“Piotta è morto”. Ma torna senza peli sulla lingua

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Uno dei protagonisti della scena hip hop e rap italiana torna dopo una vera e propria rivoluzione artistica personale. Produttore di sè stesso e distribuito dalla Edel, in questi anni di silenzio discografico ha maturato una crescita artistica notevole, non disdegnando anche testi sociali, prima molto più rari nelle sue produzioni. Il riferimento è Tommaso Zanello in arte Piotta. E’appena uscito “Piotta è morto”, il nuovo singolo che anticipa “Odio gli indifferenti” in uscita dopo Pasqua.

“Piotta è morto”, appunto, perchè il nuovo Zanello non è più quello de La Grande Onda (rimasto come nome della sua società di produzioni) o del Supercafone, ma è più “grande”, attento alle cose del mondo. Come nel 2011, quando ha pubblicato “Mai Mai Mai”, divenuto il manifesto della campagna di Greenpeace. Testo importante, melodie rock su base hip hop.

E anche l’uscita dell’album si presenta interessante. Il titolo, nato da una polemica con una nota webzine, propone una tracktitle che vede il featuring di Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori. Un’altra avventura per Piotta, che nel 2004 fu anche protagonista al Festival di Sanremo versione open di Tony Renis, dove presentò con poca fortuna il brano “Ladro di te“.

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  1. 13 Luglio 2013

    […] chi fa hip hop parlando di temi sociali senza disdegnare l’ironia. Come nel caso di “Piotta è morto“, dove si prende in giro, ma non troppo. E  non lo fa solo con sè […]

  2. 13 Luglio 2013

    […] chi fa hip hop parlando di temi sociali senza disdegnare l’ironia. Come nel caso di “Piotta è morto“, dove si prende in giro, ma non troppo. E  non lo fa solo con sè […]