“Djadja” e “Copines”: con Aya Nakamura la Francia multietnica ha un nuovo talento
Sono passati otto anni dal successo nazionale ed internazionale di Inna Modja e della sua “French Cancan” e la Francia multietnica ha un nuovo talento pop che arriva dal Mali. Nata a Bamako ma cresciuta in Francia e oggi francese a tutti gli effetti, Aya Nakamura (che non ha nulla a che fare col Giappone, il suo è un cognome d’arte) è arrivata come un ciclone nelle charts dal nulla. “Djadja“, il singolo che vedete qui sotto è entrato in classifica direttamente al primo posto e vi è rimasto per tre settimane ed ha vinto il disco di platino, che in Francia arriva con 250.000 copie, una cifra che da noi ne vale 5 (precisamente come da noi si sommano vendite e streaming: 140.000 fisiche e 20 milioni di ascolti).
L’album uscito l’anno scorso, “Journal intime“, ha invece vinto il disco d’oro (50.000 copie, il doppio che da noi). Un successo arrivato in due soli anni per questa ragazza che ha cominciato caricando le sue produzioni su facebook e po su youtube, passando dallo zouk, la musica tipica dei territori d’Oltremare francesi, per spostarsi sino al pop e allo r’n b, come questo pezzo. Recentemente fra l’altro è uscito l’estivissimo – e molto zouk – “Copines“: parecchio interessante. Come anche ‘Droguè“, uscita a Gennaio.
Fra l’altro, il suo è stato un successo arrivato anche oltre confine: primo posto anche nei Paesi Bassi e in Belgio, top 1o in diversi paesi. ha sfatato un tabù che resisteva dal 1961: dopo Edith Piaf infatti nessuna artista francofona aveva raggiunto la vetta in Olanda (disco d’oro, 45.000 copie). Per lei fra l’altro già una serie di collaborazioni importanti. Un altro talento della nuova Europa, anche con una immagine dirompente, che può davvero fare bene a livello internazionale.