Castrocaro 2021, vince Simo Veludo con “Mutande”

Simone Veludo in arte Simo Veludo, ventiseienne busker di Moncalieri vince l’edizione 2021 di Castrocaro e si aggiudica un posto alle audizioni live di Sanremo Giovani. La sua è una vittoria arrivata sul filo perchè ha chiuso a pari punti nella classifica generale con la diciassettenne di Camaiore Sintesi, al secolo Camilla Giorgia Bernabò. A decidere, la classifica della giuria di esperti negli inediti, composta da Ermal Meta, Noemi, Boosta dei Subsonica e Margherita Vicario.

Terzo posto per il diciottenne bolognese Leo Meconi. Nel complesso, ancora una volta un’edizione debole dal punto di vista musicale, diverse belle voci ma quasi niente di originale nelle produzioni e qualche cover non proprio calzante, a testimonianza che la rassegna continua a faticare, se è vero che dal 2006 ad oggi gli artisti che sono stati lanciati dal concorso si contano sulle dita di una mano (diremmo tre: Dalise, vincitrice del Festival di New York, Jacopo Troiani e Davide Papasidero che però era partito due anni prima da X Factor). Se non altro però rispetto al passato c’è una vetrina in diretta tv e questo è moltissimo in ogni caso per dei ragazzi che non hanno moltissime occasioni per farsi conoscere.

Primo turno- Cover

MIRALL – “Un’estate al mare” (Giuni Russo) e a richiesta “Un tempo piccolo” (Franco Califano): Sulla prima cover, non convince. L’arrangiamento è brutto ed è vero che parte da un confronto impossibile con l’artista originale, ma l’esecuzione è piatta. Meglio sulla seconda, voce e chitarra insieme ad Ermal Meta. VOTI 33

LEO MECONI – “Piazza grande” (Lucio Dalla) e  a richiesta “Superclassico” (Ernia): Sulla cover di Dalla leggermente fuori tempo all’inizio, poi si riprende e la porta a casa bene. Totalmente sbagliata quella di Ernia, che ha preso troppo alta con la chitarra. Glielo fanno notare e quando Ermal Meta gli fa abbassare un tono, riesce meglio. Ma purtroppo va al voto la prima esecuzione.  VOTI 32.

BANDITO – “Poetica” (Cesare Cremonini) e a richiesta “Iris” (Goo Goo Dolls): Su Cremonini a volte vuole strafare e si sente. La cover dei Goo Goo Dolls la prende decisamente troppo bassa. Non ci siamo. VOTI 33

FEDERICA MARINARI- “22 settembre” (Ultimo) e a richiesta “Mad world” (Tears for Fears, nella versione di Gary Jules e Michael Andrews):  Per quanto io non sia precisamente un fan di Ultimo, va detto che i suoi pezzi non sono semplici. Ridondante, come molti pezzi dell’artista romano, ma a tratti strilla, perchè ci dà dentro di gola, con poca tecnica. La cover dei Tears for Fears è un avversario ostico e lei fatica. VOTI 27.

VITE PARALLELE – “Bad guy” (Billie Eilish) e a richiesta “Pop porno” (Il Genio) : Non facile il brano di Billie Eilish, lo riarrangiano bene in chiave quasi punk. Lei ha una voce molto bella, convincono. “Pop porno” in versione punk anche no, però. VOTI 34. 

NAMIDA – “Bum bum” (Irene Grandi) e a richiesta “La bambola” (Patty Pravo): Malissimo su Irene Grandi. Stona più volte nel corso del pezzo. Margherita Vicario che le aveva detto di essere andata troppo alta le dà la possibilità di riprendersi accompagnandola su Patty Pravo e lei fallisce di nuovo. VOTI 31.

SIMO VELUDO – “In alto mare” (Loredana Bertè) e a richiesta la sigla di Willly il Principe di Bel Air (Quincy Jones): Quasi ansima nelle strofe, è a corto di fianco. Francamente difficile anche da giudicare. Sulla seconda si vede che fa il busker ed infatti va molto meglio.  VOTO 36.

SINTESI – “L’isola che non c’è” (Edoardo Bennato) e a richiesta “Figli delle stelle:  Nella cover di Bennato l’arrangiamento non è bellissimo e in più verso la fine prende la tangente e non recupera più. La voce ricorda Ariete. Poi disintegra “Figli delle stelle” trasformandola in un cazzotto nello stomaco eccessivamente melodrammatico. VOTI 38.

Secondo turno- Inediti

Gli inediti sono stati già votati da Radio 2, a questa si aggiungono la votazione del pubblico, già avvenuta sulla piattaforma Tim Music e anche quella della giuria.

BANDITO- “Romantico cronico”: Caparezza senza esserlo, il funk senza esserlo. Pubblico. 4 posto, Radio  6.Posto

SIMO VELUDO- “Mutande”. Dietro c’è un’idea, almeno nel testo.  Venature scure, il pezzo funziona. Pubblico. 3 posto, Radio 4.Posto

VITE PARALLELE – Scorpione“. C’è un po’ di groove ed in una serata moscia è sufficiente per tenere alto il voto. Poi si, è anche vero che c’è dentro un po’ di tutto.  Pubblico. 2 posto, Radio 5.Posto

SINTESI – “Astronauta”. Il ritornello si canticchia e la melodia si fischietta. In ottica radiofonica è una buona idea. Niente di originale, ma si fa ascoltare. Pubblico. 5 posto, Radio 1.Posto

MIRALL- “Padre Nostro”.  C’è talmente tanta roba dentro che rispecchia la confusione del testo. Buon Groove.  Pubblico. 6 posto, Radio 3.Posto

NAMIDA- “Tagadà”. I dubbi e le domande dei giovani del 2000 nel testo, bella l’idea della giostra. La melodia funziona un po’ si e un pò no. Pubblico. 8 posto, Radio 8.Posto

FEDERICA MARINARI- “Dimenticato (Mai)”. L’inedito migliore del lotto. Nulla per cui strapparsi i capelli, ma è molto contemporaneo e radiofonico e lei lo canta molto bene. Pubblico. 7 posto, Radio 2.Posto

LEO MECONI – “Fino all’alba”. Il pezzo ha un buon groove, lui è molto acerbo però la sua freschezza in questo caso rende tutto molto gradevole Pubblico. 1 posto, Radio 7.Posto

CLASSIFICA GIURATI 1. Bandito e Simo Veluto 3. Leo Meconi 4. Sintesi 5. Mirall e Namida 7. Vite Parallele 8.Federica Marinari

Classifica Finale

1.Simo Veludo 2. Sintesi. 3 Bandito 4 Leo Meconi 5 Vite Parallele 6 Mirall 7 Federica Marinari 8 Namida. Premio Siae per la miglior performance a Bandito per l’inedito “Romantico Cronico”.

 

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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