Ore 17: via alle Olimpiadi invernali 2014…al ritmo di Eurovision

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Il villaggio olimpico di Sochi

Pronti, via. Alle ore 17 italiane (le 20 russe) si alza il sipario sui Giochi Olimpici invernali 2014, che si svolgeranno a Sochi. Ancora una volta la musica sarà grande protagonista della cerimonia d’apertura (dalle 16.30 diretta su Cielo TV, canale 26 del DTT)  e dell’intera olimpiade. C’è anche tanto Eurovision Song Contest. Già da tempo infatti, i russi avevano affidato il ruolo di “promoter” dell’evento, a loro modo, alle Buranovskye Babushki, rappresentanti russe all’ESC 2012 con Party for everybody”, seconde classificate.

Le simpatiche nonnine si sono da prima esibite in una versione promozionale del loro brano nella piazza di  Mosca in estate in sede di presentazione dell’evento (dove si esibì anche il vincitore 2009 Alexander Rybak), poi di recente, al passaggio della fiaccola olimpica nella loro repubblica di Udmurtia, ad Izhevsk, si sono prima esibite e poi, come scritto da Eurofestival News,  una di loro, Galina Koneva, 75 anni, ha portato la fiaccola in giro per la città insieme ad altri 149 tedofori. Le nonnine sono state protagoniste anche l’altro ieri di uno show insieme ad altri artisti russi in un evento destinato alla promozione della cultura russa nel mondo sfruttando le presenze per le Olimpiadi.

Non solo. Le Babushki sono anche  parte di una compilation olimpica dal titolo “Hits of the Sochi Olympic Games 2014”, nella quale cantano diversi artisti russi e proprio loro cantano insieme a Nafa il brano “Olympic”. Altre due eurostars cantano poi gli inni  della manifestazione. Dima Bilan (vincitore nel 2008 con “Believe” e terzo nel 2006 con “Never let you go“) insieme a Sofia Rotaru e Filipp Kirkorov, in gara all’ESC 1995,  autore di diversi brani eurovisivi e mentore di diversi artisti ex sovietici che hanno preso parte alla rassegna canta  “Igry, kotorye my zasluzhili vmeste s toboy” ovvero I giochi che ci siamo meritati assieme a te), che è l’inno ufficiale  e fra l’altro porta la firma anche di Karen Kavaleryan, autrice di ben otto brani eurovisivi, fra cui due dei citati (Bilan 2006 e Koldun), “Shady Lady”, secondo nel 2008 in quota Ucraina con Ani Lorak e “Gravity” di Zlata Ognevich, terzo nel 2013 sempre per l’Ucraina.

 

L’altro inno è cantato da  Dmitry Koldun (sesto all’ESC 2007 con “Work your magic”,  uno dei brani eurovisivi più belli delle recenti edizioni), insieme con Kirill Ukhanov. E poi sarà parte dello show olimpico anche Kate Ryan, colei che rappresentò il Belgio nel 2006 con “Je t’adore”, che mancò di poco la finale. Canterà al villaggio olimpico in coincidenza con le finali di sci alpino e bob. L’interprete belga è molto popolare in Russia, dove recentemente si è esibita in diversi happening, sia pubblici che privati. Insomma, sarà più che mai una Olimpiade “eurovisiva”. Infine, alla cerimonia di apertura prenderanno parte anche Lena Katina e Yuliya Volkova, ovvero le TaTu, terze all’ESC terze all’ESC 2003 con “Ne ver ne bosya” e riunite per l’occasione: curioso, se vogliamo, che dopo le polemiche sulle leggi restrittive del governo contro anche la sola “propaganda” omosessuale,siano presenti proprio loro che inscenarono un bacio saffico nell’esibizione del loro maggior successo “All the things she said”.

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