti all’orario in cui inizia e finisce (i problemi della fisica e del fuso orario) mi paiono ottimi numeri. Ah, soprattutto faccio notare che alcune selezioni nazionali arrivano a percentuali di ascolti doppie rispetto a Sanremo.
    Altro da dire, ora?

    • emanuele75 ha detto:

      la switchata sul registrato è vera. ho parlato con alcune band in concorso

    • pointless_nostalgic ha detto:

      hmmm vista l’acrimonia e il tono saccente (che penso di aver già incontrato in altri luoghi, o meglio, in altri laghi) sarei tentato di non rispondere…ma per una volta sola, per una volta sola, divertiamoci, perdiamo un po’ di tempo…sì ho tantissimo da dire…

      1) cominciamo dalla parte più importante, la qualità delle canzoni. “La qualità delle canzoni, che cosa da ridere. Solitamente ci sono 2 canzoni su tutto sanremo, forse 3, che fanno fama” : questo sì che è da ridere, fatti un giro su itunes ora e vedrai come 9 su 10 sono canzoni del festival. Per non parlare dei passaggi audio, anche negli anni scorsi.
      E poi vogliamo parlare dei nomi che ha prodotto Sanremo negli ultimi anni? Pausini, Ramazzotti, Bocelli, Nek…questo solo per parlare di quelli popolari anche all’estero perché potrei andare avanti coi Negramaro, con Irene Grandi…direi che i primi hanno venduto 10 volte quanto la Patricia Kass….l’Eurofestival non ha prodotto sullo stesso arco di tempo uno, che fosse un solo artista paragonabile ai primi (a parte Celine Dion che deve però il successo a ben altro e ha sempre rinnegato la partecipazione all’eurofestival).

      2) parliamo poi del valore assoluto delle canzoni (riporto quello che ho postato poco più su): ridicolo parlare di qualità media superiore all’eurofestival. A Sanremo abbiamo visto negli ultimi anni jazz, swing, bossa nova, beguine, milonga, blues, pop, ethno, folk, country e molti altri generi….abbiamo sentito parlare di follia, di esclusione dal mondo di lavoro, di vecchiaia, di emarginazione, di disabilità….
      Cosa abbiamo visto all’eurofestival? quintali di super cheap UNZ UNZ UNZ – vedi Hera Bjork e milioni di altre canzoni (il 40% del melodifstivalen, vedi solo l’ultima degli Alcazar ieri sera) fatte con lo stampino e su una terrificante base roland….abbiamo visto il 90% delle canzoni in 4/4 con lo schema verse-chorus-verse-chorus-bridge-chorus….abbiamo visto l’unico posto al mondo dove quasi tutte le canzoni hanno il famigerato key change, il simbolo assoluto della totale mancanza di creatività (e i fan che si ostinano o dire “ohh that’s modern”, patetici)…abbiamo visto ballate anni 80 o canzoni simil pop con elementi ethno costruiti al computer…e vogliamo parlare dei testi? sì parliamone, ti sfido a trovare un testo un po’ più profondo di you’re the one you’re my number one….cuore, amore è molto più presente all’eurofestival che a sanremo ormai…

      3) si vede con hai idea di cosa significhi suonare uno strumento…una canzone suonata da un’orchestra (piccola o grande che sia) cambia ogni volta…perchè cambia il cuore, la tensione con cui si usa uno strumento…lo sai che per esempio la Traviata, così giusto per fare un esempio, ha sempre la stessa partitura, da secoli… però ogni interpretazione, di ogni maestro, di ogni orchestra, è diversa, anno dopo anno…questa è l’emozione della musica, sempre diversa…mica solo se devi fare una jam session, che assurdità…

