Festival di Sanremo 2014: ecco di cosa parlano i brani dei Big

Sorrisi-7-201414-656x429Sorrisi e Canzoni in edicola oggi contiene i testi delle 36 (28 dei big e 8 dei giovani) canzoni in concorso al Festival di Sanremo che parte martedì prossimo (sono tutti consultabili a questo link). Come sempre allora, anche da parte nostra, ecco una breve rassegna di quello che ascolteremo, in attesa dello svelamento in diretta delle canzoni sul palco dell’Ariston. Prima di tutto: gli autori. Non mancano firme importanti: Cristina Donà scrive “Lentamente” per Arisa, il cui secondo brano è firmato dall’ex fidanzato Giuseppe Anastasi già autore di “Sincerità” e “La notte”. Il campione incarica fra gli autori, Roberto Casalino, scrive invece per Giusy Ferreri entrambi i brani  e  “A un isolato da te” di Francesco Renga il cui secondo brano è firmato da Elisa. Giuliano Sangiorgi dei Negramaro firma il testo di “Tanto ci sei” di Rapahel Gualazzi ft The Bloody Beetroots. Autori stranieri per Noemi in “Bagnati dal sole”, gli inglesi Caroline Ailin e Richars Frenneaux, mentre Giuliano Palma si affida per “Così lontano” a Nina Zilli, con cui ha una lunga collaborazione.

ARISA

L’amore è il filo conduttore delle due canzoni. In “Controvento”, il tema è l’esserci sempre l’uno per l’altra, anche  quando la storia è finita (“Io sono qui/per ascoltare un sogno/non parlerò/se non ne avrai bisogno/ ma ci sarò/perché così mi sento accanto a te viaggiando controvento/ risolverò/ magari poco o niente/ ma ci sarò/ e questo è l’importante/Acqua sarò/ che spegnerà un momento”). L’amore come sentimento e condivisione è invece raccontato in “Lentamente (Il primo che passa)“: “Tu sei scivolato dentro al mio risveglio/ lentamente si apre il giorno davanti a me”.   Cristina Donà e in grande forma e non smentisce la sua ottima fama.

CRISTIANO DE ANDRE’

Canta Genova e la sua storia rivolgendosi ad un amico in “Invisibili” sottolineando come “A Genova  si moriva a vent’anni/ Ma senza diventare mai, mai degli eroi/ coi tuoi separati a colpi di calibro 38/ e i miei tenuti insieme dalla speranza per l’umanità”. Il ritornello è in genovese, dialetto che dunque debutta al Festival. “Il cielo è vuoto” parla invece dei sogni di ciascuno di noi (“Il cielo è vuoto  perché aspetta il seme/ dei nostri sogni e di quello che faremo”,  ma anche “La nostra immaginazione ha bisogno di spazio”).

GIUSY FERRERI

Una serata per dimenticare e ricominciare in “Ti porto a cena con me” (“perché vorrei che tu mi togliessi il fiato”). Romanticismo, ma anche una scia di dolore per una storia d’amore costellata da bugie e dolori: “Ho un conto aperto col passato/ che pagherò io / perché il futuro non sia un inganno”. Dolcezza infinita ne “L’amore possiede il bene” dove si va da “Trattengo il respiro/ma conto fino a sette/ perché all’improvviso tu irrompi e mi baci” a “E’ l’amore a possedere il bene/ e dunque tu possiedi me/ e e io te”. Oggettivamente, era da tempo che non si sentiva a Sanremo una canzone d’amore con un testo così fortemente sensuale e romantico, senza essere banale.

FRANKIE HI NRG MC

Niente politica per il rapper torinese umbro d’adozione. I ricordi del passato attraverso gli oggetti sono il tema di “Un uomo è vivo” (“Mobili, compagni stabili, con gambe solide, con forme utili, eppure immobili; testimoni degli eventi storici, che i terremoti son riusciti a scuotere, che hanno visto la pianura e il mare, che hanno avuto tempo per pensare, da un punto di vista sempre uguale, loro c’erano ad ogni Natale”). Il ciclismo come metafora della vita in “Pedala” (“Insegui la tua storia ovunque vada/Pedala, macina chilometri di strada/ l’hai voluta tu la bicicletta/ Pedala più in fretta”).

RAPHAEL GUALAZZI FT THE BLOODY BEETROOTS

Inno alla libertà in “Liberi o no” (“Il suono vive dentro me/ e come un brivido/ ti prende e ti trasforma”), mentre “Tanto ci sei” è una canzone d’amore  che mescola soul ed elettronica: “Nessuno può vederti a parte me/ ma so che ci sei/ ad occhi chiusi puoi/ trasformarti in tutto quello che non sono stato mai”. Come sempre, non sono i testi il pezzo forte delle canzoni di Gualazzi, la seconda è firmata da Sangiorgi, ma oggettivamente pare scritta con la mano sinistra. Però l’accoppiamento con il dj mascherato promette spettacolo.

NOEMI

Un uomo è un albero” è una canzone, che dice l’artista romana parla di come lei vorrebbe fossero le persone. (“Un uomo è un albero/ per me/ un uomo ha il coraggio di guardarsi in faccia/ per me/ un uomo è un’idea). “Bagnati dal sole”  parla di libertà e di una vita da vivere nonostante tutto: “Oramai /siamo vivi/ a un passo da noi/ senza più strategie”. Anche qui sicuramente in passato s’erano visti testi migliori, aspettiamo le musiche.

