Lo Sportello/ Il dialetto veneto dei Radiofiera

RadiofieraDopo 10 anni, i trevigiani Radiofiera tornano in tour in giro per il Veneto e lo fanno in occasione dell’uscita di “Chi toca more”, il loro nuovo album. Si tratta della raccolta di tutti i brani rock e folk in dialetto veneto realizzati dal 1994, anno della loro fondazione e del primo singolo in dialetto, “Piòva”, ad oggi: un totale di 15 tracce, per un viaggio “etnico” attraverso le note e le storie della grande band trevigiana, ad un passo dal ventennale di attività. E in apertura e chiusura, ci sono due brani inediti, fra cui la titletrack.

La prima canzone dell’album è proprio quella che dà il titolo al discoper la quale è stato realizzato il videoclip. “Chi toca more!” è molto di più di una semplice canzone: è un progetto collettivo che ha coinvolto tanti artisti e amici, tutti presi a raccontare lo straordinario fermento sociale e di iniziative che ha caratterizzato la primavera trevigiana del 2013. Con i Radiofiera suonano in questo brano Giorgio Canali (ex C.S.I.), Nicola Manzan (Bologna Violenta), Davide Vettori. Nel videoclip compaiono il noto vignettista Beppe Mora, il Presidente dell’A.N.P.I. provinciale di Treviso Umberto Lorenzoni (che legge un brano sulla memoria di Pier Paolo Pasolini), i ragazzi del Collettivo ZTL. L’ultima traccia è invece “La ballata dei musi da mona”, canzone ironica e amarissima, che si avvale della partecipazione di Marco Andronico al basso elettrico.

Altri quattro brani contenuti nell’album sono stati riarrangiati e vengono ripresentati al pubblico in una veste completamente nuova: si tratta di “Amerika”, “Fioi”, “El miracoeo” e “Sentai sull’erba a primavera”. Completano la tracklist canzoni storiche della band, da “Piòva (che nel 2007 è stata inserita al 7mo. posto assoluto tra le 100 migliori canzoni dialettali edite in Italia negli ultimi 20 anni, da una giuria composta da giornalisti e addetti ai lavori e commissionata da Audio Coop e MEI) a “Bar de Maria”, da “Ninna Nanna” a “Stea”, a “Come nebia che sconde el mar”, con una particolare attenzione per l’ultima fatica da studio, “Atinpùri”, album del 2011 che vide la partecipazione per la prima volta di Giorgio Canali, per la cui etichetta Psicolabel esce il disco. La rubrica “Lo Sportello” è sempre aperta: mandateci le vostre segnalazioni nella sezione “Contatti”.

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