L’animazione al servizio della musica: 5 esempi di video che raccontano una storia
Comincia con questo post la collaborazione di Edoardo Manfrin, studente e blogger, con il nostro sito Euromusica. Benvenuto a bordo!
Quest’anno all’Eurovision Song Contest ad una domanda di un giornalista che chiedeva di commentare la famosa dichiarazione di Salvador Sobral “La musica non è fuochi d’artificio, la musica è sentimento”, Fabrizio Moro replicava “La musica è anche fuochi d’artificio, qualsiasi cosa può trasmettere emozioni. C’è chi si emoziona con il fuoco d’artificio, accompagnato dalla musica, e c’è chi si emoziona con un messaggio. C’è anche chi si emoziona con delle parole e basta, senza la musica. L’importante è che una condizione riesca a trasmettere energie positive”. Parafrasando le sue parole potremmo dire che musica è anche scenografia, video e in generale tutto ciò che la accompagna: per questo abbiamo deciso di selezionare per voi, in modo arbitrario, cinque brani con animazioni. Qualcuno potrebbe pensare banalmente che dei brani con delle animazioni siano rivolti più che altro ad un pubblico di bambini, ma non c’è nulla di più falso: queste canzoni infatti, oltre a nascondere probabilmente un grande lavoro di produzione, lanciano il più delle volte grandi messaggi.
Dan Croll – Tokyo (Regno Unito)
Si inizia con un giovane uomo, il nostro protagonista, che guida un’auto, ma viene superato da quello che è probabilmente un suo amico che possiede un’auto più veloce. Entra in scena poi un personaggio fondamentale che ci accompagna per tutta la storia, ovvero una videocamera con due gambe, che d’ora in poi chiamerò uomo-videocamera. A questo punto il nostro eroe incontra un altro amico che lo porta a fare un giretto per un centro commerciale; finge un sorriso, ma non appena viene visto dall’uomo-videocamera ritorna naturale come prima. Poi l’attenzione si sposta su un altro luogo, il mare dove, intento a leggere un libro, incontra una ragazza un po’ strana, con degli occhi al posto delle ginocchia: sembra esserne attratto, ma l’uomo-videocamera lo toglie dalla distrazione. Successivamente il nostro protagonista vola via in un’altra città: la sua mano con il pollice alzato, segno di approvazione sociale, si ingrandisce improvvisamente e si stacca dal braccio calando dall’alto su tutta la gente del posto.
Alla fine lo si vede guidare quello che inizialmente sembra un areo una navicella, ma che si rivela essere metaforicamente la mente del nostro eroe. Capiamo quindi che la storia segue il personaggio principale che viaggia attraverso la sua immaginazione, e non realmente. Dan ha rivelato che la canzone riguarda il modo in cui a volte possiamo sentirci gelosi dei nostri amici che viaggiano in tutto il mondo, quindi voleva avere un personaggio principale riluttante verso qualsiasi comportamento esibizionista, qualcuno a cui non interessa nulla guardare la vita di altre persone. È una contraddizione, poiché l’eroe immagina la vita di persone di cui non vuole sapere nulla. Lui non vuole essere lì, quindi per tenerlo nella giusta direzione ha aggiunto il personaggio dell’uomo-videocamera che rappresenta la coscienza del protagonista
Katie Melua- Perfect World (Georgia)
Basta lasciarsi trasportare da questa ballad dolcissima in un mondo di zucchero per entrare in una storia d’amore tra madre e figlio, e nella loro avventura in una magica foresta invernale. Anche qui abbiamo una chiusura ad anello: sia all’inizio che alla fine abbiamo una tazza di caffè, unico elemento non animato del video. In generale sembra rievocare la magia dell’innocenza e della spensieratezza dell’infanzia.
David Gilmour- Rattle that lock (Regno Unito)
Il video in bianco e nero comincia con la discesa di un angelo dal cielo, dopo la sua caduta attraverso le nuvole. Trasformandosi in un corvo lungo la strada, la figura è immersa in un lago in fiamme. L’uccello prende il volo su un paesaggio popolato da creature che ci ricordano l’inferno dantesco. Dopo essere atterrato in un nido di uova nel Colosseo, il corvo nutre tre piccoli serpenti appena schiusi prima di decollare. Quindi vola vicino ad un uomo che si trasforma in un albero. Alla fine anime di dannati, alberi, e un serpente gigante si staccano dall’inferno per trasferirsi e avvolgere la Terra. Come avrete intuito è un video ispirato alle azioni di Satana. In particolare, in una sua intervista ci suggerisce che è stato realizzato su ispirazione di Paradise Lost di John Milton: un poema del ‘600 che narra della caduta dell’uomo nella tentazione di Satana, dopo che il demone è stato cacciato dal Paradiso per aver tentato di usurpare il trono divino: egli quindi per vendicarsi si scaglia contro la creatura per eccellenza di Dio, ovvero l’uomo. Un altro bellissimo esempio di animazione che si rifà alla letteratura inglese per dar forma alle parole del testo.
