Sanremo 2012/Retropalco: Mazzi, la crisi del settimo festival e il “commissariamento” della rassegna
Gianmarco Mazzi l’ha dichiarato anche al numero speciale del Radiocorriere Tv uscito in questi giorni e scaricabile in versione Pdf sul sito dell’ufficio stampa della Rai: “Questo settimo festival sarà per me l’ultimo“. Visto come stanno andando le cose, ci sarebbe da augurarsi che mantenga la promessa, ma va detto che se ci ha messo molto del suo (due canzoni non inedite fra i big, altre tre fra i 60 di Sanremosocial, le polemiche si Celentano) , anche la fortuna non l’ha aiutato: una valletta cacciata per scarsa professionalità, un’altra che va ko prima del via, il sistema informatico che si guasta e nessuno che riesce a venirne fuori, costringendolo ad invalidare le votazioni. Qui il resoconto della prima serata secondo Dove c’è musica.
In fondo il festival è un impegno, un pò come il matrimonio e allora forse può essere colpa della crisi del settimo anno, quello in cui tutte le cose vanno storte. Come il sermone di Celentano. Lunghissimo. Delirante. E irrispettoso, comunque la si pensi. Quella sui tempi biblici dello spettacolo, con 14 canzoni ascoltate in 4 ore quando in Europa con la metà del tempo se ne ascoltano 25, è una storia trita e ritrita, tornarci non vale nemmeno la pena.
Al di là degli ascolti record (14milioni e 378mila e 48,51% di share, ma c’è da credere che oggi saranno molto più bassi), dire che tutto va bene è nascondersi dietro un dito. La dg Lorenza Lei non l’ha fatto, decidendo in pratica di commissariare la rassegna decidendo “di fronte alla situazione che si è venuta a creare, di inviare il Vice Direttore Generale per l’Offerta Antonio Marano, a coordinare con potere di interventi il lavoro del Festival di Sanremo.”
CANZONI DIMENTICABILI – Il cast degli Artisti. Erano almeno tre anni che non si ascoltava un cast così scarso, dal punto di vista delle canzoni in concorso. Se Arisa spicca su tutti per qualità e per interpretazione, sorprendono positivamente Pierdavide Carone e Nina Zilli e si confermano di spessore Samuele Bersani (per la scrittura) e Francesco Renga (per l’interpretazione: il migliore fra gli uomini), scompare quasi del tutto l’effetto “fischietto”, ovvero il brano che ti rimane in testa al primo ascolto e lo canticchi il giorno dopo. L’unico è “Al posto del mondo” di Chiara Civello, che effettivamente è molto orecchiabile, ma che come è noto partiva con largo vantaggio perchè è in circolazione da oltre due anni.
EUROVISION…IN ALTO MARE – Sul fronte Eurovision Song Contest, la rosa dei nomi papabili continua a perdere petali (oltre ad Alessandro Casillo, che non avrà ancora 16 anni il 26 maggio, sono già stati scartati Chiara Civello e a quanto sembra anche Dana Angi fra i giovani) e le ipotesi sono le più varie tanto che al momento attuale, formulare una ipotesi sul candidato che sarà prescelto è veramente impossibile. Ci vorrà ancora qualche ascolto e verosimilmente qualche altra consultazione in più.
Perché Giordana Angi non è eleggibile per Baku?!
Non è che non è eleggibile. Si è autoproposta, non l’hanno presa in considerazione
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