The Voice of Italy 2019, vince Carmen Pierri ma non può ritirare il premio perché minorenne
Nel segno dell’assurdo The Voice of Italy 2019, non per il verdetto, che ha incoronato la sedicenne avellinese Carmen Pierri ma per l’anacronistica legge che le ha vietato di esibirsi live dopo mezzanotte.
Una legge ben nota, ma che nella finale é sfociata nel ridicolo. Se dopo le 24 un minore non puó esibirsi, non puó nemmeno comparire. E infatti in genere, la persona non compare live.
Invece Carmen Pierri si é esibita registrata nello slot decisivo ma era in collegamento dall’hotel. Al momento della proclamazione, il collegamento é stato poi staccato e al suo posto c’era il coach Gigi D’Alessio. Premio in albergo.Assurdo. Grottesco.
PRIMA MANCHE
Diablo, Miriam Ayaba, Brenda Carolina Lawrence e Carmen Pierri duettano insieme ai Planet Funk del direttore artistico Alex Uhlmann su un medley dei loro successi. Miryam Ayaba così così, meglio gli altri, ma complessivamente nessuno brilla.
Miriam Ayaba con Lizzo (Truth hurts): Bel duetto con la star internazionale del momento, la rapper statunitense Lizzo, attualmente in testa nelle classifiche dell’airplay di mezza Europa. Due voci scure che si fondono molto bene, questo crossover è sicuramente il suo genere ma l’ospite è straripante. .
Carmen Pierri con Arisa (La notte): Bella scelta da parte del suo coach Gigi D’Alessio che le affianca una delle voci più belle d’Italia, che l’accompagna dentro una melodia italiana classica ma sempre molto efficace. Leggere incertezze qua e là, ma stiamo parlando di una ragazza 16 anni. Nel computo generale tuttavia possono pesare.
Diablo con Holly Johnson dei Frankie Goes to Hollywood (Relax): Esperimento curiosissimo di Morgan che mette insieme una clamorosa hit synthpop degli anni 80 e il giovane trapper con le barre in italiano. Il testo da lui scritto è adeguato all’originale, ma l’effetto insomma.
Brenda Carolina Lawrence con Shaggy (medley di Angel e Boombastic): Niente male l’accoppiata reggae, fra l’altro con un’artista che la cantante italo-americana conosce bene per averlo ascoltato da piccola col padre. Tutto molto bello.
Segue una serie di cover:
Diablo (Lei di Gel): Molto male, grandi stecche su questo pezzo in realtà poco noto, di un rapper che ha avuto una storia umana particolarissima. Lei, in questo caso, è una pastiglia, nella fattispecie, una pasticca di ecstasy: l’artista originario è un ex tossicodipendente che è stato anche in coma per overdose.
Carmen Pierri (Love on top di Beyoncè): Non stecca, ma nemmeno particolarmente brilla. Sarà forse perchè il confronto con l’originale è molto difficile. Scivola via come acqua corrente, senza che rimanga molto.
Brenda Carolina Lawrence (Cheap thrills di Sia): Prova convincente. Pezzo non facile, anche per la popolarità dell’originale, ma lei si cala perfettamente dentro questa melodia molto pop ma difficilissima. Non cerca di imitare Sia ed è ottimo.
Myriam Ayaba (Get me di Sean Paul): La migliore per distacco fra le quattro cover. Fra l’altro il brano è per un uomo, quindi non semplice, lei abbassa anche la tonalità per starci dentro e riesce a renderlo interessante senza essere caricaturale. Molto a suo agio.
ELIMINATO DIABLO
SECONDA MANCHE – INEDITI
Carmen Pierri – Verso il mare (Luciano Quartucci, Mirko Bruno, Giulia Maria Caci): Prodotto da Niccolò Fragile. Discreto elettropop, adatto ad una voce giovane e fresca come la sua. Si fa ascoltare, radiofonica.
Miryam Ayaba – Amazzonia (Miriam Di Criscio, Yves The Male): è l’inedito che abbiamo già sentito nelle blind audition, scritto col marito. E’ chiaramente un vantaggio, ma il pezzo continua a funzionare come già prima. Sarà molto difficile immaginare un futuro discografico del pezzo, ma a livello di resa, anche vocale, è molto forte. La più internazionale
Brenda Carolina Lawrence- Carte (Brenda Carolina Lawrence, Stefano Paviani, Gianvito Vizzi, Cosmophonix): Anche questo lo avevamo sentito, ma ai knock out. Mi era piaciuto allora e mi paicen anche adesso, anche se sul pezzo la sua voce è a tratti stridula. La parte rappata è interessante. Ho qualche dubbio sulla resa radiofonica e (soprattutto) discografica.
ELIMINATA MYRIAM AYABA
TERZA MANCHE
Carmen Pierri (Contigo en la distancia di Cesar Portillo) vs Brenda Carolina Lawrence (At last di Etta James): Versioni unplugged. Un live contro una registrata, in finale. Assurdo. Senza voto.
Vince Carmen Pierri, che non può ritirare il premio, né riesibirsi. Lo fará ai Music Awards all’Arena di Verona.