L’Eurovision 2015 visto dagli outfit: Elhaida Dani e Il Volo campioni di stile
Anche quest’anno Euromusica mi ha chiesto un’analisi del lato più fashion dell’Eurovision Song Contest. Devono essere un tantino masochisti, altrimenti non me lo spiego. Ad ogni modo, va da sé, gli impegni vanno onorati. È perciò con occhio critico ed estrema saggezza (vabbè, si fa per dire) che ho passato in rassegna gli outfit sfoggiati dai 40 concorrenti nei video di presentazione delle canzoni in gara. Il tutto dopo aver chiuso tra i sospiri la finestra con la collezione Coachella sul sito di H&M. Così, giusto perchè capiate con chi avete a che fare.
Quello che ho riscontrato è che l’era dell’Eurovision sopra le righe sta forse (gioiamo!) lentamente tramontando in favore del minimal. Per la maggior parte i look scelti sono formali, semplici, giocati sui toni basic del bianco e del nero, con qualche scarsa concessione al rosso per quanto riguarda le mise femminili. Pochi gli accessori, che quando ci sono si presentano per lo più nelle forme di collane oversize, orecchini a filo e maxi-anelli. L’indumento più presente, sia per gli uomini che per le donne, è decisamente il chiodo in pelle nera, che del resto è sempre stato un capo molto rocchenrolle. Tra il gentil sesso spopolano poi gli abiti lunghi e le frange, riproponendo una tendenza ribadita e consacrata dalle passerelle internazionali. Purtroppo, però, sono rare quelle che le sanno dosare.
Lo stile classico ed impeccabile de Il Volo ha già conferito all’Italia almeno una vittoria. Per quanto riguarda le donne, invece, è ancora tempo di abbattere i cliché. La concorrente albanese è infatti in vetta alle meglio vestite. Tra l’altro è l’unica ad utilizzare qualcosa di simile al marsala, colore dell’anno 2015 secondo Pantone. Bene anche Malta, Irlanda e tutte le presenze femminili nel video del Montenegro, che però rovina tutto con il look decisamente improponibile del protagonista. La Svizzera declina al meglio il trend bohemian, ma purtroppo soltanto in una delle due mise che propone.
Quanto ai peggio vestiti, per gli uomini lo scettro spetta senza ombra di dubbio ad Israele, seguito dal già citato concorrente montenegrino e dall’anfitrione austriaco. Le donne che hanno dimostrato di avere meno gusto sono invece la serba, la portoghese e l’islandese, seguite a ruota (e mi piange il cuore a doverlo ammettere) da Edurne, la rappresentante un po’ troppo trash della mia amata terra spagnola. A seguire ecco le mie pagelle, dettate dal gusto personale e pertanto aperte ad ogni tipo di critica. Sempre che non mi picchiate, beninteso. Chè, tra l’altro, porto anche gli occhiali. Per la cronaca i video sono questi: tutte le preview ufficiali e l’esibizione della Svezia alla finale nazionale perchè il video ufficiale è praticamente un lyric.
ALBANIA – voto 8
Come dicevo: il clichè degli albanesi che si vestono male puó dirsi ufficialmente tramontato. Il video di Elhaida Dani sembra offrire nei suoi look due proposte Night & Day. E, devo ammetterlo, mi piacciono entrambe un bel po’. Il chiodo in pelle, per esempio, è bellissimo (non che potrei dire il contrario: ne ho uno quasi uguale). La maxi-collana, per quanto non sia propriamente un accessorio da portare ogni giorno, completa egregiamente la proposta “notturna”. Brava.
ARMENIA – voto 6,5
Poco da fare: col total black non sbagli mai. Il look dei Genealogy, in effetti, è semplice ed elegante. Peccato per le pins. Ché faranno pure parte della scenografia, ma rovinano di brutto la resa finale.
AUSTRALIA – voto 6
Guy Sebastian sfoggia il tipico style code dell’hip hop. Non puoi né plaudirlo né criticarlo: è un’ espressione del genere e basta. Peccato che il genere, in questo caso, non lo definirei propriamente hip hop. Pazienza. Appropriazione indebita o meno, Sebastian, se non altro, ne declina i canoni nel modo più sobrio. Per esempio, scegliendo una catenina fine e argentata al posto dell’inguardabile gingillo dorato del perfetto cafone.
