EBBA Awards: ecco i 10 vincitori dell’edizione 2017, votate il “Public choice”

Premiare quegli artisti che nella loro stagione d’esordio sono stati capaci di trovare subito il successo anche lontano dal loro paese d’origine. Anche quest’anno grandi nomi fra i vincitori degli EBBA Awards (European  Border Breakers Awards), un riconoscimento istituito dalla Commissione Europea per la cultura, l’educazione, il multilinguismo e la gioventù appunto dell’UE in collaborazione con Eurosonic Norderslag, l’associazione che sovrintende all’organizzazione dell’Eurosonic, il più grande showcase festival per artisti e band emergenti d’Europa, che si svolge ogni anno a Groningen, in Olanda.

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Fra questi, adesso  è in corso una votazione on line per scegliere il vincitore assoluto (“Public choice”) che sarà premiato appunto durante l’importante festival olandese. A selezionare gli artisti una commissione composta da radio e tv nazionali, oltre che da rappresentanti Ue.

Nessun italiano, ma sarà una sfida fra big visto che sono in concorso Alan Walker, il dj anglo-norvegese, vincitore di 25 di platino con “Faded”, la francese Jain, che ha sbancato le classifiche europee con “Come”, la britannica di origine kosovara Dua Lipa, della quale con un po’ d’orgoglio possiamo dire di aver parlato fra i primi in tempi non sospetti, che con “Be the one” è arrivata in tutte le radio europee, la kosovara Era Istrefi, altra artista della quale ci siamo occupati, prima del suo paese ad entrare nelle charts europee, col brano “Bon Bon e la tedesca di origine marocchina Namika, fenomeno del pop nordeuropeo. Quattro artisti passati da queste colonne.

Quindi nella shortlist troviamo l’olandese Natalie La Rose, lanciata in tutto il mondo dal singolo “Somebody” e oggi molto celebre anche negli Usa (dove il singolo ha venduto qualcosa come un milione di copie); il dj austriaco  di origine italiana Mathias Oldofredi, in arte Filous, capace con due soli singoli di sbancare in tutto il nord Europa ma che ha remixato successi di Kodaline, José González, Selena Gomez, Milky Chance e Tove Lo; la indie rock band al femminile spagnola delle Hinds, che hanno debuttato con un album prodotto da una etichetta britannica e hanno suonato in tutti i più importanti live continentali e statunitensi; poi gli irlandesi Walking on Cars, folk band il cui album d’esordio ha debuttato direttamente al primo posto in diversi paesi; il finlandese Jaakko Eino Kalevi che alterna la canzone al lavoro di conducente di autobus, il cui EP d’esordio che combina elettropop, folk, funk e psycho-rock ha conquistato la scena indie di mezza Europa. Votazioni aperte a questo link.

Premiati del passato. Dal 2004 questo premio ha visto pochissimi italiani riuscire ad imporsi, nessuno dei quali vincitore assoluto. Tiziano Ferro nella prima edizione, quando un’altra italiana, Carla Bruni, correva per la Francia; il dj Benny Benassi nel 2005; il tenore di operatic pop Vittorio Grigolo nel 2007; Giusy Ferreri nel 2010. Da allora buio pesto per la musica italiana, il che dovrebbe essere un campanello d’allarme, visto che la scelta è delle radio europee.

In compenso, molti artisti poi diventati big hanno vinto il premio: la portoghese Mariza nel 2004, gli spagnoli Las Ketchup (2004), Bebe (2007) e Alvaro Soler (2016); i belgi  Lasgo (2004), Milow (2010, poi vincitore assoluto), Stromae (2011), Selah Sue (2012, poi vincitrice assoluta); i britannici Katie Melua (2005), KT Tunstall (2006), Corinne Bailey Rae (2007), Adele (2009), The Ting Tings (2009), Emeli Sandè (2013), Disclosure (2014), John Newman (2015), Years & Years (2016); i francesi Corneille (2005), Amel Bent (2006), Zaz (2011), Woodkid (2014), Indila (2015), Christine and The Queen (2016); gli irlandesi Damien Rice (2005), Celtic Women (2007), Dolores O’Riordan dopo la separazione dai Cranberries (2008), The Script (2009), Kodaline (2014), Hozier (2015); gli svedesi Arash (2006), Basshunter (2008), Lykke Li (2009), Swedish House Mafia (2012), Icona Pop (2014), Tove Lo (2015); i tedeschi Juli (2006), Tokyo Hotel (2007), Cascada (2008), The Baseballs (2011, poi vincitore assoluto), Zedd (2014), Milky Chance (2015), Robin Schulz (2016); la greco-svedese Helena Paparizou (2007); gli olandesi Caro Emerald (2011) e The Common Linnets (2015, poi vincitori assoluti); le rumene Inna (2011) e Alexandra Stan (2012); gli islandesi Of Monster and Men (2013); i danesi Lukas Graham (2014), Mo (2015); i lettoni Carnival Youth (2016, poi vincitori assoluti).

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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