Ecco “Lyra”, il nuovo brano degli eclettici Mumiy Troll

Oggi parliamo di una band molto famosa in patria sin dagli anni ’80, ovvero dei russi Mumiy Troll. Il nome della band significa il troll (una creatura della mitologia nordica) delle mummie ed è un gioco di parole su Moomin Troll , una serie di libri finlandesi per bambini di Tove Jansson. Formatasi nel lontano 1983 a Vladivostok, la rock band nel corso degli anni ha avuto una storia un po’ particolare perché dopo 8 anni di proficua attività, Ilya Igorevich Lagutenko, il fondatore, nonché frontman della band, una volta laureatosi in mandarino ed economia cinese, ha dovuto lasciare il gruppo per prestare servizio alla marina militare russa.

Nel 1997 Ilya Lagutenko è tornato e ha riunito il gruppo. A quel punto la band ha infilato un successo dietro l’altro e ad oggi contano all’attivo più di 20 album e una marea di singoli. Come ogni artista o gruppo russo che si rispetti, ha partecipato anche all’Eurovision del 2001 con Lady Alpine Blue, ottenendo un discreto dodicesimo posto.

A dire il vero la voce di Ilya Lagutenko non può di certo piacere a tutti, ma quello che colpisce di più del loro stile e che li ha resi famosi pure in Cina e Giappone, è sicuramente un rock leggero mischiato a dei suoni elettronici ricercati. Anche i temi non sono scontati.

Ne abbiamo un esempio proprio con Lyra, l’ultimo brano pubblicato qualche giorno fa: l’idea della canzone è stata ispirata dall’antica attività giapponese dell’ Hotarugari, letteralmente la cattura delle lucciole, che consiste nel catturare con lo sguardo le lucciole nella stagione estiva. Ilya Lagutenko in un intervista racconta che con la band e la famiglia è andato a vedere in prima persona in Giappone questa particolare tradizione. Poi, tornato a casa, con il gruppo ha realizzato questo brano che sa molto di elettropop e poco di rock.

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