      4) qualche piccolezza sull’organizzazione, che deriva da quanto detto su..a Sanremo devi fare almeno 2 versioni delle canzoni…l’orchestra è la stessa per ognuno dei 20/25 cantanti in gara e deve fare partiture e arrangiamenti per ognuna, vuoi mettere la differenza di lavoro rispetto a portare un dischetto? Gli artisti provano su queste partiture mica arrivano preparati sul dischetto….è tutto un discorso di empatia tra persone umane, per questo si prova fino all’ulitmo…per questo è necessario relazionarsi, all’eurofestival si arriva e si ripete quanto fatto in studio, fine….che difficoltà…
      …nonostante le difficoltà appena viste, gli attrezzisti di Sanremo riescono a sistemare un palco con strumenti VERI, collegati all’audio, e tra l’altro molto più angusto di quelli pensati apposta per l’eurofestival, spesso in tempi più brevi ddi quelli delle cartoline dell’eurofestival…e gli attrezzisti sono spesso (anzi praticamente solo) mostrati volontariamente dal conduttore…
      …ah e vogliamo parlare della regia? ieri sera il trio di pupo cantava tra i fischi della galleria, ma non un minimo disturbo arrivava da chi guardava in tv…all’eurofestival si sente tutto, si sentono le urla che disturbano durante l’esecuzione…ah e poi ci sono quelle orride bandierine che disturbano il video, che orrore…

      5) gli ascolti, che roba da ridere veramente, come si fa a confrontare mele con pere, ma divertiamoci, facciamolo…122 milioni in 40 Paesi,hm? Sanremo 12 milioni in 1…e se parliamo solo di finale…Sanremo fa di media nell’ultimo anno (visto che hai citato l’ultimo anno per non citare gli ascolti più bassi degli anni precedenti) 10 milioni su 5 sere!! su 5 sere da quasi 4 ore l’una! Se mettiamo nella media dell’eurofestival l’ascolto delle 3 serate scendiamo parecchio, ma parecchio…e Sanremo da solo arriva a fare di media un quinto di quello che fa l’eurofestival in 40 Paesi….ah, sì, dimenticavo e negli ascolti di Sanremo non sono contati gli ascolti degli italiani all’estero: se ne teniamo conto saliamo parecchio….

      Vogliamo andare avanti? Potrei, ma non vale la pena con una persona come te…tanto stai tranquillo con questi ascolti l’Italia non tornerà all’eurofestival per almeno altri 3/4 anni…con mia estrema gioia… e sotto sotto anche con la tua, così che tu possa continuare allegramente a sparlare e a lamentarti…

  14. Yawn. ha detto:

    1) Dimentichi gli ABBA. Però se permetti è ovvio che le vendite degli italiani siano più alte di quelle di persone di altri paesi, è troppo facile, si chiama manipolare i numeri. L’Italia è un paese grande e quindi il numero di vendite sarà certamente superiore a quello di altri artisti di altri paesi. E non metterei sanremo come causa delle loro vendite, credo più nella potenza selezionatrice della Maionchi. Dopotutto hanno venduto più i trombati da sanremo che quelli che hanno vinto.

    2) Troppo facile dire che le canzoni sono tutte identiche. Maria Haukaas Storeng, Geta Burlacu, Neiokoso, Zdob si zdub, Roger CIcero, Igor Cukrov, Laka, Regina e potrei andare avanti. L’eurofestival non è solo pop. E certo, grazie, fammi l’esempio di Hera Bjork e di un paese che ha organizzato una selezione per fortuna perché non hanno nemmeno più i soldi per campare. E vuoi parlare di testi? Noa e Mira Awad, Teapacks, Patricia Kaas. E parliamo di quelli di Sanremo allora? A parte l’inutile testo di Povia, il commento satirico di Cristicchi, l’inutile stunt pubblicitario dei tre idioti e Fabrizio Moro le altre parlano di cosa? Oh, amore. Sì, ci sarebbe anche Nino d’Angelo da togliere, ma credi davvero che a casa stiano ad ascoltare il testo? O credi che il testo “importante” sia pensato veramente dall’artista? Metà delle volte è un modo per far parlare che è anche peggio che scrivere d’amore.

