L’EBU per l’Ucraina: il meglio della musica ed eventi per aiutare radio e tv

La ripartenza di un Paese passa anche dalla musica. Vale sempre, ma vale soprattutto ora per l’Ucraina. Fra i tanti rifugiati di questa guerra, ci sono anche i musicisti. Tanta gente di medio livello, ma anche tanti big del mainstream ucraino.

Alcuni hanno fatto in tempo a scappare, altri sono intrappolati o nascosti in Ucraina per scappare alle bombe e al conflitto, qualcuno è al fronte ad aiutare civili e militari. Tutti hanno dovuto fermare la loro carriera per colpa delle bombe.

Oltre ad organizzare concerti e raccolte fondi per far ripartire la tv nazionale UA:PBC, distrutta dalle bombe russe e la carriera dei musicisti, la EBU ha anche varato due playlist per far conoscere la musica ucraina, che passerà in diverse radio europee.

Nella prima delle due playlist caricate su Spotify c’è una selezione di Radio Promin, la radio nazionale ucraina parte di UA: PBC. Ci sono tutti i big della musica ucraina, i nomi in testa alla classifica prima della guerra. Su tutti Artem Pirovanov, che con la sua “Mirazh” ha dominato la chart per oltre due mesi ed era in testa al momento dello stop, ma ci sono anche nomi come Wellboy, che ha preceduto Pirovanov in vetta ed ha preso parte alla selezione nazionale per l’Eurovision.

Ci sono ONUKA, che sono stati ospiti dell’Eurovision a Kyiv nel 2017, insieme a Monatik, altro nome presente nella selezione. Ci sono altri nomi che sono stati in vetta alla classifica come Pianoboy, gli Hardkiss (forse la proposta più internazionale), il producer Boombox, un altro dei nomi giovani di grande livello e gli Okean Elzy, band con 25 anni di carriera recentemente tornata prima in classifica, come anche gli SKAI.

E poi c’è tanto Eurovision, con i Go_A, rappresentanti nel 2021 con l’ipnotica “Shum”, con Kalush Orchestra, che saranno in gara a Torino con “Stefanìa” e ci sono le ex vincitrici Ruslana e Jamala, sempre con canzoni dell’ultimo anno.

Spicca l’assenza dei Kazka, che pure ha un brano nelle charts e che di recente aveva parlato proprio della guerra ma soprattutto di MARUV, che invece nel 2019 rifiutò di andare all’Eurovision per non cancellare i concerti in Russia e che recentemente ha condiviso video controversi sulla guerra.

Nella seconda playlist ci sono invece alcune delle recenti performance ucraine all’Eurosonic Noorderslag, il più grande showcase festival dedicato alla musica indipendente, che si svolge ogni gennaio a Groningen, nei Paesi Bassi.

In questa troviamo ancora i Go_A  ma anche Alina Pash, che all’ultimo Eurosonic è stata premiata come una delle vincitrici dei Music Moves Europe Talent Awards, il premio di EBU e Commissione Europea per i migliori artisti europei capaci di sfondare rapidamente in tutta Europa. Fra i brani c’è anche “Shadows of forgotten ancestors” col quale aveva vinto la Vidbir (la selezione ucraina per l’Eurovision 2022, prima di ritirarsi per una questione attinente ad un suo viaggio in Crimea, vietato dal regolamento dopo l’annessione unilaterale del 2014.

Inoltre c’è ‘la rapper Alyona Alyona, vincitore nel 2021 del Public Choice ai Music Moves Europe Talent Awards. E c’è Ivan Dorn, popolarissimo in tutta l’area russofona e bandito in Russia per essersi esposto in favore del suo Paese e contro la guerra.

 

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