Sanremo 2011, terza serata: ripescati Al Bano e Anna Tatangelo. Le pagelle degli altri 4 giovani
Causa problemi tecnici al pc, va on line solo ora il resoconto della serata di ieri. Ce ne scusiamo con i lettori. Terza serata di Sanremo che se non fosse stato per Benigni, non avrebbe avuto un minimo di brio. La serata celebrativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia si è chiusa con la prevedibile vittoria di Al Bano e del suo “Va Pensiero” e lo stesso cantante pugliese si è poi preso un altro bottino di televoti andando a vincere il ripescaggio insieme ad Anna Tatangelo: entrambi ricanteranno stasera.
Non sentiremo statsera dunque i due duetti più attesi, quello di Anna Oxa con Marta sui Tubi e soprattutto quello di Morgan con Patty Pravo: le due donne escono da Sanremo, la seconda con una pessima interpretazione finale del suo brano “Il vento e le rose”. Tutto previsto anche fra i giovani: Roberto Amadè e Micaela Foti vanno avanti, con la Rai che oggi avrà lo stesso problema di ieri, ovvero far cantare la giovane prima delle 24. Ieri sera c’è mancato poco che non ce la facesse, come Jessica Brando l’anno scorso. Le pagelle dei giovani.
ROBERTO AMADE’ – “Come pioggia” Lui è bravo ha già vinto diversi premi col suo album d’esordio e questa canzone da lui scritta ne conferma le doti canore. Magari non è originale nel modo di cantare ma la sua canzone è indubbiamente di ottimo livello. Sanremo Lab, ora Area Sanremo, ha prodotto molto di meglio negli anni ma lui merita comunque il posto in finale che ha avuto. VOTO 8
BTWINS – “Mi rubi l’amore”-Già avevano per le mani un pezzo insulso che ricordava per la tematica e per la profondità del testo “Mesi” dei Broken Heart College, in più l’emozione li ha fregati. Hanno stonato dall’inizio alla fine. Cantare dopo mezzanotte non aiuta, ma poteva andare meglio. Roba adolescenziale, comqunque. VOTO 4
MICAELA – “Fuoco e cenere” – Qui vanno distinte cantante e canzone. Lei è brava, indubbiamente. A “Ti lascio una canzone” era piaciuta proprio per la sua voce. Il rischio di non riuscire a cantare per l’orario avanzato (lei ha 17 anni e dopo mezzanotte non avrebbe più potuto) l’ha caricata e sul palco ci ha dato dentro per bene. Il pezzo no, è un superclassico di quelli che a Sanremo vanno sempre bene. Sarebbe ora di far cantare qualcosa di diverso a questi giovani, non le cose da “vecchi”. Comunque il voto è buono, perchè lei è brava davvero. VOTO 7
MARCO MENICHINI – “Tra tegole e cielo”– Una roba media, senza infamia e senza lode. Supera di slancio l’emozione, non sbaglia nulla, se la cava senza problemi. Ma la sua canzone, come detto, non ha i numeri per far breccia. Soprattutto su un pubblico che alle 0.30 s’è giù sfufato e vuole andare a letto. VOTO 6