    3) Suono uno strumento. E la differenza principale tra un’opera e Sanremo è che l’opera è amata da chi la suona, chi c’è in orchestra vuole dare il meglio per esprimersi, mentre chi suona a Sanremo lo deve fare controvoglia, è obbligato e suona a pagamento. E non credo ci sia cuore o amore per la musica da parte degli orchestrali, soprattutto quando devono suonare Scanu o Povia o i tre idioti.

    4) A parte che le cartoline sono trenta secondi e nelle ultime serate si è visto che era molto di più di trenta secondi il momento di montaggio del palco. E soprattutto non capisci l’idea principale delle due regie, perché la comunicazione è tutto. Non vengono tolte le urla della gente dall’Eurofestival perché dovrebbe comunicare più senso di concerto e competizione, in un ambiente informale. E soprattutto è più REALE, perché se a Mosca urlavano e tu a casa li sentivi urlare, sapevi com’era la situazione, mentre se a Sanremo urlano e fischiano durante l’esecuzione del trio, tu a casa non lo senti. E quindi non sei più nell’ambiente concerto informale, sei in una competizione che dovrebbe essere “elegante” e formale dove la platea si comporta quasi come all’opera. E infatti sanremo ha un atteggiamento più rigido, liturgico. L’Eurofestival è più dinamico e fresco, sotto questo punto di vista, soprattutto perché le canzoni si susseguono l’una all’altra. E per far sentire 10 canzoni, ieri sera, ci hanno messo lo stesso tempo dell’esibizione dei 25 della finale dell’eurofestival.

    5) 12 milioni in un paese di 60 milioni. Ho imparato una cosa dai numeri: non ti devi mai fidare e li devi sempre rapportare. Perché è troppo facile dire 12 milioni in un paese e 122 su 40. Molti dei paesi partecipanti ai 12 milioni non ci arrivano. E poi sei a conoscenza dei problemi di fuso orario? Perché non sono così sicuro che il caucaso sia contento di stare a guardare un programma da mezzanotte alle 3. E poi se ci aggiungi che ci sono stati dell’est che non hanno tutti questi abitanti con possibilità di vedere la televisione… Conosci la Bielorussia? Sai che molti abitanti sono contadini? Sai che a momenti non sanno che stati hanno di fianco? Ecco. Quindi le stime sono altissime, soprattutto perché non tengono conto, anche queste, degli utenti chelo guardano online che sono sempre tanti.
    Quindi, MAI PIÙ dare dati a caso. MAI PIÙ.

    E l’Italia può anche non tornarci all’Eurofestival, sarebbe penalizzata da tutte le stonature che tirano i cantanti. A me bastano gli altri stati, questo non è di mio gradimento né interesse.

  15. Yawn. ha detto:

    1) Dimentichi gli ABBA. Però se permetti è ovvio che le vendite degli italiani siano più alte di quelle di persone di altri paesi, è troppo facile, si chiama manipolare i numeri. L’Italia è un paese grande e quindi il numero di vendite sarà certamente superiore a quello di altri artisti di altri paesi. E non metterei sanremo come causa delle loro vendite, credo più nella potenza selezionatrice della Maionchi. Dopotutto hanno venduto più i trombati da sanremo che quelli che hanno vinto.

    2) Troppo facile dire che le canzoni sono tutte identiche. Maria Haukaas Storeng, Geta Burlacu, Neiokoso, Zdob si zdub, Roger CIcero, Igor Cukrov, Laka, Regina e potrei andare avanti. L’eurofestival non è solo pop. E certo, grazie, fammi l’esempio di Hera Bjork e di un paese che ha organizzato una selezione per fortuna perché non hanno nemmeno più i soldi per campare. E vuoi parlare di testi? Noa e Mira Awad, Teapacks, Patricia Kaas. E parliamo di quelli di Sanremo allora? A parte l’inutile testo di Povia, il commento satirico di Cristicchi, l’inutile stunt pubblicitario dei tre idioti e Fabrizio Moro le altre parlano di cosa? Oh, amore. Sì, ci sarebbe anche Nino d’Angelo da togliere, ma credi davvero che a casa stiano ad ascoltare il testo? O credi che il testo “importante” sia pensato veramente dall’artista? Metà delle volte è un modo per far parlare che è anche peggio che scrivere d’amore.

