The Voice Senior: il ritorno di Rosa Giannoccaro de Le Figlie del Vento

L’esordio di The Voice Senior ha regalato alcune certezze. La prima è che i giudici sono forse il quartetto migliore di tutti i talent italiani, capaci di cogliere le sfumature da questi cantanti over 60, non sempre facili da cogliere in artisti che non hanno più – o non hanno mai avuto – ambizioni di carriera.  La seconda è che questi artisti prima di tutto si divertono e nelle loro esibizioni si sente: voci belle, cristalline, non scalfite dall’età.

A questa età chi ha avuto oppure ha ancora una carriera si sente e la differenza fra chi canta solo per diletto è piuttosto netta ma a prevalere è la passione per la musica, che apre il cuore di tutti, rendendo piacevoli anche le esibizioni meno forti.

La terza è che come sempre dà la possibilità di rivedere qualche nome del passato. In questa prima puntata è spiccata soprattutto l’ultima: Rosa Giannoccaro da Bari, 63 anni. Il nome forse dirà poco ad alcuni, eppure lei ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1973 con uno dei brani più iconici – nella sua assurdità – della storia del concorso, ovvero “Sugli Sugli Bane Bane” de Le Figlie del Vento, il primo quartetto femminile italiano.

In anni bui per il Festival, il brano – che non arrivò in finale – non ebbe l’onore della passerella tv riservata solo all’ultima sera, ma il suo testo nonsense è rimasto a suo modo nella storia del concorso. Giannoccaro si è esibita sulle note di “E salutala per me” di Raffaella Carrà, convincendo la sola Orietta Berti.

La puntata ha riservato anche altri due rientri di lusso. Il primo è quello di Piero Cotto, insieme alla moglie Beatrice Pasquali che fa coppia con lui anche sul palco. Il cantautore astigiano ha avuto una rispettabilissima carriera negli anni ’70 e ’80, partecipando al Disco per l’estate e diversi altri concorsi, oltre ad essere stato uno dei nomi del rock progressivo italiano. Vanta anche una partecipazione a Sanremo nel 1975 col brano “Il telegramma”, firmata da Pino Donaggio, che non approdò in finale e una vittoria al Festival di Viña del Mar nel 1990.

Il duo ha interpretato un brano di Gianni Morandi e Amii Stewart (Grazie perché), incantando la giuria. Una performance di grande spessore, la migliore della sera per distacco. Si girano tutti, scelgono D’Alessio.

E proprio il cantautore napoletano ritrova in squadra la sua corista Claudia Arvati, che oltre ad aver lavorato con lui ha cantato anche con Baglioni, Britti, Renato Zero e tantissimi altri, oltre ad essere stata corista a Pronto, chi gioca?, La Corrida ed al Festival di Sanremo (tra l’altro ha inciso la traccia vocale di “Respirare” che proprio D’Alessio portò in gara a Sanremo insieme alla Bertè nel 2012). Ha cantato “Mentre tutto scorre” dei Negramaro.

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