Battiti Live 2016, il racconto della serata di Matera

Penultimo appuntamento con Battiti Live 2016, l’ultimo domenicale prima del gran finale di mercoledì sera da Bisceglie, quando si recupererà l’apertura rinviata per il disastro ferroviario con un appuntamento tutto di solidarietà e tutto made in Puglia. A condurre l’evento da piazza Matteotti a Matera come sempre Alan Palmieri, con Bianca Guaccero.

Apre Chiara Grispo, al pianoforte (ma accompagnata da una base) con “Blind”, a seguire “Come on”. La ragazza ha appena 18 anni e per l’età che ha mostra una buona personalità e i suoi pezzi hanno un bel taglio internazionale. Non si direbbe nemmeno un prodotto di “Amici”. Poi tocca a Noemi con il suo classico “Vuoto a perdere”, poi il nuovo “Idealista”, molto carino e quindi “Sono solo parole”. C’è da dire che l’artista romana tiene benissimo il palco e live si conferma eccezionale.

Seguono Tiromancino, con “Tra di noi” e “Piccoli miracoli”, poi dopo una breve intervista, c’è “Immagini che lasciano il  segno”. Zampaglione ricorda che tre musicisti della band sono proprio materani. Alla ripresa dopo la pubblicità ecco gli Stadio. Poco da dire su di loro, come sempre. Cominciano con “Sorprendimi”, una delle loro cose migliori. Quindi “Tutti contro tutti”, scritta e cantata con Vasco Rossi che però c’è soltanto su disco. Come sempre queste situazioni lasciano un pò interedetti. Quindi il brano con cui hanno vinto il  Festival di Sanremo 2016, ovvero “Un giorno mi dirai”.

Boomdabash e il loro reggae bilingue con “Portami con te”. Molto solare, c’è l’estate dentro. A seguire “Il solito italiano” cantato con J AX ma senza la presenza sul palco di J AX. Il pubblico canta con loro. In una serata “oldies but goldies”, ecco anche Luca Carboni. Comincia con “Bologna è una regola”, poi “Luca lo stesso”, infine “Happy”.

Al rientro, il ritorno di Marco Carta che propone subito “Non so più amare”, dall’ultimo lavoro “Come il mondo” e a seguire “Splendida ostinazione”. Ma la cosa migliore della serata arriva dopo le 23. Una artista di 38 anni di nome Laura Pergolizzi (LP in arte) italo-americana che dopo aver scritto per gente come Rihanna e Christina Aguilera, oggi sta conquistando l’Europa come solista col brano “Lost on you”. Ne riparleremo ma intanto qui sotto c’è il pezzo che è uno splendore.

Francesca Michielin: “Un cuore in due”, quindi la sua versione di “Magnifico” (“Tutto è magnifico”) e “Nessun grado di separazione”, acustica. Di lei sapete già come la penso. Dopo averla vista live nella sua prima volta con la band e poi come è cresciuta a Sanremo e poi all’Eurovision dico che attualmente è forse l’artista con maggior prospettive.

Benji e Fede. Il guaio non è tanto (o non solo) il fatto che siano stati primi in classifica con l’album, ma quello che lo siano con il libro. Povera cultura. Il brano con Xriz (che non c’è) “Eres mia” e poi “New York”e la tremenda “Tutta d’un fiato”. Urla belluine del pubblico femminile. Finale con Gabry Ponte. “Ma che ne sanno i 2000” con Danti è un pezzo veramente brutto. Quindi, “La fine del mondo” e “Blue”, dei tempi degli Eiffel 65, per l’appuntamento mercoledì a Bisceglie.

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