    3) Suono uno strumento. E la differenza principale tra un’opera e Sanremo è che l’opera è amata da chi la suona, chi c’è in orchestra vuole dare il meglio per esprimersi, mentre chi suona a Sanremo lo deve fare controvoglia, è obbligato e suona a pagamento. E non credo ci sia cuore o amore per la musica da parte degli orchestrali, soprattutto quando devono suonare Scanu o Povia o i tre idioti.

    4) A parte che le cartoline sono trenta secondi e nelle ultime serate si è visto che era molto di più di trenta secondi il momento di montaggio del palco. E soprattutto non capisci l’idea principale delle due regie, perché la comunicazione è tutto. Non vengono tolte le urla della gente dall’Eurofestival perché dovrebbe comunicare più senso di concerto e competizione, in un ambiente informale. E soprattutto è più REALE, perché se a Mosca urlavano e tu a casa li sentivi urlare, sapevi com’era la situazione, mentre se a Sanremo urlano e fischiano durante l’esecuzione del trio, tu a casa non lo senti. E quindi non sei più nell’ambiente concerto informale, sei in una competizione che dovrebbe essere “elegante” e formale dove la platea si comporta quasi come all’opera. E infatti sanremo ha un atteggiamento più rigido, liturgico. L’Eurofestival è più dinamico e fresco, sotto questo punto di vista, soprattutto perché le canzoni si susseguono l’una all’altra. E per far sentire 10 canzoni, ieri sera, ci hanno messo lo stesso tempo dell’esibizione dei 25 della finale dell’eurofestival.

    5) 12 milioni in un paese di 60 milioni. Ho imparato una cosa dai numeri: non ti devi mai fidare e li devi sempre rapportare. Perché è troppo facile dire 12 milioni in un paese e 122 su 40. Molti dei paesi partecipanti ai 12 milioni non ci arrivano. E poi sei a conoscenza dei problemi di fuso orario? Perché non sono così sicuro che il caucaso sia contento di stare a guardare un programma da mezzanotte alle 3. E poi se ci aggiungi che ci sono stati dell’est che non hanno tutti questi abitanti con possibilità di vedere la televisione… Conosci la Bielorussia? Sai che molti abitanti sono contadini? Sai che a momenti non sanno che stati hanno di fianco? Ecco. Quindi le stime sono altissime, soprattutto perché non tengono conto, anche queste, degli utenti chelo guardano online che sono sempre tanti.
    Quindi, MAI PIÙ dare dati a caso. MAI PIÙ.

    E l’Italia può anche non tornarci all’Eurofestival, sarebbe penalizzata da tutte le stonature che tirano i cantanti. A me bastano gli altri stati, questo non è di mio gradimento né interesse.

  16. pointless_nostalgic ha detto:

    I dati a caso li dai tu: l’anno scorso da dati auditel il festival di Sanremo è stato il programma più visto in assoluto della stagione, compresi eventi sportivi e telegiornali….l’unico Paese in cui accade questa cosa è la Svezia…ma con numeri e “peso” nettamente inferiore, come intuibile…sui mercati pesanti come Uk e Francia non succede, anzi…(e comunque non rispondi al fatto di quanto fa l’eurofestival di media sulle tre sere, ma come ho detto non ha senso discutere con te…).
    Ti invito solo come regola generale a contenere gli insulti personali, so che tu ritieni di saperne più degli altri, ma così non è. Arrivederci.

