Sanremo 2018, seconda serata: dalla stampa prime indicazioni

Seconda serata del Festival di Sanremo 2018 che ha visto 10 Campioni e 4 giovani in gara con presentazione della classifica della sala stampa sulla votazione di due serate ma ovviamente solo per gli artisti in gara oggi.

Prime indicazioni: dopo due sere e due giurie, bocciati Red Canzian e Renzo Rubino, anche stasera in zona bassa (ma ricordiamo che il conto è su metá artisti), insieme a Nina Zilli. Centro classifica per Elio e le storie tese, Annalisa, Decibel e Le Vibrazioni, zona alta per Diodato e Roy Paci, Vanoni-Bungaro-Pacifico, Ron. Sotto il resoconto della setata.

NUOVE PROPOSTE

Lorenzo Baglioni – Il congiuntivo: Nemmeno troppo divertente. Originale, sicuramente, ma francamente imbarazzante. A livello di interpretazione nulla da dire. Sa stare sul palco e non paga più di tanto l’emozione. Ma davvero, improponibile

Giulia Casieri – Come stai: Ricorda diverse altre canzoni dei Sanremo passati, ma come già detto in sede di selezione, è un pezzo che comunque fa muovere dalla sedia. Comunque nulla di particolarmente brillante.

Mirkoeilcane – Stiamo tutti bene: L’arrangiamento dell’orchestra  rende tutto più epico e rende ancora più toccante il testo. Entrato in concorso con la vittoria in tasca, come vediamo qui sotto è stato sostanzialmente bocciato dalla demoscopica. E’il pezzo più bello passato a Sanremo negli ultimi 10 anni,  sarà una risalita difficilissima.

Alice Caioli – Specchi rotti: C’è purtroppo una stecca evidente a fine pezzo. Ed è un peccato, perchè il brano, al secondo ascolto, funziona meglio rispetto al primo.

A sorpresa, la classifica demoscopica, la sola annunciata, premia “Specchi rotti” di Alice Caioli, davanti a Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri e Mirkoeilcane.  Con metà artisti in gara e una sola delle tre giurie è una votazione solo in parte indicativa, ma il quarto posto del brano dedicato ai migranti è comunque un segnale.

CAMPIONI

Le Vibrazioni – Così sbagliato: Il pezzo continua ad essere fra i più convincenti e la posizione di ieri sera è oggettivamente inspiegabile. Arrangiamento maestoso, Francesco Sarcina canta anche meglio di ieri sera. Tutto assolutamente e pienamente anni 90, ma tutto molto bello.  Sarebbe una ottima scelta eurovisiva.

Nina Zilli – Senza appartenere: lei è una perla di rara bellezza, il pezzo è molto difficile. Una ballad intensa, interpretata con grande trasporto. Nina Zilli non ha mai avuto grande feeling col televoto e sarà molto dura anche stavolta. Ma la sala stampa la terrà a galla, non dovrebbe rischiare i bassifondi.

Diodato e Roy Paci – Adesso: Diodato ha fatto il compitino e da uno col suo talento compositivo non è accettabile. Un brano di qualità, ma che purtroppo scivola via come acqua corrente. Una occasione sprecata per farsi conoscere dal grande pubblico.

Elio e le Storie Tese – Arrivedorci: La canzone ad ogni ascolto sembra sempre più un collage indistinto di tanti lati B, non all’altezza della carriera della band. Una autocelebrazione inutile, che sabato sera si salverà soltanto con una performance più geniale. Era meglio quando non si prendevano sul serio.

Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi: L’esemplificazione più nitida della melodia italiana contemporanea, firmata da due specialisti del genere. Delicata, leggera, quasi eterea, interpretata con immensa classe da una Ornella Vanoni in grande spolvero.

Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto: La dimostrazione che se sai fare dell’ottimo rock, non conta l’età anagrafica. E’ forse la proposta più sorprendente di questa edizione e sorprende che la giuria demoscopica non l’abbia apprezzata.

Ron – Almeno pensami: E’un peccato che questa poesia così bella non decolli mai. E’una perla di rara bellezza, che resterà scolpita negli annali del festival. Purtroppo, è anche destinata a rimanere dentro Sanremo, con un difficile riscontro discografico. Merita comunque almeno uno dei premi collaterali, forse anche il podio.

Renzo Rubino – Custodire: Canta meglio di ieri sera, ma il pezzo continua a non essere nè carne e nè pesce e a non convincere. Anche il tema, quello dell’invito alla riconciliazione fra due genitori divorziati, è troppo criptico nel testo. Non funziona.

Annalisa – Il mondo prima di te: Il pezzo cresce dopo ascolto, lei è bella come il sole ed intonata come una spada. Ha tutto per l’Eurovision. E forse alla fine strappa anche il podio, ma è un peccato ci debbano sempre volere più ascolti. Merita molto di meglio.

Decibel – Lettera dal Duca: Piena New Wave. Forse qualcuno si attendeva un pezzo più spinto ancora, ma il loro rock melodico si fa cantare dalla prima all’ultima nota. Peccato la demoscopica li abbia puniti

 

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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