AUSTRIA – voto 4
Pare che in Austria i capelli lunghi e la barba vadano alla grande. Conchita era meglio, peró. Giacca bianca, anelli come se piovesse, cappello a tese ampie: da italo-spagnola, direi che questo tizio si veste come Leiva (sarebbe lui ndr), ma con l’attitudine sbagliata. Rock negli intenti, very spaventapasseri in realtà.
AZERBAIGIAN – voto 6
Ci metteró una vita a capire come cavolo si chiama quest’individuo. Del resto, anche con la scrittura di Azerbaigian ho le mie brave difficoltà. Comunque, non si veste male: camicia bianca. Pantaloni. Zero pretese. Un look da adattare senza difficoltà alla vita di tutti i giorni. Decisamente meglio con i bottoncini slacciati, però.
BELGIO – voto 6,5
Total black anche per il concorrente belga, incarnazione della semplicità assoluta nell’abbinare maglietta, pantaloni e sneakers. Accessori neanche l’ombra. Ma in fondo è, in certi casi, meglio deficiere quam abundare.
BIELORUSSIA – voto 6,5
Molto bello ed elegante l’abito rosso di lei. Lui, invece, sarebbe anche passabile nel suo cappottone nero, ma capirete che con quelle robe all’orecchio a metà tra gli elfi e Star Trek faccio un po’ di fatica a prenderlo sul serio.
CIPRO – voto 5
L’idea di base potrebbe anche andare bene: occhialoni da nerd, camicia e gilet, tutto giocato sui toni del black and white. Fa un po’ cameriere, eh? Però ci sta. Il problema, quello vero, è la camicia in questione: cioè, cosa diavolo sono quelle sottospecie di fascette nere?!
DANIMARCA – voto 5
Il problema, con le band, è che il voto finale dipende dalla somma di tutti i componenti. Due di loro, in effetti, sono impeccabili. Il cantante, come un vero gentleman, si presenta addirittura con il fazzoletto nel taschino! Peccato per gli altri due, però: il batterista con una giacca a righe inguardabile e il tizio con t-shirt e bretelle, a cui manca solo lo stuzzicadente a penzolare dalla bocca. Ha anche i pantaloni troppo corti, poverino. O ha sbagliato lavaggio, o frequenta gli stessi negozi di Jovanotti.
ESTONIA – voto 5,5
Lui non esagera e fa bene: t-shirt, camicia, irrinunciabile giacca in pelle. Lei, invece, forse eccede un po’ nel voler apparire sexy. Sembra abbastanza orrendo l’outfit che ha scelto per ballare in cucina, ma grazie al cielo le inquadrature non lo lasciano capire bene. Nel compenso, passano entrambi abbastanza inosservati.
FINLANDIA – voto 6
Allora, il tizio che canta è inquietantissimo. Sul serio. E’ talmente calato nel suo ruolo che avrei anche un po’ paura a criticarne il look. Anche perchè non è che sia vestito male, è…è… molto punk, ecco. Forse troppo. Ma, come già dicevo per lo stile hip hop, l’abito in questo caso è un canone espressivo inscindibile dal genere. Da lì, l’impossibilità di valutarlo fuori contesto. Aprendo una parentesi, è lodevole l’iniziativa di formare una band di persone affette dalla sindrome di down.
FRANCIA – voto 7
France c’est chic, poco da fare. Certo, non che Lisa Angell sfoggi il meglio del glamour locale, ma il tubino, la scollatura a V e gli orecchini a filo compongono una mise classica e raffinata, che ben si addice al mood della canzone.
GERMANIA – voto 6-
Alla prima inquadratura mi stavo già esaltando: il taglio della giacca bianca, sopra al tubino, mi sembrava bellissimo. Poi, purtroppo, la camera ha zoomato. Voglio dire, io capisco che le frange siano molto trendy. Io stessa ne ho sviluppato una specie di dipendenza. Solo che non è che puoi disseminarle ovunque, ragazza mia. Gli intarsi della giacca, a stretto contatto con il richiamo degli orecchini, sono un po’ troppo. Sei meno per l’occasione mancata.
