Sanremo 2021, Ermal Meta vince la serata Cover e si avvia verso il trionfo al Festival

La serata delle Cover incorona  come previsto Ermal Meta che consolida il primo posto e si avvia a vincere, con ogni probabilità, il Festival di Sanremo. L’orchestra lo premia e domani sera gli baster, probabilmente, un piazzamento buono, visto che Irama, l’unico forte quanto lui al televoto di sabato, ha inspiegabilmente – vista la prova- perso posizioni. Gli Extraliscio migliori della serata per noi, probabilmente si sono assicurati un buon piazzamento finale. Non stupisce la classifica delle cover: dall’orchestra era già trapelato che gli ‘anziani’ erano stati i migliori.

CLASSIFICA DI SERATA: 1 Ermal Meta 2 Orietta Berti 3 Extraliscio ft Davide Toffolo 4 Willie Peyote 5 Arisa 6 Maneskin 7 Annalisa 8 Max Gazzè 9 La Rappresentante di lista 10 Ghemon 11 Lo Stato Sociale 12 Gaia 13 Irama 14 Colapesce & Dimartino 15 Fulminacci 16 Malika Ayane 17 Noemi 18 Madame 19 Francesco Renga 20 Fasma 21 Fedez-Francesca Michielin 22 Aiello 23 Bugo 24 Giò Evan 25 Random 26 Coma_Cose

TOP 10 ASSOLUTA: 1 Ermal Meta 2 Annalisa 3 Willie Peyote 4 Arisa 5 Irama 6 Lo Stato Sociale 7 Malika Ayane 8 Extraliscio ft Davide Toffolo 9 Orietta Berti 10 Maneskin

Noemi – Prima di andare via (Neffa) con Neffa
E.L.: Una esibizione da jazz club, con molta improvvisazione, un arrangiamento bruttino, e qualche problema di troppo: microfoni dei cantanti troppo bassi, leggermente fuori sincro. Niente da fare, peccato perchè prometteva bene. CAOS. VOTO 5.
B.D.: Iniziano totalmente fuori tempo, per poi riprendersi sul finale. L’orchestra va quasi a coprire le voci. Mi viene da dubitare se abbiano fatto le prove o meno. Se queste sono le premesse ci aspetta una luuuuuunga serata! Cover bruttina, e ciò che peggiora la situazione è che Neffa era più fuori tempo di Noemi. VOTO 4

Fulminacci – Penso positivo (Jovanotti) con Valerio Lundini e Roy Paci
E.L.: Divertente e dissacrante, con la tromba di Roy Paci che è garanzia di qualità e Valerio Lundini che ci ha messo ironia e anche un po’di canto. Fulminacci alla batteria poi è una novità piacevole. Il microfono di Lundini è basso. DISSACRANTE  VOTO 7
B.D.: Roy Paci fa quello che gli riesce meglio, suona la tromba. Lundini non si sente, canta poco e il suo microfono ha il volume basso. Arriva il suo momento e recita il testo con ritmo (e con la sua caratteristica R moscia). Fulminacci è a suo agio. Mi aspettavo di più, ma non è affatto male. VOTO 7.

Francesco Renga – Una ragione di più (Ornella Vanoni) con Casadilego
E.L.: Lui è nella sua comfort zone, lei meno ma ha una voce bellissima, si conferma il talento che abbiamo visto ad X Factor. Tutto molto tranquillo. BEN FATTA, SENZA STRAFARE VOTO 6.5
B.D.: Bilanciati male i microfoni, Renga si sente meno di Casadilego, per fortuna lei non sbaglia una nota. La bravura di Elisa, ma lo sappiamo bene avendola seguita nel suo percorso a XFactor, è capire fin dove può arrivare con la voce. Renga non era in forma, e il microfono con volume basso non l’ha aiutato. VOTO: 9 per Casadilego, 7 per Francesco Renga e 2 per la regia

