Va al Kazakistan il Turkvizyon Song Contest degli scandali
Era nato l’anno scorso come “contro-Eurovision”, organizzato dalla tv turca, assente dalla rassegna europea dal 2012 in segno di protesta ufficialmente contro il voting e il meccanismo del salvataggio delle Big 5 dalle semifinali (in realtà forse per motivi di “politica televisiva”), quest’anno ha cercato di svincolarsi da quella etichetta, ma è sprofondato negli scandali. Curioso, se vogliamo, per una rassegna nata su iniziativa di una tv che proprio di ingiustizie e “pastette” parlava giustificando la propria assenza dall’Eurovision.
Il riferimento è al Turkvizyon Song Contest 2014, una sorta di Eurovision dei paesi e delle regioni turcofone d’Europa (intendendo per tali anche le minoranze: quest’anno debuttava persino la Germania, con un artista di lingua turca ovviamente). A vincere l’edizione 2014, ospitata nei giorni scorsi dalla TaNeft Arena di Kazan in Russia (ma in questo caso Tatarstan, in gara come stato a parte), è stata Zhanar Dugalova, 28 enne del Kazakistan, in gara con “Izin Korem” (ho visto le loro tracce), in lingua kazaka. Succede all’azero Farid Hasanov, vincitore l’anno scorso.
Ma la notizia non è tanto quella di chi ha vinto, quanto ciò che sono riusciti a combinare i giurati. Si, perchè dopo aver protestato proprio per la presenza dei giurati all’Eurovision, che a detta dei turchi penalizzerebbe il televoto, in questa seconda edizione del Turkvizyon il televoto l’hanno proprio tolto. Si votava come all’Eurovision degli anni 70, con un giurato per paese sul posto e la possibilità di dare da 1 a 10 punti a ciascuna canzone tranne ovviamente la propria.
Invece è successo che in semifinale, i giurati di Bosnia e Turkmenistan l’hanno fatta grossa: la Bosnia s’è aggiunta tre punti al computo finale, giusto quelli che le mancavano per andare in finale, il turkmeno addirittura ha dato 5 punti al proprio paese. Come abbia fatto ad autovotarsi non è chiaro, certo è curioso che i giurati non abbiano squalificato i due paesi, limitandosi ad aggiungere tre posti in finale. Sempre per la trasparenza…
In gara, quest’anno c’è stato come detto il debutto della Germania, ma anche di altri paesi dove ci sono minoranze turcofone come Albania, Bulgaria, Iran, Turkmenistan e la regione di Mosca. Il parterre dei 25 paesi è stato completato da altri stati sovrani come Bosnia, Kazakistan, Turchia, Ucraina, Uzebekistan, Azerbaigian, Romania, Macedonia, Georgia, Kyrgizistan e Iraq, dalla regione moldava della Gagauzia e dagli stati o territori russi di Kabardno Balkaria-Karachay Cherkessia, Yakuzia, Bashkortostan, Khakassia e Tuva, oltre al territorio conteso della Crimea.
Non c’era invece uno stato che teneva molto al concorso per affermare la propria autoproclamata indipendenza, ovvero la Repubblica Turca di Cipro Nord (l’ala nord di Cipro, riconosciuta come indipendente solo dalla Turchia stessa): il paese ha rinunciato per problemi politici e il cantante, che avrebbe voluto partecipare per il Tatarstan, non ha ricevuto il visto d’ingresso per lo stato stesso, parte della Russia, perchè si è presentato con un passaporto di Cipro Nord, appunto non riconosciuto come stato. Per la classifica completa, essendo il sito ufficiale fermo al 2013 (sic!) vi rimandiamo a questo blog eurovisivo internazionale.
https://www.youtube.com/watch?v=sCVupX8udIk