Maria vince Castrocaro 2018. Rassegna in declino, priva anche della diretta

Mentre scriviamo, è in onda la finale di Castrocaro 2018, lo storico concorso per artisti esordienti  arrivato a 61 anni. Se siamo in grado di dirvi adesso, alle 23,50, mentre sta cantando il terzo artista, che ha vinto Valentina Egrotelli da Montignoso, provincia di Massa Carrara, in arte Maria è perchè l’evento si è svolto il 29 luglio scorso.

Senza la diretta televisiva, che negli anni scorsi – ma già l’anno passato c’erano stati grossi problemi in tal senso – aveva salvato una manifestazione che non riesce più a tornare ai fasti di un tempo, una registrata di quasi 15 giorni in onda nemmeno in prima serata (siamo fuori dalla fascia di garanzia, quindi non c’è nemmeno il problema degli ascolti) rende tutto completamente inutile.

Perchè diciamola tutta, l’unica forza di questo concorso, ormai da anni – diremmo finita la gestione Dino Vitola – sono le voci, perchè i brani inediti proposti dai cinque finalisti (su 10) che hanno passato lo scoglio delle cover,  erano poca roba, quasi niente. Lo ha lasciato intendere anche Gatto Panceri, uno dei giurati, parlando di canzoni “Con potenzialità, ma non ancora completamente a fuoco“. Che è un modo elegante per dire che sono pezzi sostanzialmente scarsi, senza alcun futuro.

Spiace. Perchè rispetto al passato, abbiamo assistito a dieci buone prove vocali. Belle voci, buona intonazione, presenza scenica variabile a seconda dell’età e dell’emozione, ma comunque ragazzi con talento, sui quali lavorare con prospetto. Per esempio, cominciando a dare loro pezzi pensati per il 2018 e non materiale inedito da metà anni 90.

Le voci, appunto. Ma chi le avrà viste e sentite, queste voci, alle 23.30 di un venerdì che precede Ferragosto? Che senso ha, tutto ciò? È così che si dà visibilità ai giovani?

Quanto ai ragazzi, Maria, all’anagrafe Valentina Ergotelli  (nella foto Ansa) ha un voce interessante ed un buon curriculum: si è formata con Franco Mussida della Pfm e nel 2017 ha vinto Una voce per Sanremo, ma a noi, non solo perchè abbiamo avuto modo di sentirla dal vivo al Cantagiro, piaceva di più Aurora Tetto, diciassettenne reatina di Forano, insieme con la vincitrice titolare di uno dei pochissimi pezzi minimamente interessanti.

Alla superfinale con gli inediti sono arrivati anche Nicola Malpensi, 23 anni, da Bologna (vincitore del premio per il brano più radiofonico),  Daniele Barsotti, 36 anni, da Gugliano (Lucca, vincitore del premio per il miglior testo) e Maria Rossella Longo, 19 anni, da Modena.

Eliminati nella fase delle cover:   Orazio Cannizzaro, 27 anni, da Modica (Ragusa); Valentina Colonna, 31 anni, da Grottaglie (Taranto); Luana Frazzitta, 17 anni, da Pisa; Giuseppe Leone, 20 anni, da Galliate in provincia di Novara e Debora Tresanini, 22 anni, da Sarzana (La Spezia).

Ad assegnare la vittoria, su dieci cantanti in gara, è stata ieri sera la giuria presieduta da Katia Ricciarelli e composta da Fio Zanotti, Alessandra Drusian  dei Jalisse e Gatto Panceri. Ad accompagnare i giovani talenti dal vivo, sul palco allestito nel giardino del Padiglione delle Feste, l’orchestra diretta da Stefano Palatresi, direzione artistica di Angelo Valsiglio. A condurre la serata Massimiliano Ossini e Daniela Ferolla con i contributi di Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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