Extraliscio & Davide Toffolo – Rosamunda (versione italiana di Gabriella Ferri) con Peter Pichler
E.L.: Ci portano direttamente sulle balere delle Romagna, con tre minuti di spettacolo assoluto: la voce di Mauro Ferrara, il sax di Moreno Conficconi, la chitarra rotante di Mirko Mariani, con in più il trautonium, ed è subito ferragosto a Riccione. La polka è ballata da due uomini, bel messaggio. STRAORDINARI. VOTO 10.
B.D.:  Tutti in balera! Un medley con Romagna Mia, Casatchok e Rosamunda che mette una gran voglia di alzarsi in piedi e ballare. Esibizione straordinaria, con anche una same-sex dance. Non ho dubbi, è tra le migliori performance di questo Festival. VOTO:10

Fasma – La fine (Nesli) con Nesli
E.L.: Al di là del problema coi microfoni, per Fasma tingolo dietro l’autotune: canta la prima parte senza il correttore di intonazione e purtroppo si scopre essere ‘diversamente intonato’. Nesli non lo aiuta, c’è da dire. IN DISCESA. VOTO 4.5
B.D.:  La canzone è bella, ma Fasma non si sente. Il suo microfono non funziona. Quando si alza il volume non c’è autotune. Nesli è tranquillo, è una sua canzone. Dopo una pausa pubblicitaria l’esibizione si ripete, ma Fasma dimentica il testo. Questa canzone andrebbe cantata senza autotune ma Fasma non può farne a meno. VOTO 7 (ma ancora una volta NC per la regia)

Bugo – Un’avventura (Lucio Battisti) con i Pinguini Tattici Nucleari
E.L.: Poco da dire, se non che la presenza dei Pinguini salva (poco) una performance che purtroppo confermerà Bugo nei bassifondi. Bello l’arrangiamento coi tamburi, ma purtroppo è la cosa migliore della prova. UNA (DIS) AVVENTURA VOTO 4.5
B.D.:  Lucio Battisti è morto due volte. Tra Bugo e Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari non so chi abbia stonato di più. Se credevamo che la cover di “Canzone per te” che Bugo ha cantato l’anno scorso fosse abbastanza, beh, abbiamo sbagliato di grosso. Una sola parola: inascoltabile. VOTO:2

Francesca Michielin e Fedez – Medley “E allora felicità”
E.L.: Non si divertono abbastanza, in una serie di brani – cinque – mixati insieme in chiave  swing e jazz. Francesca Michielin si conferma una ottima musicista e tiene in piedi la prova. Fedez migliora rispetto a martedì, ma insomma. VOTO 6.5.
B.D.: Un piacere da ascoltare. La Michielin sbaglia un attacco, ma nulla di grave. Fedez canta, e canta incredibilmente bene. Divertente vedere i due artisti imbambolati davanti ai microfoni per poi scatenarsi. Un medley che mette allegria, non al livello degli Extraliscio ma sono sulla buona strada. VOTO:8

Irama – Cyrano (Francesco Guccini)
E.L.: Irama si gioca l’asso, ovvero la voce di Guccini ed in più dimostra anche di saper cantare un pezzo come questo, togliendo di mezzo l’etichetta dell’inteprete di hit estive. Al momento, pare il solo in grado di poter togliere la vittoria del Festival ad Ermal Meta. MAGIA. VOTO 9
B.D.: Emozione pura nel sentire la voce del maestro Guccini. Irama straordinario. Curioso il fatto che io abbia totalmente cambiato idea su questo artista, su cui partivo con un pregiudizio ma che ho rivalutato positivamente in questo Festival. Peccato che il video sia tratto da una prova, e non abbiamo assistito all’esibizione dal vivo. Nonostante tutto, questa cover mi ha emozionato. VOTO: 10

Maneskin – Amandoti (CCCP di Giovanni Lindo Ferretti) con Manuel Agnelli
E.L.: Il rischio sacrilegio, su un pezzo come quello dei CCCP era molto forte. Ma i Maneskin, con il supporto di Manuel Agnelli, sono andati a tutto rock. Omaggio riuscito e ben fatto, i Maneskin a questo Festival hanno spazzato via molti pregiudizi nei loro confronti. ENERGIA. VOTO 9
B.D.: Una vera e propria bomba a orologeria. Partono lentamente per poi esplodere nel rock più puro. Si giocano il jolly Manuel Agnelli, che è un gigante, e loro riescono a essere alla sua altezza. Fenomenali è dire poco. VOTO: 9.5