  17. pointless_nostalgic ha detto:

    I dati a caso li dai tu: l’anno scorso da dati auditel il festival di Sanremo è stato il programma più visto in assoluto della stagione, compresi eventi sportivi e telegiornali….l’unico Paese in cui accade questa cosa è la Svezia…ma con numeri e “peso” nettamente inferiore, come intuibile…sui mercati pesanti come Uk e Francia non succede, anzi…(e comunque non rispondi al fatto di quanto fa l’eurofestival di media sulle tre sere, ma come ho detto non ha senso discutere con te…).
    Ti invito solo come regola generale a contenere gli insulti personali, so che tu ritieni di saperne più degli altri, ma così non è. Arrivederci.

  18. Yawn. ha detto:

    UK e FRANCIA?
    Uk ha fatto le semifinali su BBC3 con dei commentatori assurdi (ho riguardato i primi pezzi della registrazione e ho pensato “ma cos’è sta noia?) e su BBC1 la finale con Graham Norton.
    La Francia invece non comunica nemmeno che c’è il festival, a momenti. Perché l’anno scorso cercando informazioni sui siti delle varie televisioni francesi NESSUNA si prodigava di avvisare che quella settimana ci sarebbe stato l’Eurofestival.
    Troppo facile dire Regno Unito e Francia, troppo facile!
    Sanremo è una kermesse di scandali. Se non ci fosse stato Povia l’anno scorso e quest’anno i tre idioti chi avrebbe seguito? E soprattutto, tolti Marco Carta e Scanu quanti giovani si sarebbero sintonizzati?
    Questo è il problema: mancata comunicazione.
    Come la Spagna, che mette in quarta serata il programma delle selezioni e non trasmette le semifinali. Credi davvero che con una pubblicità del genere il popolo sia interessato all’evento?
    E sì. Ho ragione. Visto che la comunicazione è il mio campo.
    E soprattutto. Riguardando la discussione, complimenti per l’utilizzo del termine tecnico TUNZ TUNZ.
    Comunque peggio del mio tono da so-tutto-io (e sì, ce l’ho. Perché non me ne frega niente, ma i dati li ho e so comprenderli), c’è il tuo tono tipico italiano arrogante del “il nostro paese è meglio di qualunque altro”. La realtà? No. E una serata come ieri sera fa ridere tutta Europa. E troppo facile guardare le vendite di iTunes parlando della qualità. Appena uscito il singolo delle Yavanna, un gruppo su internet scriveva di comprare comprare comprare. Avranno comprato il singolo in un centinaio di persone ed era arrivato alto in classifica. Su cosa ci basiamo, quindi? Su quelle decine di migliaia di persone su 60 milioni di abitanti che acquistano una canzone da sanremo su iTunes? Per favore! Questo è sempre il mio discorso: manipolare i numeri. Troppo facile, davvero. È un discorso peggiore di quello dei siti internet che lanciano sondaggi, rispondono in 10 (l’autore del sito, alcuni amici e forse due visitatori) e dicono che L’ITALIA HA PARLATO.
    Comunque arrivederci.

