“Istanbul” (e altre canzoni): il grande ritorno di Morrissey

MorrisseyAlle giovani generazioni forse il nome di Morrissey dice poco, ma in realtà è uno dei nomi più importanti dell’indie rock alternativo degli anni 80. Leader degli Smiths, in appena cinque anni all’interno del gruppo ha dominato la scena europea facendo incetta di dischi d’oro e di platino. Prima e dopo, una carriera altrettanto luminosa o da solista. Soprattutto quest’ultima, gli ha comunque regalato ottime soddisfazioni a livelli di vendite.

Adesso, cinque anni dopo l’ultimo lavoro in studio, esce “World peace is none of your business“, il suo nuovo album, accompagnato dal singolo “Istanbul“. L’album esce il 15 luglio ma già il singolo fa capire come questo ragazzo di 55 anni sia ancora più vivo che mai sulla scena rock. L’album esplora la tragedia umana, indifferente in questa turbolenta era moderna ed ha visto la partecipazione di grandi musicisti Boz Boorer (chitarra), Jesse Tobias (chitarra), Solomon Walker (basso), Matthew Walker (batteria) e Gustavo Manzur (tastiere). 

E intanto l’artista inglese, che di recente ha dato alle stampe la sua autobiografia, è impegnato in un tour negli Stati Uniti, 24 date Sold out in programma fino a fine giugno. Il tour dovrebbe toccare anche Europa e Italia entro la fine dell’estate. Precedentemente erano usciti anche il singolo che dà il nome all’album e “The Bullfitgther dies”. Tutte e tre le tracce curiosamente erano state diffuse anche in una versione recitativa, dove il cantautore appunto si cimenta nella lettura recitata del testo dei brani.

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