Random – Ragazzo fortunato (Jovanotti) con The Kolors
E.L.: Random, Random. Si, sei un ragazzo fortunato. Che Jovanotti non ti insegua con un bastone. Difficile anche giudicare una prova nella quale ci sono più stecche che in un meeting di biliardo. INASCOLTABILE. VOTO: 2
B.D.: La fiera delle stonature signore e signori! Almeno Stash dei The Kolors qualche nota la prende. Random è a dir poco imbarazzante, nel suo caso autotune dovrebbe essere un imperativo categorico. Resta sempre più un mistero la sua presenza a Sanremo. Nulla da dire, se non “imbarazzante”. VOTO:2

Willie Peyote – Giudizi universali (Samuele Bersani) con Samuele Bersani
E.L.: Senza strafare, con l’interprete originale a fianco, una prova lineare, fedele all’originale. Ma voleva cantarla e si vede, perchè si sforza tantissimo: pur essendo un rapper non sbaglia l’intonazione. Bersani la impreziosisce. TUTTO MOLTO BELLO. VOTO 8
B.D.: Esecuzione pulita e senza fronzoli. Samuele Bersani è una garanzia, Willie Peyote riesce a seguirlo tranquillamente, ma il microfono andrebbe alzato un po’. Sorvolando sulle questioni tecniche e sulla regia, che stasera è scandalosa, l’esibizione è davvero piacevole. Bravissimi. VOTO:8

Orietta Berti – Io che amo solo te (Sergio Endrigo) con Le Deva
E.L.: Tutto molto old-fashioned, ma onestamente poco da dire se non che c’è da togliersi il cappello di fronte all’interpretazione della cantante emiliana. Lezione di canto a molti. Le Deva brave, diciamo. Hanno un metro di paragone alto, ecco. DELIZIOSO. VOTO 8
B.D.: Il  brano è meraviglioso, e il rischio di rovinarlo è altissimo. Orietta Berti però è impeccabile, non sbaglia una nota, e rende giustizia alla buonanima di Sergio Endrigo. Capitolo a parte per Le Deva: non reggono minimamente il confronto con Orietta Berti. VOTO: 10 per Orietta Berti, 6,5 per Le Deva

Gio Evan – Gli anni (883) con i cantanti di The Voice Senior
E.L.: Diciamo che la cosa più bella è vedere sul palco di Sanremo Elena Ferretti, una delle più grandi voci italiane della italo-disco all’estero. Il resto è purtroppo un karaoke di non grande livello, per Giò Evan ed un contrappunto con diversi errori (Sinni sbaglia l’attacco). GITA PREMIO. VOTO 5.
B.D.: Umpeccabile il coro dei senior, Gio Evan è molto impreciso dal punto di vista vocale. Ritorno sul palco del Festival di Sanremo per Elena Ferretti e il vincitore Erminio Sinni, con quest’ultimo che manca un attacco. Tutto sommato non era così male. VOTO:6.5

Ghemon – Medley “L’essere infinito “L.E.I” con Neri per caso 
E.L.: Divertono e si divertono. Sul palco questa cosa si percepisce immediatamente. E non puoi fare a meno di battere il tempo col piede. FRESCHEZZA. VOTO 8.5
B.D.: Davvero un bel medley, la voce di Ghemon si sposa benissimo con i Neri Per Caso, poi arriva l’orchestra dopo due pezzi a cappella. Performance molto bella, e anche l’orchestra applaude. Io ammetto di averle cantate tutte. VOTO:9

La Rappresentante di Lista – Splendido splendente (Rettore) con Donatella Rettore
E.L.: Ed è subito anni ’80, con un arrangiamento pop all’ennesima potenza. Le coriste legate per i capelli? Devono aver visto l’Eurovision Song Contest: lo hanno già fatto le Gemelle Tolmachevy, in gara per la Russia nell’edizione 2014. RISVEGLIANO, QUASI ALLE 24. VOTO 9.5
B.D.: Ci sono due categorie di persone, quelle che hanno ballato e quelle che mentono. Esibizione impeccabile dal punto di vista vocale, un po’ meno dal punto di vista dei microfoni ma siamo punto e a capo con i problemi di audio. Cover molto bella, nulla da dire. VOTO 8.5

