Le nostre pagelle ai brani di Sanremo Giovani 2021: sarà una finale al passo coi tempi

Il Festival di Sanremo, almeno per quanto riguarda la quota giovani, resta nel 2021. Ho ascoltato le 12 proposte che vedremo nella serata del 15 dicembre su Rai 1, quando insieme alla finale del percorso per i giovani, selezionati in parte (8) da Sanremo Giovani ed in parte da Area Sanremo (4), ci sarà  l’annuncio dell’intera line up del Festival.

In palio per questi ragazzi due posti con gli altri 22 artisti  e c’è da dire che l’aver preferito – giustamente – le canzoni alla popolarità dell’artista sembra aver giovato. Molti di questi brani starebbero infatti benissimo nell’airplay italiano a livello musicale e nei testi raccontano l’Italia contemporanea, con buona pace di chi vuole farla tornare indietro. Amore declinato in diverse sfumature e senza barriere di alcun tipo, drammi adolescenziali, conflitti interiori. Sono i giovani che parlano ai giovani raccontando storie di giovani.. Ed è una fortuna, in questo senso, che non ci sia più il televoto.

Chiaramente conterà molto anche la variante del live, fondamentale per la fase successiva all’Ariston: farà la differenza in molti casi.

Il meccanismo

Gli artisti finalisti si esibiranno con questi brani in diretta in prima serata su Rai 1. Saranno giudicati dalla commissione artistica del Festival, composta da Claudio Fasulo (vicedirettore di Rai 1), Gianmarco Mazzi (manager, già direttore del Festival di Sanremo), Massimo Martelli (regista e autore, quest’anno di “Magazzini musicali”), e dal direttore d’orchestra Leonardo De Amicis)  e dal  direttore artistico Amadeus con peso del 50% a testa. Ne usciranno due, che competeranno nel girone unico del Festival 2022.

Va detto però che questi brani non faranno in ogni caso parte del prossimo Sanremo in quanto la pubblicazione sul sito della Rai li rende non inediti. I due vincitori presenteranno dunque un brano diverso: a tutti i partecipanti è stato chiesto di indicarne infatti già il titolo alla commissione.

Le pagelle alle canzoni

BAIS – Che fine mi fai: Si sente che siamo di fronte ad uno che fa musica per il mainstream. Ci sono dentro sonorità anni ’90, mescolate a quelle contemporanee. Bella scrittura, con alcuni accorgimenti furbi come il fischio a metà canzone che aiuta una costruzione interessante ma forse non sufficiente in una selezione molto forte. Però attenzione, perché è il cavallo della Sugar e tanti nomi  già si affidano a lui. VOTO 7.5

MARTINA BELTRAMI – Parlo di te: E’ il pezzo più contemporaneo fra quelli in concorso, con molte situazioni armoniche e melodiche che ritroviamo nelle produzioni mainstream di oggi. Senza il televoto potrebbe farcela, perchè merita VOTO 8

DESTRO – Agosto di piena estate: Una delle sorprese, perché questo ragazzo ha 18 anni e sfodera una ballata più adulta, nelle sonorità e nel testo. La canzone sanremese perfetta, per il pubblico che vota da casa, ma il televoto non c’è. Forse non per le giurie. Molto radio-friendly, entra in testa in un attimo.  Se poi riesce a convincere i followers su TikTok a votarlo, potrebbe sparigliare le carte. VOTO 8.5

ESSEHO- Arianna: Pieno indie pop contemporaneo, anche nel modo di cantare ricorda alcuni artisti del genere. Brano di spessore ma molto difficile per il grande pubblico, ma qui vota la giuria. C’è da dire però che sonorità di questo tipo a Sanremo si sentono poco. Questo non è il brano per l’Ariston ma la sua cifra stilistica è la medesima, dunque sarebbe un segno di grande rottura. Ma la vedo in salita. VOTO 8

LITTAME’- Cazzo avete da guardare: Anche qui siamo pienamente dentro i canoni del pop attuale. Lei ha una bella voce che modula molto bene, il pezzo parte forse un po’indietro rispetto ad altri Bello il testo. Interessante in prospettiva, anche parecchio radiofonica. VOTO 7.

OLI? – Smalto e tinta:  Il pezzo più debole dei 12 in concorso ed è un peccato perché le proposte di Oli? che si possono ascoltare su spotify raccontano un progetto di  bella vivacità. Rock orecchiabile anni 90 con un pizzico di bonaria trasgressione. Ma non sufficiente in una selezione di grande livello. VOTO 6.

MATTEO ROMANO- Testa o croce: Ballad mid tempo, diretta, avvolgente, orecchiabilissima, radiofonica, pienamente nello stile che lo ha fatto conoscere con “Concedimi”. Se non ci sono scossoni, sembra il candidato numero uno all’Ariston ed è un peccato che  non possa andarci con questo pezzo. Fra l’altro racconta con delicatezza una storia d’amore same-sex, ma lo si scopre soltanto nel finale. Ha aperto di recente i concerti di Emma. VOTO 9.

SAMIA- Fammi respirare: Questa ragazza somalo-yemenita adottata da una famiglia italiana quando aveva 3 anni si è formata all’Officina Pasolini e si sente. Il pezzo è molto contemporaneo, lei funziona molto anche sulle note alte. Orecchiabile e diretta.  VOTO 8

SENZA_CRI- A me: La cosa più forte del pezzo è il testo, che fa il paio con l’immagine dell’artista e richiama anche alla fluidità di genere ed al conflitto interiore. Meglio il ritornello delle strofe, nel complesso l’operazione funziona e il brano resta in testa. Non so però se basterà per staccare il biglietto per l’Ariston. VOTO 7.5.

TANANAI- Esagerata: Tre minuti di allegria, la ascolti e batti il tempo col piede. Testo scanzonato, melodia fresca, radiofonica. Le sue produzioni, che si ascoltano in rete sono interessanti, questo forse un pelo meno. Resta comunque gradevole. VOTO 6.5

VITTORIA – California: La quota trap è rappresentata da questa ragazza di appena 17 anni ed anche qui la storia raccontata è un amore same sex, declinata al femminile. Gli stilemi sono quelli classici del genere, annaffiati nel pop. Anche per l’età che ha è un prospetto interessantissimo. VOTO 8

YUMAN – Mille notti: Il ragazzo di padre capoverdiano riempie lo slot della ballata sanremese in versione 3.0. Chi ama la melodia sicuramente apprezzerà questo pezzo, gradevole e radiofonico, che però in una selezione così forte oggettivamente si perde. Bella voce. VOTO 6.5

 

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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