C2C – Delta (Francia)
Il video si apre con un’enorme ombra che attraversa un deserto e una città in un mondo futuristico o alieno. Una popolazione interamente maschile fissa timidamente il cielo, con gli occhi spalancati mentre il profeta della città batte il suo gong. La fonte dell’ombra si rivela essere una piramide rovesciata (richiama il titolo del brano essendo simile ad un delta maiuscolo rovesciato), che si ferma minacciosamente appena fuori dalle mura della città. Inizialmente, il re ordina ai militari di andare contro la piramide. Tuttavia, gli sforzi dell’esercito si rivelano infruttuosi, poiché tutti i loro proiettili riflettono sull’invisibile campo di forza della piramide. Proprio quando tutte le speranze sembrano perse, il re nota che il profeta avanza per affrontare da solo la piramide.
Il re decide di seguire il suo esempio, camminando attraverso il campo di forza e spingendo da parte il profeta. Il video si chiude quando dalla piramide si apre un fascio di luce verticale, che riempie di lacrime tutti gli occhi degli uomini e porta in ginocchio il re. Alcuni ci hanno visto un’allusione sessuale considerando la forma della torre del re un pene, i proiettili dei soldati degli spermatozoi e la piramide una vagina (ipotesi corroborata dal fatto che tra la popolazione c’è solo presenza maschile). Altri invece hanno sottolineato un’allusione al nazionalismo: la piramide rappresenterebbe l’ignoto, lo straniero che secondo il re deve essere eliminato, o sarà la morte della società. Ciò che è interessante notare è che la piramide non reca alcun danno alla città in nessun punto, anzi i danni derivano proprio dai colpi scagliati dai soldati stessi perché vengono respinti dal campo di forza ritorcendosi contro il popolo, ma il semplice arrivo del corpo estraneo è una ragione sufficiente per tentare di distruggerlo secondo una reazione primitiva istintuale a ciò che ci è sconosciuto. . Interpretazione quanto mai attuale per noi italiani…
Burito-Poka Gorod Spit (Russia)
Il video è davvero ipnotico e ti tiene incollato allo schermo fino alla fine, mentre tenti di dare un senso a quello che vedi e senti. Un giovane, disilluso dalla vita, si suicida gettandosi dalla finestra. Lascia un messaggio in un biglietto in cui chiede perdono a sua madre. Per noi comuni mortali non russofoni, riporto il contenuto tradotto: “Perdonami! Non posso più vivere come ho vissuto in questo mondo. Me ne vado, ma rimango nei vostri cuori. Perdonami, mamma. ” La parola “madre” è messa in risalto, e il giovane non dà una motivazione chiara del suicidio. Quando sta per abbattersi al suolo, viene salvato dalla mano del suo angelo custode. Il protagonista quindi non è morto e continua a viaggiare nella nostra realtà terrena, per quanto possa sembrare onirica nel video. L’angelo agisce in modo molto deciso. Guida il giovane dietro di lui nella metropolitana di Mosca. Il treno lampeggia attraverso i fari che diventano degli occhi. A questo punto il nostro eroe ricorda la sua nascita, l’infanzia, il primo bacio.
I due salgono la scala mobile. Il giovane vede se stesso da bambino che esce dalla scuola e torna a casa. La madre spinge istintivamente il bambino ad entrare, come se lo volesse proteggere dal giovane straniero. L’eroe rimane impietrito e capisce di non poter tradire sua mamma e renderla una vecchia solitaria. Questo è tutto ciò che voleva mostrargli l’angelo custode. L’ossessione scompare e il giovane ritorna nel suo appartamento. La sua nota suicida gli fa pena. Ne fa un aeroplano di carta fuori e lo lancia fuori dalla finestra. Se ad una prima visione forse ci sembrava una storia di un triste suicidio, scopriamo in realtà che è una storia a lieto fine. La prima cosa a cui questa clip ci fa pensare è, ovviamente, la nostra responsabilità nei confronti dei nostri cari. La mamma ha dato vita all’eroe che quindi non ha il diritto di privarsi di questa vita. A causa della sua morte, sarà prima di tutti la sua sfortunata madre, che lo ha allevato e allevato per così tanti anni, a soffrire. In un momento di disperazione l’eroe dimentica, ma il saggio angelo custode lo riporta indietro per ricordarci che la nostra vita appartiene non solo a noi, ma anche alle nostre persone vicine. Il secondo aspetto importante di questo video è il dolore nascosto, sconosciuto a chiunque dei singoli abitanti della città.
L’appartamento vuoto e freddo dell’eroe è completamente diverso da quello in cui ha vissuto da bambino con sua madre; potremmo dire che è completamente diverso dal mondo magico che ci aveva offerto prima Katie Melua. La vita smise di portargli gioie semplici, che provava quando era uno scolaro. Ma un breve ritorno al passato riporta all’eroe sentimenti dimenticati, e si sente di nuovo bambino, creando l’aereo. E infatti, l’angelo custode gli dà una nuova, seconda vita. Nonostante il tono generale un po’ triste alla fine il significato che ci lancia è pieno di luce e di speranza: la vita non è fatta solo di dolore e bisogna rispettare chi ce l’ha donata