GRECIA – voto 7
Sexy ed elegantissima, la concorrente greca sfoggia un abito lungo nero con un gioco asimmetrico di (finto?) scollo sul davanti. Ecco, proprio questo è quel che mi convince meno. Il finto. Se dev’esserci uno scollo, scollo sia. Personalmente, fatico a digerire l’inganno del color carne, che appare smascherato in più di una ripresa. Però, oh. E’ una questione di mero gusto personale. Fossero tutte vestite come lei!
GEORGIA – voto 5
Scenografica da morire. Pellicciotto stile orsetto polare, top effetto domopack, strati di carboncino nero sugli occhi, scotch sulle braccia, kimono, corone … a livello modaiolo, questo video dovrebbe essere l’apoteosi del cattivo gusto. Il problema è che a livello fotografico e di regia, invece, è un piccolo capolavoro. Alla concorrente della Georgia do 5 in risposta alla domanda “userei qualcuno dei suoi abiti per uscire?”, ma le faccio in complimenti per l’impatto artistico. Mi auguro, però, che sul palco non si presenti così.
IRLANDA – voto 7,5
Chiodo nero, ricami elaborati, ankle boots. Intravedo delle frange sulle maniche della maglia, ma questa volta collocate al punto giusto. Questa tizia sembra avere un gusto abbastanza affine al mio.
ISLANDA – voto 4
Allora, io capisco mettersi la prima cosa che trovi in armadio. E’ anche piuttosto comodo scendere un attimo dal letto, andare a girare un videoclip, e tornare a dormire. Il vestito, però, Maria Olafs poteva anche stirarlo. Poi perchè se ne va in giro con i fantasmini ai piedi? Mah.
ISRAELE – voto 2
Aspettate un attimo che mi devo riprendere. Voglio dire, questo ragazzo si presenta con, nell’ordine: sneakers rosse, cravatta, camicia con effetto sbrilluccico sotto il colletto. E quando credi di averle ormai viste tutte, bum! Ti Stupisce con effetti speciali sfoggiando una scoppiettante camicetta a pois. Ebbene sì, amici: P-O-I-S. Sotto alla felpa della tuta, peraltro. Una di quelle col cappuccio. Piangiamo assieme.
ITALIA – voto 8
Lo stile italiano, per come il Mondo lo intende, sembra finalmente aver trovato i suoi degni rappresentanti all’Eurovision. Il Volo, piaccia o meno quello che fanno, se si parla di fashion sono impeccabili. Eleganti, certo. Classici. Più adatti ad essere copiati in vista di un matrimonio o un funerale che per andare a fare la spesa, ma comunque senza macchia alcuna.
LETTONIA – voto 6
Sono talmente incazzata che stavo per darle 2, in realtà. Ma insomma, si può rovinare un vestito stupendo come quello (rosso, lungo, monospalla) abbinandolo a manicotti e collare dorato?! L’unica spiegazione che potrei accettare è che abbia avuto un incidente d’auto e quello sia il suo miglior modo per mimetizzare il gesso. Eccheccavolo.
Look rovinato dai dettagli per entrambi i componenti di questo duo. Lei incontra tutta la mia approvazione per il chiodo nero ed il rossetto rosso, ma la collana non c’entra niente con il resto. Anzi, a dire il vero c’entra con gli orecchini. Però non è che siano proprio bellissimi, eh. Le scarpe, poi, non si possono proprio guardare. Lui è conciato peggio, ad ogni modo: la giacca bicolor sopra alla camicia in denim è l’apoteosi dell’assurdo. Sembra un gilet applicato sopra ad una maglia a sua volta sovrapposta a una camicia. Una sola domanda: perchè?
MACEDONIA – voto 6
Bisogna aspettare la fine del video (molto carino, peraltro!) per apprezzare il look di questo tizio: una sorta di intellettuale con camicia, giacchina ed occhiali. Essenziale quanto basta a promuoverlo.
MALTA – voto 8
Scusate, ma c’è un’altra canzone che si chiama Warrior? Cos’è, una mania? Tra l’altro un certo tono epico non manca neanche qui. Questa ragazza, però, appare molto meno teatrale della concorrente della Georgia. Anche il video è fatto peggio. Gli intarsi in rete sul vestito, in compenso, non mi dispiacciono affatti. Anzi, un abito così lo comprerei volentieri.
