“U mene nemaye domu”: l’indie pop (con video suggestivo) degli Odyn v Kanoe

Preparatevi ad immergervi in un mondo di sogni abbandonandovi ai suoni delicati degli Odyn v Kanoe, band indie ucraina di Leopoli. Il nome significa Uno in canoa e deriva da un nome indiano scoperto casualmente dalla band. Il gruppo, che ha subito varie modifiche nel corso del tempo, inizia l’attività nel 2010 e senza mai partecipare ad alcun talent show, ma solo ad alcuni concorsi raggiunge un buon successo. Ora sono in tre: Irina Shvaidak è la cantante, Ustim Pokhmursky il chitarrista mentre Igor Dzikovsky il batterista. Nel 2016 gli Odyn v Kanoe pubblicano il loro primo album omonimo di 25 tracce ed è ben accolto dalla critica. Nel 2018 poi arriva la pubblicazione del singolo Ікони (Ikon, cioè Icone), dai suoni evocativi e molto ricercati. Quest’anno infine la pubblicazione della loro prima videoclip di un nuovo singolo, У мене немає дому (U mene nemaye domu. ovvero Non ho una casa).

Il video si mostra subito molto suggestivo e particolare. Si vede un bambino biondo che per un malinteso con i suoi genitori scappa di casa. In un bosco incontra due personaggi immaginari, un polipo gigante e un uomo, simile ad un cosacco. I tre fanno amicizia e viaggiano in luoghi straordinari: prima passano in una città avveniristica poi in luoghi naturali. Non casuale ovviamente è l’incontro con una enorme statua di un uomo che suona la bandura ucraina: lo strumento infatti presenta proprio il logo della band, ovvero sei petali che potrebbero essere interpretati anche come sei canoe. In seguito i due personaggi ritornano nella loro dimensione: il cosacco viene richiamato da una donna, mentre il polipo fugge in una porta all’interno di una foresta. Una figura misteriosa con la testa da volpe indica al bambino di tornare a casa. Lui, una volta affacciatosi  alla finestra di casa vede se stesso giocare con i propri genitori e capisce che è tutto frutto della sua immaginazione.

Il videoclip è stato diretto da Vladimir Vlasenko, che ha scelto la canzone Non ho una casa per l’adattamento cinematografico per un riferimento autobiografico. Così racconta infatti Vlasenko: Quando ho sentito questa canzone per la prima volta, stavo viaggiando di notte fino al villaggio dove sono cresciuto. Mio padre moriva e quindi dovevo vendere una casa inattiva da molto tempo. “Non ho una casa” era così vicina ai miei pensieri che ho subito iniziato a cercare idee per il suo video.

 

Potrebbero interessarti anche...