GIULIANO PALMA

Il tema dell’amore che ricorre, anche se declinato diversamente. Un bacio preludio alla fine di un rapporto, appunto “Un bacio crudele” (“Ti guardo mentre vai/Un addio vuol dire non voltarsi mai”).  “Così lontano” è invece un amore che ritorna all’improvviso, in modo inatteso: “Avevo già buttato i ricordi dietro me/ così lontano/ come fosse uno scherzo del destino/ come fosse dentro ad una nuvola di fumo/ tu sei qui più vicina di sempre”). Il Palma sugli inediti è cosa rara, sarà una delle curiosità del Festival, dove debutta a 48 anni.

PERTURBAZIONE

“L’Italia vista dal bar” è forse il testo più sincero e spontaneo del Festival, che riflette uno spaccato dell’Italia che da sempre accomuna molti di noi attraverso il luogo dove siamo tutti “commissari tecnici” e “critici”. “L’Italia vista dal bar/ è un’istantanea di noi/quasi impossibile da spiegare” e ancora: “Il centravanti cos’ha mangiato/ i tramezzini imbottiti/ I vecchi pensionati/inebetiti col passato/ e questi siamo noi/ poeti, santi e avventori/ e mediamente eroi”. Nel testo è citato un noto liquore, cosa vietata dal regolamento. Cambieranno la parola? Lo fecero Simona Molinari e i Pooh, non successo con Davide Van de Sfroos. “L’unica” è il racconto di un amore scolastico: “Erika tu eri l’unica/ ma soprattutto nelle ore di ginnastica/Per te solo al pensiero/ io mi sentivo un uomo/per te io componevo inutili poesie“.

FRANCESCO RENGA

Renga in versione solo interprete, canta l’amore. Il testo di Elisa su “Vivendo Adesso“: “Amami ora come mai/tanto non lo dirai/ E’ un segreto fra di noi/ tu ed io in questa camera d’albergo“. Quello di Casalino per “A un isolato da te”:  “Hai sentito dire che l’amore/vive solo a un isolato da te/ come mai non l’hai incontrato prima che/ commettessi il grave errore di credere/ che l’amore vero non esiste”.

RON

L’amore in senso lato, anche quello universale,  in una immagine classica nel “Un abbraccio unico“: “Amare  è poi un bisogno così naturale/ma tante volte ci facciamo male/ noi che siamo così complicati e stupidi/ davanti all’amore“. “Sing in the rain” richiama la stessa immagine del celebre motivo di Sinatra: “C’è un cane che canta per me/ Sing in the rain/ sta piovendo/ stai cantando”.

RENZO RUBINO

In “Per sempre e poi basta” c”è di nuovo il tema di un bacio che chiude una storia: “Per sempre ed un’ultima volta/ ti porterò con me/insieme tra sette notine/  danzeremo per sempre e poi basta“. “Ora” è invece una riflessione sulla felicità: “Fermati e datti un voto/ paura di non essere il migliore/ paura di non fare/ paura di partire/ perchè partire è scappare“.

ANTONELLA RUGGIERO

Giovani autori per l’artista genovese che noi abbiamo intervistato di recente.Quando balliamo” ha sonorità che ricordano il tanto e un testo molto romantico: “Socchiusa negli occhi scintilla/ l’immagine nitida, tu/ sei questo respiro infinito/ di pioggia dai vetri giù in rivoli/Passa tutto scivola se/ la tua mano mi attende“. “Da lontano” parla invece di come il tempo cambi la visione delle cose: “Da lontano tutto è limpido/ da lontano nulla pesa più“.

FRANCESCO SARCINA

Nel tuo sorriso” è dedicata al figlio e parla appunto della bellezza di veder sorridere i bambini. Tema molto sanremese per un brano che lui stesso definisce molto sanremese: “Il mio cuore è quello di un guerriero/ che difende il mondo, si il mondo intero/ e che sarà di certo il tuo/ Nel tuo sorriso/ma se mai dovesse venire meno la mia forza e presenza/ tu promettimi di lasciare un posto/ un posto nel tuo cuore dove possa stare ancora io”. “In questa città”, parla della voglia di riprendersi una vita un pò annebbiata dalla città: “Voglio vivere e contraddistinguermi/come fosse il primo giorno insieme a te/dopo una lunga sosta in città/in questa città che non serve a niente”.

RICCARDO SINIGALLIA

“Una rigenerazione” è un inno alla rinascita, alla ripartenza di ciascuno di noi: “Facciamo entrare il sole/scoprendo dentro al palmo della mano/ un’altra immagine del nostro cuore”. Mentre “Prima di andare via” è la fotografia di una partenza, di un saluto e della voglia di ritrovarsi: “Prima di andare via/sorridi un pò/ come per proteggermi da una tua malinconia/con lo sguardo di chi non è cresciuto a gentilezze/ anche quando non vuoi/ sorridi un pò/per dire tutto a posto/ti rivedo dopo o no?”.

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