  19. Yawn. ha detto:

    UK e FRANCIA?
    Uk ha fatto le semifinali su BBC3 con dei commentatori assurdi (ho riguardato i primi pezzi della registrazione e ho pensato “ma cos’è sta noia?) e su BBC1 la finale con Graham Norton.
    La Francia invece non comunica nemmeno che c’è il festival, a momenti. Perché l’anno scorso cercando informazioni sui siti delle varie televisioni francesi NESSUNA si prodigava di avvisare che quella settimana ci sarebbe stato l’Eurofestival.
    Troppo facile dire Regno Unito e Francia, troppo facile!
    Sanremo è una kermesse di scandali. Se non ci fosse stato Povia l’anno scorso e quest’anno i tre idioti chi avrebbe seguito? E soprattutto, tolti Marco Carta e Scanu quanti giovani si sarebbero sintonizzati?
    Questo è il problema: mancata comunicazione.
    Come la Spagna, che mette in quarta serata il programma delle selezioni e non trasmette le semifinali. Credi davvero che con una pubblicità del genere il popolo sia interessato all’evento?
    E sì. Ho ragione. Visto che la comunicazione è il mio campo.
    E soprattutto. Riguardando la discussione, complimenti per l’utilizzo del termine tecnico TUNZ TUNZ.
    Comunque peggio del mio tono da so-tutto-io (e sì, ce l’ho. Perché non me ne frega niente, ma i dati li ho e so comprenderli), c’è il tuo tono tipico italiano arrogante del “il nostro paese è meglio di qualunque altro”. La realtà? No. E una serata come ieri sera fa ridere tutta Europa. E troppo facile guardare le vendite di iTunes parlando della qualità. Appena uscito il singolo delle Yavanna, un gruppo su internet scriveva di comprare comprare comprare. Avranno comprato il singolo in un centinaio di persone ed era arrivato alto in classifica. Su cosa ci basiamo, quindi? Su quelle decine di migliaia di persone su 60 milioni di abitanti che acquistano una canzone da sanremo su iTunes? Per favore! Questo è sempre il mio discorso: manipolare i numeri. Troppo facile, davvero. È un discorso peggiore di quello dei siti internet che lanciano sondaggi, rispondono in 10 (l’autore del sito, alcuni amici e forse due visitatori) e dicono che L’ITALIA HA PARLATO.
    Comunque arrivederci.

  20. Eddy Anselmi ha detto:

    @Yawn. 3) Anselmi, capisco che è difficile imparare i nomi di tutti, ma la francese è KAAS (ed è molto famosa) e Noa si scrive senz’acca. Con sarebbe “Noè” in inglese, ma l’ultima volta che ho controllato era donna.

    Non che non li sappia, i nomi, ma sui blog si scrive in fretta e talvolta non ci si rilegge, e si fanno pure errori, specie quando non li si può correggere rileggendo. Chiedo comunque scusa per l’imprecisione.

    Nel dibattito tra Yawn e Pointless, non vedo però il punto. Meglio il campionato di calcio o la Champions League? Meglio tutti e due, direi. Non vedo il perchè dovremmo scegliere l’una o l’altra manifestazione. Le vedo come totalmente complementari, e non vedo il perchè di una contrapposizione per me inutile e fittizia.

    Sugli argomenti portati a sostegno delle diverse tesi, in particolare sulla polemica sui numeri non voglio entrare, ci dilungheremmo inutilmente. Non capisco però l’astio di Pointless, che peraltro mi sembra molto ben documentato su quanto accade oltreconfine. Se a Pointless non piace l’Eurofestival, che non lo segua. Tutti noi abbiamo trasmissioni televisive lontane dei nostri gusti: ciò non vuole dire che non lasciamo gli altri liberi di scegliere. Ecco, per noi Italiani questa libertà non c’è più, tutto qui.

    Se anche l’Eurofestival totalizzasse la metà degli spettatori stimati per il Festival di Sanremo, il prezzo da pagare per la partecipazione e la messa in onda delle due serate (le uniche che occorre trasmettere a norma di regolamento EBU) giustificherebbe ampiamente l’investimento per un evento che ha come prima ragione il superare le barriere linguistiche, culturali in Europa e avvicinare popoli così vicini ma ancora così lontani.

    Quanto a me, mi ripeto, ho vissuto esperienze interessanti e irrinunciabili a Sanremo come a Helsinki, a Belgrado e a Mosca: se da un lato molte delle persone e dei colleghi che ho avuto occasione di incontrare e conoscere al Festival della canzone italiana mi hanno assolutamente arricchito e hanno mostrato uno spessore umano raro e prezioso, e un’esperienza per cui sarei stato ad ascoltarli per ore complice senz’altro anche la comune lingua o storia, all’Eurofestival ho riscontrato una qualità e una modernità dell’organizzazione (e non parlo dei cambi palco, parlo di mille dettagli quali orari delle prove, conferenze stampa, connessioni internet, ospitalità, logistica, trasporti e gentilezza e disponibilità degli incaricati) che spesso rendono un piacere la trasferta eurofestivaliera, quando al nostro Festival nazionale, (con mio sommo dispiacere, ci tengo a specificare) troppo spesso succede il contrario.

