Festival di Sanremo 2016: gli Stadio vincono la serata cover

Terza serata del Festival di Sanremo che ha visto completarsi il quadro delle Nuove Proposte con l’accesso in finale Mahmood e di Francesco Gabbani, quest’ultimo dopo  che la sala stampa è stata  costretta a rivotare, visto che i loro telecomandi non funzionavano. Con la povera Miele in finale per un’ora e poi battuta. Cover medie, con poche punte: Stadio, Bluvertigo, Clementino, Francesca Michielin. Il fiore speciale, realizzato per l’occasione va agli Stadio. Ecco il resoconto della serata.

CATEGORIA NUOVE PROPOSTE

Francesco Gabbani- Amen (BMG Warner) vs Miele – Mentre ti parlo (Maciste Dischi): L’orchestra penalizza nettamente il pezzo di Gabbani, poi penalizzato ulteriormente dal fatto che una bella fetta dei telecomandi per votare in sala stampa non funzionano. Miele brava, pezzo classico ma ben cantato. Cantati su base però non ci sarebbe stata partita. Passa Miele, poi fanno ripetere (giustamente) la votazione della sala stampa e Gabbani vince di due punti.

Micheal Leonardi – Rinascerai (Sugar) vs Mahmood – Dimentica (Universal): Del pezzo di Leonardi abbiamo già detto: vecchio e stantìo. In più stona, che per un tenore è la cosa peggiore. Mahmood ha un pezzo difficile, ma lo piega bene al suo modo di cantare, passa il turno.

Clementino

COVER DEI CAMPIONI

GRUPPO 1

Noemi – Dedicato (Loredana Bertè): Ti piace vincere facile. E’ vero che con lei avrebbe dovuto esserci l’interprete originale, ma il brano è ovviamente nelle corde di una voce scura come la sua. Diverte e si diverte. VOTO 7.5

Dear  Jack & I coristi dell’orchestra:  Un bacio a mezzanotte (Quartetto Cetra):  Il rischio che massacrassero un classico della nostra musica era alto, invece sfoderano una prova dignitosa. VOTO 6

Zero Assoluto – Goldrake (Actarus): La versione è quella di Alessio Caraturo nel 2003. Cioè brutta. Loro si adeguano. VOTO 5

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato – Amore senza fine (Pino Daniele): Niente di particolarmente brillante, nel senso che vanno sul velluto mettendoci un semplice arrangiamento pop rock. Ma assolvono bene al compito, senza sbavature. VOTO 7

PASSA: Noemi

GRUPPO 2

Patty Pravo con Fred De Palma- Tutt’al più (Patty Pravo):Cover” significa che bisogna cantare cose di altri, non le proprie più vecchie. Sennò è facile. SENZA VOTO

Alessio Bernabei con Benji & Fede- A mano a mano (Riccardo Cocciante): Il duo è in evidente difficoltà di fiato, che già non è che hanno molto di loro: prima di salire sul palco hanno litigato con la security perchè erano senza pass e non li hanno riconosciuti. Bernabei non li aiuta, non può. VOTO 3

Dolcenera – Amore disperato (Nada): Versione difficilissima di un classico di Nada, infarcita di dusbtep, sicuramente meno immediata, ma di grande impatto. VOTO 7.5

Clementino – Don Raffaè (Fabrizio De Andrè): Si accosta con rispetto ad un modello inimitabile e lo fa tirando fuori in parte anche il suo passato da attore. A parte l’arrangiamento della parte finale, tutto molto bello. VOTO 8.

Passa il turno: Clementino

Michielin

GRUPPO 3

Elio le storie tese  – Quinto ripensamento (Walter Murphy): Elio ha sempre il colpo di genio, perchè italianizza la Quinta di Beethoven nella cover discodance anni 70 del film “La febbre del sabato sera”. L’ironia al servizio di grande talento musicale. Applusi. VOTO 7.5

Arisa – Cuore (Rita Pavone): Rischi zero per Arisa che si adagia serenamente su un brano storico della nostra musica. Molto conforme all’originale, pur con qualche variazione nell’arrangiamento, ma fatto piuttosto bene. Liscia come l’olio VOTO 8

Rocco Hunt – Tu vuò fa’ l’americano (Renato Carosone): Come previsto, Rocco Hunt fa ballare l’Ariston, che non è facile. Bell’inserto crossover VOTO 8

Francesca Michielin – Il mio canto libero (Lucio Battisti): Tutto molto bello, tutto ben cantato, bell’arrangiamento. Ma il problema è che Battisti, se non lo si cambia un pò, è una strada abbastanza in discesa. Bisognava osare un pò. VOTO 8 (ma poteva essere anche 9).

PASSA: Rocco Hunt

GRUPPO 4

Neffa con The Bluebeaters – ‘O Sarracino (Renato Carosone): L’arrangiamento sincopato fa molto Giuliano Palma e quindi diverte, ma la sua performance è sottotono e prende anche qualche stecca di troppo. VOTO 5

Valerio Scanu – Io vivrò (senza te) (Lucio Battisti): Ecco, questa è la prova di come si possa alzare il coefficiente delle pur belle canzoni battistiane. Bella prova, lui al piano fa scoprire un’altra sua sfaccettatura. Si conferma una delle rivelazioni del Festival. VOTO 7.5

Irene Fornaciari – Se perdo anche te (Gianni Morandi): Nelle precedenti uscite sanremesi, aveva sempre dato il meglio nella serata cover, fa molto bene anche stavolta, regalando un arrangiamento interessante, che gli archi impreziosiscono. VOTO 7.5

Bluvertigo -La lontananza (Domenico Modugno): Alla sedicesima canzone, il primo arrangiamento fresco e allo stesso tempo orecchiabile della serata. Sonorità contemporanee, dubstep, senza perdere la melodia originali. Il recitativo addirittura impreziosisce la cover, il che è tutto dire. VOTO 8.5

PASSA: Valerio Scanu

GRUPPO 5

Lorenzo Fragola – La donna cannone (Francesco De Gregori): Il grande favorito per la vittoria conferma una volta di più i limiti. Disastroso sulle note basse, appena sufficiente sul resto. Viene da chiedersi se abbia dimenticato gli insegnamenti del vocal coach. Non ci siamo. VOTO 4.5

Enrico Ruggeri – ‘A Canzuncella (Alunni del Sole): Lezioni di musica e canto al ventenne che l’ha preceduto. Onore al merito per aver rischiato col dialetto napoletano, lui che è di Milano. Che già basta per un bel voto. 7.5

Annalisa- America (Gianna Nannini): Una Nannini più rock della Nannini. Parte in terza, quindi fatica, poi cambia marcia e alla fine ci dà dentro. Le basta comunque per una prova complessivamente buona. VOTO 7

Stadio con Ricky Portera e Fabio LiberatoriLa sera dei miracoli (Lucio Dalla): Chiusura in bellezza con una bella versione di questo successo di Lucio Dalla, con gli Stadio che per l’occasione reclutano anche gli altri due musicisti che incisero con loro e Dalla questo pezzo. Magistrali, da standing ovation. VOTO 9

Passano il turno: Stadio

CLASSIFICA:  1. Stadio  2. Valerio Scani 3. Clementino 4. Noemi 5. Rocco Hunt

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