 

Arisa – Quando (Pino Daniele) con Michele Bravi
E.L.: Lo ammetto, ho artisticamente un debole per il mio conterraneo e vederlo su quel palco dopo tutto quello che ha passato mi ha fatto salire un brivido. Un omaggio leggerissimo, delicatissimo, sentito, commovente. BRIVIDI VOTO 9.5
B.D.:  Tanta leggerezza e delicatezza in una sola esecuzione. Arisa e Michele Bravi hanno reso giustizia a Pino Daniele e, permettetemi di dirlo, sono davvero felice di rivedere Michele Bravi sul palco di Sanremo. È una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano, ricorda Passenger per certi versi, e merita senza dubbio un riscatto dopo aver vissuto uno dei periodi più duri della sua vita. Capisco perfettamente l’enorme emozione di Michele, che bello riascoltarlo dal vivo! VOTO:9.5

Madame – Prisencolinensinainciusol (Adriano Celentano)
E.L.: Si conferma un talento. Prende un brano dell’epoca dei suoi genitori e riesce a farlo proprio, uscendone anche con buona personalità. Soprattutto, ha dimostrato ai detrattori che sa cantare. Una prova con la ‘P’ maiuscola. PROSPETTIVA. VOTO 8
B.D.: Con questa cover ha messo a tacere tutti quelli che la criticavano dicendo che non canta. Ha dimostrato a tutti cosa sa fare, e l’ha fatto con una canzone che è tutto tranne che facile. Molto carina l’introduzione, a modo suo una critica al sistema scolastico (e lei che è ancora a scuola lo sa). VOTO 10

Lo Stato Sociale – Non è per sempre (Afterhours) con Emanuela Fanelli, Francesco Pannofino 
E.L.: La cover è fatta bene, loro sono bravi, sono ottimi musicisti al di là dell’aspetto istrionico. Qui contava la testimonianza su un tema molto sentito in questo periodo e quella è stata veramente toccante. RISPETTO. VOTO 8
B.D.:  Interpretazione suggestiva di un brano bellissimo degli Afterhours. Toccante la parte recitata, e maglie de “L’Ultimo Concerto” in vista. Probabilmente il momento più commovente, che fa alzare in piedi l’orchestra. VOTO:10.

Annalisa – La musica è finita (Ornella Vanoni) con Federico Poggipollini
E.L.: Annalisa si è messa la prima cosa che ha trovato nell’armadio. Sulla cover ho qualche perplessità, anche se la sua voce e la chitarra del fuoriclasse al suo fianco si fondono benissimo. COMPITINO. VOTO 6.5
B.D.: Annalisa è molto brava, anche se fa qualche imprecisione vocale qui e lì. Ha interpretato un brano molto bello ma anche molto difficile, quindi nulla di imperdonabile assolutamente. Tutto sommato una buona performance. VOTO: 7.5

Gaia – Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco) con Lous and The Yakuza
E.L.:Lous and The Yakuza, che qui conosciamo bene, è già il nome migliore della scena urban europea ma nei prossimi anni può ambire ai successi delle grandi star internazionali. Con Gaia, che pure lei si è messa il primo straccetto dell’armadio, ha dato vita ad un duetto di gran classe ATMOSFERA VOTO 7.5
B.D.:  Gaia chiude gli occhi prima di iniziare a cantare. Non è affatto male, però ha qualcosa che non mi convince. Forse il francese, che malgrado Lous and the Yakuza abbia cantato perfettamente, non c’entra nulla con Tenco, almeno non in questo modo. Un brano già di per sé molto lento, reso ancora più lento dall’arrangiamento e dal modo di cantare delle due artiste. VOTO 5.5

Colapesce & Dimartino – Povera patria (Franco Battiato)
E.L.: Non benissimo, purtroppo. Soprattutto all’inizio, nelle parti cantate singolarmente, l’hanno presa troppo bassa e si è sentito. Meglio in duetto. Emozione per la voce di Battiato, purtroppo però l’esibizione fa media. PASSO FALSO VOTO 5.5
B.D.: Unione straordinariamente armoniosa, sono riusciti a fare loro la canzone e poi è arrivata la chicca finale, con la voce del maestro Franco Battiato. Forse non è stata brillante, e loro non sono stati perfetti, ma sono entrati nel brano e l’hanno interpretato come se fossero loro gli autori. VOTO:7