    Credo che il confronto con realtà simili ed analoghe possa portare buoni frutti a livello di scambio, di emulazione, nell’organizzazione e nella qualità. Noi italiani possiamo offrire tanto in termini di esperienza e risultato, ma l’esperienza mi dice che abbiamo anche tanto da prendere ad esempio (il sito http://www.sanremo.rai.it contro il sito http://www.eurovision.tv, per citarne uno).

    NB. Io e il sempre generoso Emanuele Lombardini abbiamo un nome e un cognome. Più il dibattito si fa interessante (e qui mi pare certamente che lo sia, visto che da tutti i dettagli che dimostriamo di conoscere sappiamo tutti di cosa stiamo parlando) più sarebbe gradevole per noi lettori e per i commentatori del blog sapere chi sono le persone che si stanno confrontando.

    • pointless_nostalgic ha detto:

      Grazie Eddy,
      mi ero perso la tua replica: interessante e costruttiva. grazie.
      Mi trovo d’accordo su molt punti, semplicemente permettimi di precisare che io non odio l’eurofestival, al contrario: forse sono più “fan” di molti alti visto che seguo senza perdermene neppure una tutte le national finals, dove spesso si trovano vere gemme…
      amo l’eurofestival degli anni irlandesi, quello dei mid-’90s, quando davvero in qualche modo si poteva parlare di incroci culturali (sempre relativizzando alla musica leggera)….non amo l’odio a priori di molti eurofan italiani nei confronti del nostro Sanremo, che mi porta a reagire in modo veemente, e non amo la visione di diversi eurofan che, diciamolo chiaramente, vorrebbero l’eurofestival semplicemente come un evento-fornace di musica da dance club…
      …per quanto riguarda il nome, il mio nick riflette meglio chi sono…

  21. Lory69 ha detto:

    Premetto che mi spiace che manifestazioni come Eurofestival x l’italia o Festivalbar non si facciano più…erano comunque occasioni in musica in più e l’Italia non è così messa male da non poter permettersi di farle, semplicemente per interesse preferisce fare altro.

    Detto questo il Festival di Sanremo è migliore in assoluto…orchestra e musica dal vivo non sono optional, ha lanciato grandi artisti , vede internazionali da sempre arrivare quindi è storia, infine per la concentrazione di mass media è un evento senza eguali x la musica in Italia a prescindere dai risultati.

    Comunque non mettetemi Marco Carta a paragone coi Broken e nemmeno con Meneguzzi…Carta verrà da un talent ma ha stoffa e secondo me avrà un futuro come Ramazotti e la Pausini.
    E lui vende anche tanti cd…cosa che secondo me tanti di quelli citati non sono riusciti a fare.

  22. Lory69 ha detto:

    Premetto che mi spiace che manifestazioni come Eurofestival x l’italia o Festivalbar non si facciano più…erano comunque occasioni in musica in più e l’Italia non è così messa male da non poter permettersi di farle, semplicemente per interesse preferisce fare altro.

    Detto questo il Festival di Sanremo è migliore in assoluto…orchestra e musica dal vivo non sono optional, ha lanciato grandi artisti , vede internazionali da sempre arrivare quindi è storia, infine per la concentrazione di mass media è un evento senza eguali x la musica in Italia a prescindere dai risultati.

    Comunque non mettetemi Marco Carta a paragone coi Broken e nemmeno con Meneguzzi…Carta verrà da un talent ma ha stoffa e secondo me avrà un futuro come Ramazotti e la Pausini.
    E lui vende anche tanti cd…cosa che secondo me tanti di quelli citati non sono riusciti a fare.