Sanremo, vent’anni di serata duetti: le 10 migliori performance all’Ariston

Continuiamo a scaldare l’ambiente in vista del Festival di Sanremo 2025, che inizierà martedì all’Ariston e che Euromusica seguirà live dalla città dei Fiori con Beppe Dammacco, accreditato per noi. La serata duetti – prima sulle canzoni in gara, poi su cover – è sempre stato uno dei momenti più controversi del Festival, soprattutto sul fronte dell’utilità ai fini dello show e quest’anno per fortuna smette di fare classifica. Quest’anno festeggia 20 anni – fu introdotta da Paolo Bonolis nel primo dei suoi due Sanremo – e l’occasione è buona per riproporre dieci fra le migliori (a nostro giudizio insindacabile) esibizioni sul palco dell’Ariston.
2005- Nicola Arigliano (con Franco Cerri, Antonello Vannucchi, Gianni Basso e Bruno De Filippi)- Colpevole
Colpo grosso del Sanremo di Bonolis, che giusto 20 anni fa riunisce in pochi metri quadri la storia del jazz italiano: oltre a Nicola Arigliano (che era l’artista in gara), Franco Cerri, Gianni Basso e Antonello Vannucchi e Bruno De Filippi. Ovazione dell’Ariston, a tal punto che fu concessa loro una jam session fuori programma.
2007- Stadio con Teresa Salgueiro – Guardami
Nel 2007 gli Stadio ingaggiano per la loro versione riarrangiata di “Guardami” nientemeno che Teresa Salgueiro, la voce dei portoghesi Madredeus, primi a mescolare il fado con la musica folk moderna. L’interprete lusitana – punto a favore – si esibisce in italiano. Appena uscita dalla band, quella di Sanremo è la prima apparizione da solista della cantante
2008- Sergio Cammariere e Gal Costa – L’amore non si spiega
Solo un signore del palcoscenico jazz come Sergio Cammariere poteva portare all’Ariston la regina della bossa nova Gal Costa. L’artista brasiliana arriva a Sanremo per celebrare i 50 anni della bossa nova e dona ulteriore grazia ad un brano già delicato, dal sapore francese come quello del cantautore crotonese. L’arrangiamento adattato alla vocalità di Gal Costa è una perla rara.
2008 Max Gazzè con Paola Turci e Marina Rei – Il solito sesso
Sempre nel 2008 un altro pezzo di bravura è la nuova versione di “Il solito sesso” di Max Gazzè insieme con due amiche e colleghe della scuola romana, Paola Turci e Marina Rei. Figlia di un batterista dell’orchestra della Rai, quest’ultima come sempre dà il meglio quando può sedersi a suonare lo strumento preferito, ma oltre alla grande intesa dei tre c’è un assolo di piano di grande livello.
2010 Irene Fornaciari ft Nomadi con Mousse T & Suzie – Il mondo piange
Ci sono pochi duetti di Sanremo che meriterebbero di essere incisi. Uno è questo qui, nel quale il dj tedesco di origine turca Mousse T e la cantante britannica Suzie Furlonger – in quell’anno in testa alle charts europee – accompagnano Irene Fornaciari e i Nomadi. Fra i pochi duetti bilingue di livello assoluto del festival.
2011 Luca Madonia e Franco Battiato con Carmen Consoli – L’alieno
La differenza nei duetti lo fanno gli arrangiamenti e gli ospiti. Quando un duo che già al suo interno il maestro Franco Battiato sceglie Carmen Consoli non può che uscirne una operazione di spessore altissimo. Qui l’arrangiamento non è diverso dall’originale, se non con l’aggiunta della chitarra elettrica suonata dalla cantantessa.
2020 – Tosca con Silvia Perez Cruz – Piazza Grande (cover)
Nel sanremo 2020 la serata duetti è sulle cover di grandi successi del Festival di Sanremo, che celebra 70 anni. Tosca, che quell’anno corre per vincere – e la serata cover fa media – sfodera una prova di grande classe accompagnata da Silvia Perez Cruz, cantante flamenca fra le principali portavoci del genere nel mondo. La loro versione di “Piazza Grande” è una perla di rara bellezza. Inspiegabilmente, sono soltanto quarte.
2021 Extraliscio e Davide Toffolo con Peter Pichler – Medley Rosamunda (cover)
Sanremo 2021 si trasferisce per 4 minuti nelle balere della Romagna con una spettacolare versione di Rosamunda mixata con il Ballo della Steppa dove gli Extraliscio e Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, quell’anno in gara si fanno accompagnare da Peter Pichler, il virtuoso mondiale del Trautonium, l’antenato del sintetizzatore. Con in più una esibizione di polka chinata. Che è un ballo normalmente ballato da due uomini, certo, ma che è anche un messaggio chiaro.
2022 Giovanni Truppi con Vinicio Capossella e Mauro Pagani- Nella mia ora di libertà (cover)
La serata cover del Sanremo 2022 è impreziosita dalla voce di Vinicio Capossela che accompagna Giovanni Truppi in questo straordinario brano di De Andrè che racconta il dialogo fra un condannato e il suo carceriere. Ad arricchire il tutto il violino e l’armonica di Mauro Pagani della Premiata Forneria Marconi.
2023- Giorgia ed Elisa- Medley Luce e Di Sole e d’azzurro (cover)
Nel 2023, Giorgia tornava in gara dopo molto tempo, con i galloni della favorita. Non vinse, perchè il brano non era abbastanza all’altezza. Ma il duetto con Elisa, sulle rispettive canzoni, fece (giustamente) venire giù l’Ariston. Poichè non esiste un video completo su YouTube per motivi di diritti, potete vederlo a questo link sul sito della Rai