World Peace Song Festival, quando la musica unisce il mondo
Diamo spazio volentieri ad una manifestazione poco nota ma dallo scopo assai nobile, unificare popoli e paesi attraverso la musica. E’ il World Peace Song Festival, una idea tutta italiana, giunta quest’anno alla quindicesima edizione. E’una sorta di spin off on line dell’Eurofestival, ma dà spazio a canzoni di tutto il mondo, con grande attenzione ai generi meno commerciali ed alle lingue meno comuni (come per esempio il gaelico).
Uno dei fondatori della rassegna, Federico Stufi, ci racconta l’evento: “‘L’ idea nasce nel maggio 1996; infatti nei mesi antecedenti mi era venuta la voglia di allargare gli orizzonti musicali fuori dai confini europei e così ero partito dall’Africa; in quel periodo, essendo Internet una ricchezza di pochissimi, mi ero affidato al Guerin Sportivo dove esisteva un’apposita rubrica dedicata agli stranieri che volevano corrispondere con amici italiani; così grazie a questi nuovi penpals cominciai a scoprire i cantanti delle varie nazioni africane. Pensai che la musica può unire ciò che la politica divide e che questo concorso poteva giust’appunto portare un messaggio di pace (…).
(…) Uno degli aspetti principali di questo contest è sempre stato quello di contenere pezzi musicali in parte alternativi, con particolare riguardo alla musica etnica e comunque con lo scopo di raccogliere sfumature musicali che abbracciassero un pò tutti i generi. Nell’edizione 2010 si trovano infatti sonorità country, ballate, musica latina, rock, hard rock, pop, dance, etnica, alternativa”.
Le canzoni sono state selezionate dal comitato artistico sulla base delle segnalazione degli appassionati dei vari paesi che accedono alla pagina ufficiale. Votano giurie sparse nei vari paesi. L’Italia ha vinto la prima edizione del 1996 con “Più bella cosa” di Eros Ramazzotti e nel 2008 con “Madre Terra” dei Tazenda. Quest’anno ci rappresenta invece “L’amore si odia” di Noemi e Fiorella Mannoia. L’elenco completo di cantanti è canzoni è a questo link.