
Il quarto live di X Factor 2022 è il giro di boa, con gli inediti presentati dai talenti in gara. Con il “disturbo” di Alessandro Cattelan, che da ospite ha fatto il suo ritorno a X Factor, e Giorgia, che potrebbe insegnare a tutti come emozionare con la musica, è Lucrezia a lasciare il talent.
Roster Dargen
Beatrice Quinta – “Se$$o”: è lo stesso brano presentato alle audizioni, rifinito e perfezionato. In radio può funzionare benissimo: ben ritmato, piacevolmente ripetitivo, entra in testa subito. La produzione di Andrea DB Debernardi e Giulio Nenna aggiunge quella perla che mancava alle audizioni.
Disco Club Paradiso – “DCP”: è lo stesso, fortissimo, inedito presentato alle audizioni. C’è poco da dire, è la perfezione e probabilmente è la cosa migliore che abbiano mai tirato fuori nel loro percorso a X Factor. Se solo tirassero fuori sempre roba simile sarebbero i papabili per la vittoria.
Roster Ambra
Tropea – “Cringe inferno”: un grunge che richiama i Radiohead dei tempi di Creep, con la stessa linea melodica di “Amandoti” dei CCCP – Fedeli alla linea. Ci aspettavamo molto di più da parte dei Tropea: dicono “Benvenuti nella trap house” ma non c’è un minimo di trap, cantano frasi in inglese totalmente fuori contesto, insomma un enorme “meh”. Vanno al ballottaggio.
Lucrezia – “Molecole”: forse un po’ fuori scala, è l’unico pezzo che era già edito prima di X Factor. Classe allo stato puro, dice tanto senza fare troppo, ha un futuro nel mondo della musica indie. O piace o non piace, poi al secondo ascolto magari sarà ancora più bella. Va al ballottaggio.
Roster Fedez
Linda – “Fiori sui balconi”: sicuramente la quota “emozionale” di questa edizione. Non esattamente ciò che ci saremmo aspettati da lei, è un brano lento ma che poi diventa più movimentato, triste ma che poi diventa tendente all’allegro, insomma è un po’ un “non ben identificato”.
Omini – “MATTO”: non basta la firma di Andrea Appino, frontman degli Zen Circus e mostro sacro della musica italiana. Gli Omini sono sempre fedeli al loro stile, fortissimo, ma forse un po’ troppo casinista e alternative-rock da primi anni 2000 che può ricordare per certi versi i Finley. Il brano è davvero fortissimo al primo ascolto, ma può funzionare nel lungo termine dal punto di vista discografico?
Roster Rkomi
Santi Francesi – “Non è così male”: lo stesso brano presentato alle audizioni. La svolta elettronica fa bene, anche se forse sentiamo un po’ la mancanza di quella leggerezza di “Giovani favolosi”. Fino a questo momento il migliore inedito di questa edizione, peccato solo che finisca in maniera quasi “troncata”. Forte, radiofonico, strada spianata fuori dal programma.
Joelle – “Sopravvissuti”: arcobaleno di pura luce. Se la musica fosse un colore, questa canzone sarebbe il bianco, che è la luce, sono tutti i colori. Dolcezza e delicatezza, che toccano certe corde (complice anche la progressione di accordi, la stessa di quel capolavoro di “Where is my mind” dei Pixies) scatenando l’emozione assoluta. Perla rara di purezza musicale.
BALLOTTAGGIO
Tropea – Luna (Verdena)
Lucrezia – Teardrop (Massive Attack)
I Tropea hanno l’abbonamento al ballottaggio. Si esibiscono sulle note di “Luna”, capolavoro dei Verdena, che eseguono con grinta e anche tanta (forse troppa) rabbia. Lucrezia invece ripropone l’incantabile “Teardop” dei Massive Attack, che definire complessa da eseguire è riduttivo. Esecuzione a tratti incerta, con la voce un po’ tremante. Parte svantaggiata Lucrezia, che è eliminata anche dai giudici.