MOLDAVIA – voto 6
Nel video ‘sto ragazzetto moldavo (una specie di Justin Bieber coi capelli conciati peggio) viene arrestato. Prima, però, fa in tempo a sfoggiare un look international e sempre efficace composto da – indovinate? – chiodo nero, jeans e t-shirt. Gli dona decisamente più della tuta arancione.
MONTENEGRO – voto 3 (ma 9 per i look di tutte le donne del clip)
Apertura su quel che si dice “classe”: il look della violinista già da solo vince tutto. Tacco 12. Abito con la gonna al ginocchio. Classica. Sofisticata. Elegantissima. Va avanti ancora meglio, in un filmato che sembra un catalogo di moda fatto di zoom su scolli morbidi, giacche eleganti, pantaloni di taglio classico, tubino con gonne a spacco. Un sogno. Poi, purtroppo, arriva lui. Che non si può guardare. Si presenta con una specie di giacca verde acqua in (attenzione!) fantasia pitonata. Completano l’outfit i jeans strappati e una maglietta qualsiasi di un’altra tonalità di verde smorto. Mapperchè?!?!? Fossi una qualunque delle ragazze che appaiono nel clip lo insulterei. Nell’ultimissima inquadratura, forse proprio perchè mi hanno ascoltata, ce la fa.
NORVEGIA – voto 6,5
Il titolo “A Monster Like Me”, diciamolo, non prometteva bene. E infatti lui compare vestito tipo Dracula, con un improponibile papillon bianco su bianco adagiato – si scopre quando il campo si allarga- sotto ad una mise esageratamente classica nel ricorrere allo smoking. Lei, invece, indossa un abito nero decisamente bello nel gioco elaborato sullo scollo. Belli e raffinati anche gli orecchini e l’acconciatura. Da copiare per uno di quei galà d’altro rango a cui soltanto l’1% di noi verrà probabilmente invitato una volta nella vita.
PAESI BASSI – voto 6
Questa qui, nelle intenzioni, si vestirebbe anche discretamente. Il problema, ancora una volta, sta nei particolari. Ad esempio: azzeccata la maglia con spalla scoperta e la canotta che si intravede sotto, ma l’arricciatura sulla schiena? Indovinato il vestito elegante con il mega scollo, ma il ciondolo oversize appeso alla catenina? Per non parlare del mantello! L’unico che salvo è (che sorpresa, vero?) il look bohemian con maxi cappello (ne ho uno quasi uguale) e occhiali da sole. NB: anche lei, a un certo punto del video, cede al chiodo nero, forse per adeguarsi al trend generale.
POLONIA – voto 7
L’abito lungo bianco, abbinato alle scarpe chiare, fa molto sposa. Il cardigan beige in lana morbida, spot delle zuppe Findus. É tutto molto timeless, però. E, nel complesso, gradevole.
PORTOGALLO – voto 4
Per l’amor del cielo, cosa s’è messa addosso questa donna? Tunicona nera con fascia argentata (leggi domopack) sotto il decolletè e spalline con le (sigh) piume. Il tutto abbinato a pantaloni in pelle. Nella mia testa, Enzo Miccio sta giá urlando disperato.
REGNO UNITO – voto 6,5
Atmosfere vintage per gli Electro Velvet che – sebbene il cantante si presenti in camicia e bretelle – vengono così resi dal contesto molto più credibili e stylish rispetto ai colleghi danesi. Bello l’outfit della ragazza (pellicciotto a parte): forse non indosserei quel mini-dress rosso per uscire, ma nelle circostanze sta da Dio.
REPUBBLICA CECA – Voto 5
Wait for me I’m lost, inizia a cantare quest’omaccione tatuato nei primissimi frame del video di presentazione. “Anche il tuo stilista”, mi verrebbe da dirgli. Shirt nera con stampa (un teschio? Una scimmia? Non mi é chiaro), gilet, e sciarpa fantasia con le (sigh) frange compongono il suo discutibilissimo outfit. L’eccesso di frange, del resto, colpisce anche lei, che ne sfoggia a migliaia sulla parte superiore dell’abito corto a maniche lunghe. Qualcuno dovrebbe dirlglielo, poverina, che non sono proprio adattissime a chi ha una taglia superiore alla terza. Anzi: magari, giá che ci siete, fatele anche presente che la cintura e i polsini con gli strass sono orribili.