Coma_Cose – Il mio canto libero (Lucio Battisti) con Alberto Radius e Mamakass
E.L.: Su un pezzo come “Il mio canto libero” la sfida era non buttarla in caciara (aka’effetto karaoke davanti al falò’) e loro non l’hanno fatto. Sulle parti molto basse hanno retto. Quindi al netto della scelta, bene. Alberto Radius, la storia del rock, insieme a loro. Bello, ma TI PIACE VINCERE FACILE. VOTO 7
B.D.: Interpretazione molto leggera e delicata di un brano praticamente intoccabile. In molti hanno fatto cover (male) di Battisti, ma in pochi sono riusciti a cantare bene le sue canzoni. I Coma_Cose rientrano in questo piccolo gruppetto. Malgrado una piccola stonatura all’inizio, è stato un piacere per le orecchie ascoltare questa cover. VOTO:8

Max Gazzé – Del mondo (CSI di Giovanni Lindo Ferretti) con Magical Mistery Band e Daniele Silvestri
E.L.: Max Gazzè, Daniele Silvestri. Fedeli alla linea, come quelli di Giovanni Lindo Ferretti. Grande atmosfera. Pezzo complesso quando sono quasi le due di notte, ma poco da dire sul livello della performance. BELLA FUSIONE. VOTO 9
B.D.:  Data la difficoltà del pezzo era molto semplice cadere in errore ed eseguire male questo brano, che porta la firma di Giovanni Lindo Ferretti, ma quando parliamo di Max Gazzè e Daniele Silvestri parliamo di due pilastri della musica italiana, due giganti che non sbagliano mai e, quando sbagliano, lo fanno sempre nel migliore dei modi: non facendolo notare al pubblico. Bravissimi, ma non era necessario che lo dicessi anch’io. VOTO:10

Malika Ayane – Insieme a te non ci sto più (Caterina Caselli)
E.L.: Malika Ayane canta Caterina Caselli. Classe ed eleganza, non solo a livello vocale. E un po’ di cassetta per la sua editrice, già che c’è. Però che bello GARANZIA. VOTO 9.
B.D.: Non avevo dubbi su di lei, ero certo che Malika avrebbe reso giustizia a questo capolavoro portato al successo da Caterina Caselli. La performance è stata magica, molto delicata, Malika Ayane con la sua classe e la sua eleganza non ha sbagliato una nota, è stata perfetta. VOTO:10

Ermal Meta – Caruso (Lucio Dalla) con la Napoli Mandolin Orchestra
E.L.: La vera sorpresa è che Ermal Meta è meno forte del previsto. Bella atmosfera, lui canta bene senza dubbio, ma non c’è quell’effetto ‘Wow” che l’abbinamento con l’orchestra di mandolini potrebbe dare.  Il colpo ad effetto è rimasto in canna. BENE, MA NON BENISSIMO. VOTO 7.
B.D.: C’è ben poco da dire su Ermal Meta, e quando si parla di lui si finisce sempre per essere ripetitivi. È bravo, non sbaglia una nota, però questa volta non ha fatto la scelta più azzeccata, non ha emozionato. Caruso è una canzone difficile, e nessuno è mai riuscito a cantarla bene come Lucio Dalla. Non era all’altezza della sua cover migliore, quella di “Amara terra mia”. Meno forte rispetto alle mie aspettative. VOTO:7

Aiello – Gianna (Rino Gaetano) con Vegas Jones
E.L.: Rino Gaetano ha chiesto se lo fanno scendere giù cinque minuti, giusto il tempo di spiegare un paio di robe ad Aiello e Vegas Jones. L’ULTIMO KARAOKE, QUANDO NON NE HAI PIU’. VOTO 3.
B.D.: Durante le prove del pomeriggio è stato mille volte più bravo. Questa sera non è stato all’altezza del brano, e dispiace. Dispiace perché sembrava destinato a un buon piazzamento, ma con una performance del genere non può certo aspettarsi un buon piazzamento. VOTO: 4 (di incoraggiamento)

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