Si concludono ufficialmente le selezioni di X Factor 15 con gli Home Visit: i giudici hanno fatto le loro scelte e dalla prossima settimana per otto puntate scatteranno i live alla X Factor Arena per scegliere il successore di Casadilego. Ecco come è andato l’ultimo step. Non ci sono più le categorie quindi i teams sono stati composti sulla base di criteri artistico-musicali. Ognuno dei coach dovrà avere però obbligatoriamente almeno un solista e almeno una band.
TEAM Hell Raton
(assistente: SALVATORE ESPOSITO, attore di Gomorra)
KARAKAZ: Out of control dei Chemical Brothers – Personalmente continuano a non trasmettermi granchè, anche se questo è indubbiamente il loro stile
MIRA: inedito Morire per te – Sonorità EDM che funzionano già così piuttosto grezze e che con una produzione grezza hanno il potenziale da hit. Bello il testo, molto femminista. Merita un posto.
EDOARDO SPINSANTE: La ballata della moda di Luigi Tenco– Massimo rispetto per aver portato Tenco ad X Factor. Voce e piano, è una operazione che con lui ha già funzionato e continua a farlo. Merita un posto.
MELLI E GEMMA: Somebody I used to know di Gotye ft Kimbra- Non mi piace assolutamente questo arrangiamento che sgonfia completamente il pezzo e non mi piacciono nemmeno le barre in italiano, che non c’entrano nulla in questo caso.
VERSAILLES: inedito Patico- Urla troppo ed il brano non è nemmeno così straordinario. Troppe cose tutte troppo uguali. Per me è no.
Vanno ai live: Karakaz, Versailles, Edoardo Spinsante.
Team Mika
(assistente: SIMONE MARCHETTI, direttore di Vanity Fair)
WESTFALIA: inedito My new mouse– Discograficamente improponibile. Qui si cercano cantanti pop, la scena indie è fuori.
KARMA: Summertime sadness di Lana Del Rey– Confronto difficilissimo, soprattutto perchè l’artista originale è una donna ed il pezzo è uno dei più difficili e complicati dell’artista statunitense. Non sbaglia nulla, ma non è nemmeno così straordinario.
NIKA PARIS: Chason de Prevert di Serge Gainsbourg – Bulgara, 16 anni, parla e canta quattro lingue, sceglie pezzi complicatissimi come questo, uno dei simboli della chanson francofona. La migliore per distacco.
MOMBAO: La cura di Franco Battiato-Versione terribile di un pezzo intoccabile, sgonfiata dell’emozione ed inserita in un arrangiamento che non le rende giustizia. Non ci siamo.
FELLOW: London di Benjamin Clementine– Scrive bene ma anche nelle cover è sempre molto emozionale. Pezzo non facile, ne esce benissimo.
Vanno ai live: Fellow, Westfalia, Nika

Team Manuel Agnelli:
(assistente MARCO GIALLINI, attore)
BENGALA FIRE: See Emily Play dei Pink Floyd– Hanno una loro identità e si sente. Il pezzo è fatto molto bene e loro ci stanno dentro.
PHYLL REYNOLDS: I fought the law dei Clash– Lui è sempre un po’ nella sua comfort zone, quella dei country club del Texas. Bisognerebbe sentirlo su altro
NAVA: Inedito Fireflies– Sempre uguale a sè stessa. Brava, ma discograficamente non collocabile.
MUTONIA: Psycho killer dei Talking heads – Un pezzo complicatissimo per la storia che ha, loro riescono a farlo proprio, rispettando gli artisti originali
ERIO: Please, please, please degli Smiths- Era un salto nel buio, viste le sue cose precedenti, ma oggettivamente è la sua miglior performance da quando è nello show.
Vanno ai live: Bengala Fire, Erio, Mutonia
Team Emma:
(assistente FRATELLI D’INNOCENZO, registi)
EDO BRAGHIN: Dev’essere così di Cesare Cremonini- Si muove a suo agio in questo mondo dei cantautori, suona bene, canta altrettanto bene. Ma ho seri dubbi su quanto possa essere funzionale ad un programma dove serve essere versatili.
RIVA: Non andar più via di Lucio Dalla– La cantano restando sui binari, senza strafare, come si deve fare su un pezzo del genere. Bell’arrangiamento, intonati, convincenti. I migliori di questa cinquina per distacco.
VALE LP: Che Dio ti benedica di Pino Daniele- Mi dispiace tantissimo perchè lei è bravissima, ma questa versione del brano di Pino Daniele è davvero brutta. Troppo destrutturata, per la popolarità del brano. Molto perplesso, onestamente.
LE ENDRIGO: inedito Stare soli- Di tutti gli inediti sentiti sin qui, è l’unico che può avere un futuro discografico. Uno stile particolare, che oggi non si sente quasi più.
GIANMARIA VOLPATO: Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano– Avevo una grande paura per come un rapper potesse trattare questo pezzo ed invece è stato delicato e rispettoso. Funziona, però il vocoder no, grazie.
Vanno ai live: Gianmaria Volpato, Vale LP, Le Endrigo