Alla scoperta dei Santa Margaret, i vincitori del Summer Festival

Prima la vetrina della MTV New Generation, poi quella del Coca Cola Summer Festival: è un’annata da ricordare per i Santa Margaret, che in poco tempo sono diventati una delle realtà emergenti del pop rock italiani.  Nascono dall’incontro fra  la cantautrice Angelica Schiatti, con il chitarrista delle Vibrazioni, Stefano Verderi, a cui poi si sono aggiunti Marco Cucuzzella (batteria), Leonardo Angelicchio (tastiere) e Ivo Barbieri (basso).

L’idea di mettere insieme il gruppo è venuta  a Verderi, che aveva collaborato singolarmente con tutti loro. Negli ultimi due anni si sono dedicati alla composizione di brani originali a suonare live ed a riscuotere grandi consensi in termini di critica,  fino ad arrivare anche alla grande opportunità di  aprire i concerti di artisti internazionali di spessore come Beth Hart e Deep Purple.

Santa Margaret

Il nome della band deriva da un luogo molto antico situato a Sud del mondo, dove la tradizione si mescola con la trasgressione, il sacro con il profano: “Non sappiamo se esista o no, per noi esiste, è quello dove ci siamo incontrati e prendiamo ispirazione: L’abbiamo situato nel sud del Mondo, ma potrebbe anche essere in un qualunque altro sud“, dicono.”Riderò” è il primo singolo, uscito su etichetta Carosello, per la quale la band sta ora lavorando al primo album, che si intitolerà “Il suono analogico cova la sua vendetta”, in uscita a settembre. I dieci brani del disco registrato interamente in analogico su nastro alle Officine Meccaniche di Milano sono prodotti dallo stesso Stefano Verderi.

E anche la loro musica fonde il pop con il rock, con uno sguardo anche al blues, con testi però rigorosamente in italiano. Il vintage, quel vintage che si sentiva anche nei primi lavori de Le Vibrazioni, si riflette anche nel modo di produrre il disco (strumenti “vintage” anch’essi e maggior fedeltà possibile al suono che esce dagli strumenti) e come si sente anche nel singolo, in parte anche nelle sonorità.

Una sorta di ritorno al passato, di quel suono che si è andato via via perdendo con l’arrivo dell’elettronica e della new wave ed elettropop degli anni 80. In una recente intervista il gruppo ha sottolineato come le 10 canzoni già registrate saranno divise in una sorta di “Lato A” e “Lato B”, due diversi EP, diverse altre produzioni bonus  e quasi certamente, proprio per voler ricalcare il titolo, anche l’uscita in una versione “in vinile di almeno uno dei due lavori.

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