Festival di Sanremo 2019, il racconto della seconda serata
Seconda serata di Sanremo 2018. I brani sembrano finalmente decollare. A parte qualche eccezione (come Paola Turci, che però è ammalata), gli artisti hanno acquisito maggior sicurezza sul palco migliorando anche vocalmente. Ciò non toglie comunque la generale mediocrità dei brani proposti.
Anche questa sera la votazione è a sistema misto: il televoto vale per il 40%, la giuria demoscopica e la sala stampa entrambe per il 30%. Per la sala stampa zona alta per Silvestri, Arisa, Bertè, Achille Lauro; media per Ex Otago, Paola Turci, Il Volo e Ghemon, bassa per Nek, Negrita, Carta& Shade, Einar.
QUI LE PAGELLE DELLA PRIMA SERATA
Achille Lauro – Rolls Royce: Chi se lo aspettava un brano del genere da lui? Già l’anno scorso con l’album Pour l’amour aveva cambiato un po’ il genere creando la cosiddetta Samba trap. Rolls Royce invece è un mix tra rock, pop e trap. Un artista alla ricerca di nuovi generi quindi. A me piace molto più di ieri. INASPETTATO. 6,5
Einar – Parole Nuove: questa dolce ballata non mi dispiace affatto. Quello che è discutibile è sicuramente l’outfit di questa sera e il testo pieno di roba trita e ritrita. Lui e Ultimo potevano creare un brano unico dato che tutti e due non riescono a trovare queste benedette “parole nuove”. Comunque tutto sommato il brano regge. Figo l’effetto televisivo quando viene inquadrato il tastierista. VOTO 6,5
Il Volo – Musica Che Resta: Il loro consueto operatic pop ha proprio stancato. Questo brano se resta fastidiosamente nelle orecchie, non resterà sicuramente nella storia. Nettamente più debole di Grande Amore anche per il testo che fa pietà. Un brano trash camuffato da qualcosa di serio. Lotterà comunque per i primi posti. Eurovision bis? Sì, è vero, sono famosissimi fuori dall’Italia, ma ho paura facciano la stessa fine di Elina Netšajeva. Ve la ricordate quella tipa estone che cantava opera lirica in italiano? VOTO 5,5
Arisa – Mi Sento Bene. Sicuramente è un po’ fuori dagli schemi e questo è sicuramente il suo punto forte. Mi ricorda vari brani di cui non ricordo il nome. Da premiare secondo me il testo. Certo che però da lei mi aspettavo ben altro. Sinceramente penso possa passare inosservato anche all’Eurovision. Arisa, mettiti il cuore in pace, un giorno arriverà anche il tuo turno, altrimenti c’è sempre San Marino ad accoglierti a braccia aperte. VOTO 6
Nek – Mi Farò Trovare Pronto: lui canta uno dei suoi soliti brani nel suo solito stile. Solo che questo è proprio brutto, decisamente peggio di Fatti Avanti Amore. Anche lui mi sembra che non sappia più di che parlare. Radiofonico, ma comunque BANALE. VOTO: 5
Daniele Silvestri (e Rancore) – Argento Vivo: è uno dei pochi brani a non essere scontato. Sinceramente mi fa tenere incollato allo schermo fino alla fine. Attenzione anche alle luci, cosa non scontata a Sanremo. Stupendi gli archi che ricreano perfettamente l’oscurità della mente di un adolescente. Mi convince anche Rancore. VOTO 7,5
Ex Otago – Solo Una Canzone: brano molto semplice, che incomincia a entrarmi in testa il secondo giorno e questo è un buon segno. Forse è un po’ troppo cliché indie, ma ci sta. VOTO 6,5
Ghemon – Rose Viola: penso che sia il cantante incompreso dell’anno. Sarà che forse il festival di Sanremo è un po’ alieno a questi sound funk e soul, ma credo che purtroppo dovrà lottare per non arrivare ultimo. VOTO 7
Loredana Bertè – Cosa Ti Aspetti Da Me: finalmente arriva la regina dell’Ariston. Sprizza energia da tutti i pori e carica tutto il pubblico. E canta meglio di ieri. Alla fine arriva anche la prima standing ovation della serata. Attenzione perché potrebbe veramente essere un’ outsider, e io lo spero tanto. TI AMO. VI PREGO MANDATELA ALL’EUROVISION. 9
Paola Turci – L’Ultimo Ostacolo. Credo sia il brano più classico di quest’edizione di Sanremo, anche se un po’ deboluccio a dir la verità. Lei ha un grande stile, ma non mi sembra sia in giornata e stecca più di qualche nota. Peccato. VOTO 5,5
Negrita – I Ragazzi Stanno Bene. Un brano rock che passa del tutto inosservato. Dispiace perché loro conoscono bene questo genere di musica, ma questa volta hanno floppato. VOTO: 5
Federica Carta e Shade – Senza Farlo Apposta: ma che è sta commercialata da Zecchino d’Oro? Strano che Shade si abbassi a un brano del genere. E’ comunque molto orecchiabile e credo radiofonico.VOTO 5