X Factor 2022: ecco i 12 artisti che prenderanno parte ai live

Conclusa ufficialmente la fase di selezione, con la Last Call, direttamente dalla X Factor Arena, viene ufficialmente definita la lineup dei 12 artisti che da giovedì daranno vita ai live di X Factor 2022. Ecco il resoconto della serata

TEAM AMBRA

Nervi- Satisfaction (Rolling Stones):  Loro sono bravi, ma la cover è una bottiglia di acqua minerale gassata rimasta stappata per una settimana.

Talea- Dog days are over (Florence + The Machine)
: La grinta c”è, ma ovviamente pesa come un macigno il confronto impossibile con l’interprete originale.

Matteo Siffredi-Lovely (Billie Eilish): Non particolarmente brillante, molto soffiato, su un brano che è già straziante. Anche no.

Lucrezia Fioritti- Fiore mio (Andrea Laszlo De Simone): Lei ha un bel timbro vocale e la scelta del pezzo è giusta perchè ne esce valorizzata. Molto eterea.

Tropea- Let me entertain you (Robin Williams): Più convincenti nell’idea di rock. Rispetto ai Nervi, si sente anche una maggiore maturità artistica.

Inverno- Sere nere (Tiziano Ferro): Troppo impostata e troppe fioriture, al di là di un arrangiamento che invece funziona.

Ammessi ai live: Matteo Siffredi, Tropea, Lucrezia Fioritti.

 

TEAM DARGEN

Cinzia Zaccaroni- Ain’t nobody (Chaka Khan): Brava è brava, soprattutto come bassista. Resto perplesso sulle cose che possa fare in un talent dove serve essere molto versatili.

Irene Pignatti – Pazzeska (Myss Keta): La domanda è: perchè? Perchè portare una roba del genere alle selezioni? Per giunta sgonfiandola in versione voce e chitarra. Mah. E infatti, resta fuori.

Matteo Orsi – En e Xanax (Samuele Bersani): Non facile fare una cover di questi pezzi, ci vuole una sensibilità cantautorale. Trema dall’emozione e si vede, però nel complesso arriva al traguardo bene.

Martina Baldaccini- Tu forse, non essenzialmente tu (Rino Gaetano):  Il graffiato è molto teatrale e a tratti persino disturba, ma non c’è dubbio che l’abbia cantata bene.

Beatrice Maria Visconti- Il cielo (Renato Zero): Non sempre gli arrangiamenti elettronici migliorano le canzoni. Le barre dentro poi sono una bestemmia.

Dargen D’Amico chiede un pezzo acappella a Martina Baldaccini e Beatrice Maria Visconti, per scegliere fra loro, congedando Cinzia Zaccaroni.

Ammessi ai live: Disco Club Paradiso (direttamente), Matteo Orsi, Beatrice Maria Visconti

Gaia Eleonora Cipollaro

 

TEAM FEDEZ

Wiam Ait Bakrim- Someone like you (Adele): Il confronto con Adele è sempre molto complicato. Lei non è precisa, sull’acuto resta un po’appesa. Nel complesso però ne esce bene. Fedez non la fa nemmeno sedere.

Marco Zanini- Break my heart again (Finneas): Funziona tutto molto bene, su un brano non notissimo al mainstream europeo ma premiatissimo. Convincente, intonato, è quello che sembra più strutturato. Anche in questo caso, Fedez però non lo fa sedere

Gaia Eleonora Cipollaro – mashup Funiculi Funiculà e Mas que nada: La sua cifra stilistica è questa, l’elettronica, la contaminazione e l’uso del napoletano. Nel suo genere è fortissima. Da capire cosa posso fare dentro allo show, però è bravissima.

Linda Riverditi- Skinny love (Bon Iver): Molto intonata, diretta, su un brano complesso. E’un tipo di sound che le si addice molto. Emozionante, intensa.

Filippo Ricchiardi- Paparazzi (Lady Gaga): Alla prima cover da quando è alle selezioni, destruttura un pezzo superpop che così perde un po’ forza. Il brano non gli si addice ed è tutto molto confuso.

Ammessi ai live:
Omini (direttamente), Linda Riverditi, Gaia Eleonora Cipollaro

TEAM RKOMI

Santi francesi- Che fantastica storia è la vita (Antonello Venditti): L’arrangiamento funziona, anche considerando che l’originale non è il meglio della produzione di Venditti. Nel complesso dimostrano di saper stare bene sul palco

The violet end – Dentro Marylin (Afterhours): Troppo urlato, anche se il brano si presta.  Niente di eccezionale, meno forti rispetto all’altra volta.

Manal Harchiche – Session 32 (Summer Walker): Voce e chitarra, su un pezzo poco noto. Si sgonfia tutto quello che di buono aveva fatto sentire. Peccato, perchè ha un timbro molto bello.

Delì Lin- Mercy (Shawn Mendes): Cantare sa cantare, ma sembra sempre un po’ scolastico. Ha talento ma è molto acerbo.

Jacopo Rossetto – In alto mare (Loredana Bertè): Bello l’arrangiamento di un pezzo comunque non facile vista la timbrica dell’interprete originale. Però lui non canta bene,  a tratti è calante.

Giorgia Turcato- People help the peole (Cherry Ghost, nella versione di Birdy): La più centrata nel pop. Precisa, diretta, su un brano non semplice. Convincente, dritta come una spada. La migliore del lotto.

Ammessi ai live: Santi Francesi, Giorgia Turcato, Jacopo Rossetto.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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