ROMANIA – voto 6
Il giubbino è brutto. La shirt colorata pure. Ma, tutto considerato, c’è anche di molto peggio. Quindi facciamo che sono buona, faccio finta di non notare gli scarponcini del bassista, e la sufficienza gliela dó.
RUSSIA – voto 7
Bisogna avere compassione di una che di nome fa Polina. Anche se il look acqua e sapone, abbinato all’abito lungo bianco e alle atmosfere generali del video, mi fa tanto spot DOVE. Ad ogni modo, nel caso non si fosse capito, io apprezzo chi non esagera. Lo scollo morbido del vestito, la scelta di usare un unico maxi-anello come accessorio e lo smalto rosso, poi, incontrano tutta la mia approvazione.
SAN MARINO – voto 6 – (per le maniche del vestito di lei)
Chiodo nero effetto strapazzato per lui, che sdrammatizza così (e meno male!) la serietà della camicia inamidata. Sul taglio dei capelli avrei molto da ridire, invece. Cosí come ho da ridire sull’abitino di lei: potrebbe essere quasi passabile se non abbinasse quelle discutibili maniche sbrilluccicanti agli intarsi dorati sulla parte superiore.
SERBIA – voto 3
Bojana Stamenov non è propriamente un figurino. Lo sa, e sceglie un taglio d’abito da soprano con la gonna larga. Fin qui, tutto bene. Il problema è che quest’abito è in velluto rosso. Che ha maniche oversize “a pipistrello” di pailettes, abbinate ad una cinta uguale. Il problema, signori, è che azzarda pure un turbante. E attenzione, perchè ad un certo punto compare addirittura con un coprispalle di piume. NO, amica mia. Cioè, NO.
SLOVENIA- voto 6
Alla concorrente slovena devono aver detto che avrei giudicato gli outfit. E lei, gentile, per semplificarmi il compito si presenta nuda per tutta la prima parte del video. Poi si veste, però, e nel farlo sceglie due mise diverse prediligendo il pizzo e il colore bianco: certo non sembrano brutte, ma non mi convincono neanche granchè. Lui, con quegli strass sulla giacca, non lo commento nemmeno.
SPAGNA – voto 5 –
Edurne fa sfoggio di tre abiti diversi. Il primo, rosso, la vede impersonare la copertina di un libro per teenager sui vampiri con tanto di mantello mosso dal vento. Sul secondo, tutto intarsi in pelle e spacchi messi a caso, preferirei stendere un velo pietoso. Il terzo è il meno peggio, a parte i glitter sulla gonna. L’effetto generale, però, rimane sempre quello del vestito da cerimonia “vorrei ma non posso” comprato a 10 euro dai cinesi. La cosa triste è che mi spiace davvero.
SVEZIA – voto 5,5
La maglia semplice a maniche lunghe va benissimo. I pantaloni in pelle, però, sono tamarrissimi. Dai.
SVIZZERA – voto 6,5
Ho iniziato questo post citando la collezione Coachella di H&M. Dovrebbe, quindi, esservi ormai piuttosto chiara la mia predilezione per lo stile bohemian. Ecco: è in virtù di questa predilezione che mi sono letteralmente innamorata della seconda mise sfoggiata dalla concorrente svizzera, composta da vestito dal taglio irregolare, giubbino con maniche frangiate e collana oversize. Il problema, però, è il primo outfit. Perchè è vero: le pellicce, in tutte le loro forme, si sono viste un sacco alle sfilate imponendosi misteriosamente come trend per la stagione. Abbinate all’abito lungo bianco, a quella sottospecie di coroncina hippie con le piume e ai polsini – uno dei quali con le frange – l’effetto generale è un po’ troppo “pastorella”. Gli ankle boots, però, sono stupendi.
UNGHERIA – voto 6
Cappotto. Stivali bassi. Pashmina. Il look perfetto da copiare per la vita di tutti i giorni. Non particolarmente eclatante, ma tutt’altro che da buttare.