X Factor 7, quarto live: fuori Roberta Pompa e gli Street Clerks
La doppia eliminazione che segna il giro di boa di X Factor 7 chiude le porte della trasmissione per Roberta Pompa, con Mika che dunque perde una componente e gli Street Clerks, con Simona Ventura che resta con soltanto gli Ape Escape, gruppo vocale che però potrebbe anche arrivare sino alla fine vista la loro particolarità.
Qualche astuzia dei coach salva artisti sul filo (è il caso di Aba), ma anche questo fa parte del gioco, mentre Mika si è preso troppi rischi con l’artista più interessante del lotto, rischiando di perderla. Troppe canzoni in inglese, ancora troppe canzoni in inglese in un programma dove gli inediti sono in italiano. Dopo il salto, il resoconto della puntata.
PRIMA MANCHE
DONNE U. 25/ Roberta Pompa – ‘‘True colors’‘ di Cyndi Lauper: Mika le aveva chiesto una interpretazione dolce, “come se dovessi addormentare un bambino”, lei ha eseguito bene il compito. Che era quello di mostrare di saper padroneggiare bene la voce. Resta la sensazione che forse è più a fuoco su altri generi, però non è andata male. Inspiegabile l’accesso al ballottaggio. VOTO 7.5
GRUPPI VOCALI/ Ape Escape – ”Mentre tutto scorre” dei Negramaro: Bravi sono bravi, ormai s’è capito. Il problema è che lo schema è un po’ sempre quello. Poca fantasia nella destrutturazione del brano e nell’arrangiamento, l’anno scorso con Ics si facevano cose migliori. All’inedito potrebbero regalare soddisfazioni, ma per arrivarci serve una marcia in più. Però sanno cantare, chiaro. VOTO 7
DONNE U. 25/ Valentina Tioli – ‘‘When I was your man” di Bruno Mars: Si conferma la più debole delle ragazze di Mika. Era l’occasione per provare a spingere sul gas, non ce la fa. Lievi incertezze nell’intonazione e l’interpretazione, non esattamente aiutata dall’arrangiamento minimale, non emoziona. Comunque sufficiente. Anche per salvarsi. VOTO 6
OVER 25/ Fabio Santini – ”La casa in riva al mare” di Lucio Dalla: Difficile confrontarsi con un pezzo di Dalla, per giunta anche non notissimo al grande pubblico ma molto bello. Ci mette leggerezza, intonazione e stile. Continua a non decollare sul piano emozionale, ma che sia bravo e canti bene è fuori discussione. E cresce a vista d’occhio. Ballottaggio per lui. VOTO 7
UOMINI U.25/ Andrea D’Alessio- ‘‘Grease’‘ di Frankie Valli: Una di quelle interpretazioni in cui la voce straordinaria si erge sopra ad ogni altro aspetto, valorizzando la performance. Lui è la sorpresa più bella sinora: entrato come beatboxer, ne sta uscendo come cantante pieno, con una vocalità potente che promette grandi cose. Arrangiamento un po’ pesante. VOTO 8
PRIMO BALLOTTAGGIO
Roberta Pompa: “Cornflake girl” di Tori Amos vs. Fabio Santini: “Stuck in a moment” degli U2
Non c’è partita, vocalmente. Roberta Pompa, oltre ad avere una grande potenza, sa modulare la voce molto meglio. Di là c’è uno normale. Bravo, ma normale. Esce Roberta, pagando forse il fatto che Mika aveva quattro cantanti in gara. Altrimenti non si spiega proprio.
SECONDA MANCHE
DONNE U. 25/ Gaia Galizia – ”Monnalisa” di Ivan Graziani: La fusione fra il grandissimo Ivan Graziani e il rock dei Marlene Kuntz produce una versione esplosiva di questo brano già non semplice. Che dire. Lei è brava, canta benissimo e la performance complessiva è eccezionale. Ma situazioni come queste, in un programma dove si televota sono sempre un rischiatutto. E infatti, va al ballottaggio. VOTO 8
GRUPPI VOCALI/ Street Clerks – ”Some nights” dei Fun: Forse per la prima volta in sette edizioni (escludendo The Bastard Sons of Dioniso) c’è un gruppo con un futuro. Fanno loro gli arrangiamenti e si sente, c’è la loro cifra dentro. Suonano le basi su cui poi cantano in trasmissione. La differenza netta con gli altri gruppi passati si sente. Vanno al ballottaggio e si fa fatica a capire il perchè. VOTO 8.5
OVER 25/ Aba – ”Crazy in love” di Beyoncé: Come mettere al riparo da rischi una cantante che altrimenti aveva un piede fuori dalla porta. Qui non c’è da metterci eleganza o stile, è puro divertissement e se mastichi l’inglese, vai liscio come l’olio. Missione compiuta. La sola sfida era farle cantare una roba così senza l’outfit di Beyoncè (sua cantante preferita), che insomma aiuta, ecco. Anche qui, missione compiuta. VOTO 7.5
UOMINI U. 25/ Michele Bravi- ”Reality” di Richard Sanderson: S’è visto tutti e due i film per capire meglio l’atmosfera del brano. Massima stima. Un adolescente del duemila costretto a cantare una roba per le ragazzine degli anni 80. Per fortuna che lui è bravo, ha una grande voce e si cala con grande umiltà in tutti i pezzi. Sorvoliamo sulla versione punk, che ammazza ogni romanticismo. Se assegnate un pezzo così, lasciatelo originale. VOTO 8 (ma a lui, 3 all’arrangiamento).
DONNE U.25/ Violetta Zironi – ‘‘Reckoning song” di Asaf Avidan:. L’abusatissimo pezzo, quello che da quando uscito tutti usano per mostrare quanto sono bravi. Impossibile resistere alla tentazione di assegnarlo. Arrangiamento meno noioso dell’originale, per fortuna. E prova tranquilla. Meglio altre volte, però. VOTO 7
SECONDO BALLOTTAGGIO
Gaia Galizia: “Every you, every me” dei Placebo vs. Street Clerks: “Fix you” dei Coldplay
Meglio Gaia, più a suo agio nel ruolo classico di interprete. I ragazzi toscani vanno bene, ma privati della possibilità di fare propri i pezzi sembrano meno dentro agli stessi. Sono più da spettacoli live che da dischi. E infatti escono al tilt, senza nemmeno meritarlo (il ballottaggio).