X Factor 2023, le audizioni: il ritorno di Poneta e la delicatezza di Simona Bonura

È andata in onda su Sky Uno la seconda puntata di audizioni di X Factor 2023. In una serata di musica abbiamo scoperto nuovi talenti, siamo rimasti sorpresi ma abbiamo anche storto il naso in alcune occasioni e rivisto facce già conosciute.

I promossi

Ad aprire le danze è Alvaro Adrian C. Gutierrez, con una cover di “U remind me” di Usher. Inspiegabilmente Morgan lo apprezza più come ballerino che come cantante, eppure la performance è stata a dir poco impeccabile. Non a caso passa con 4 sì.

Molto bene anche i Manifesto, con il loro inedito “Zecca”. Il pubblico apprezza, i giudici sono un po’ titubanti ma non tutti la pensano allo stesso modo: Ambra scomoda addirittura Gaber e Morgan ricorda il Folk Studio a Roma. Ricevono il no di Fedez, ma Dargen, Morgan e Ambra li promuovono giustamente.

Chitarra e voce, delicatezza allo stato puro per Carmelo Genovese in arte Del Vento con “Fiore di maggio” di Fabio Concato. Qualcuno nel pubblico piange, anche i giurati sono visibilmente commossi e lo stesso Carmelo si è messo a nudo. “Il primo concorrente che canta e suona veramente ciò che è”, dice Ambra. Dargen sembra non apprezzare, ma alla fine sono 4 sì. Senza bestemmiare, diremmo che è stato anche meglio di Fabio Concato.

Felicity Lucchesi ha eseguito Heroes di David Bowie solo piano e voce, o meglio, con una tastiera midi che tiene a tracolla e che ha programmato per far suonare come un piano tagliente. Ha cambiato pesantemente la melodia, ma comunque portando qualcosa di eccellente e unico. Poi però Morgan fa vedere di ricordare le due sorelle a un concerto, in un momento che poco ha a che fare con la musica. Sono 3 sì, l’unico no arriva da Ambra.

Simona Bonura che canta “L’addio” di Giuni Russo, il cui testo è del maestro Franco Battiato, è probabilmente la cosa più bella che potessimo mai aspettarci. Ovviamente riceve 4 sì, se dovessimo descrivere la perfezione potremmo prenderla d’esempio. Davvero una meraviglia per le orecchie, un dono per chi la ascolta come ha detto anche Morgan.

I Sickteens hanno eseguito “Youngblood” dei 5 Senconds of Summer. Standing ovation che parla da sé, un brano che sembrava scritto apposta per loro. Sono 4 sì più che meritati, finora tra i migliori di queste audizioni. C’è poco da dire su di loro, che sono stati a dir poco ottimi.

L’inedito “Fuckboy” di Filippo Fattorini è stato interessante. Ricorda moltissimo Rosa Chemical, però funziona. I giudici lo fanno passare, anche se con qualche dubbio. Sarebbe interessante sentire anche altro da lui.

Fabrizio Longobardi ha chiuso in bellezza la serata con la sua cover di “Telefonami tra vent’anni”. Le premesse facevano pensare a tutt’altro, invece è stato molto bravo e ha reso giustizia a Lucio Dalla senza mancare di tirare fuori la sua personalità. Riceve il no di Ambra, ma passa.

Le bocciature

Parliamo dei promossi ma anche dei bocciati, come Vittoria Spina che ha cantato “I will survive” di Gloria Gaynor. “Con un nome così il successo è assicurato”, ha detto, ma abbiamo seri dubbi su una performance estremamente traballante. Dargen le dice sì per goliardia, Morgan è palesemente innamorato e le dice sì anche lui, ma Ambra e Fedez la bocciano. “Non è che qui dentro è l’unico posto che conta, ce ne sono anche altri”, conclude. Anche meno, Vittoria, volare bassi per schivare i sassi.

Fabio D’Errico in arte Il Cremlino ha presentato la sua “Waikiki”. Chi vi scrive conosce già questo brano, un anno fa è arrivato in uno dei tanti press kit, ma è qualcosa di talmente surreale che non si può descrivere a parole. Riceve 3 sì, l’unico no è di Fedez, ma come potrà mai andare avanti un progetto del genere?

I Fifth Town hanno portato una cover di “Dieci ragazze” di Lucio Battisti. Un arrangiamento progressive rock per una canzone di Battisti è come un pugno in un occhio. Loro bravi, ma non si può presentare una roba del genere sperando di passare. Morgan, giustamente, li rimprovera perché Battisti era il più rock di tutti. Vanno a casa con due no, da Fedez e Dargen, mentre Ambra e Morgan li promuovono. In ogni caso non passano.

Lino Raiano con la sua “Bliblo”. Ma anche no. Fa anche rima. “Non piace a loro ma piace anche al resto d’Italia”, non ne sarei così sicuro caro Lino.

Il particolare duo Isobel Kara con il loro inedito “La gallina” sono qualcosa di indefinibile. Una sola domanda: perché? Con le loro voci potrebbero fare qualsiasi cosa, ma questo no. Più che altro, compreremmo mai un loro album? In ogni caso per i giudici è sì, almeno per tre di loro, solo Fedez dice no.

Il ritorno di Diego Ponessa in arte Poneta è invece ciò di cui non avevamo assolutamente bisogno. “Mundo loco” è il brano che canta, le espressioni di Fedez e Morgan sono estremamente eloquenti. Riceve tre sì da Dargen, Ambra e Fedez. Morgan gli dice no ma non basta per mandarlo a casa.

Rimandati a settembre

C’è anche chi non ha convinto del tutto ed è passato, o magari non è passato perché ha convinto due giudici su quattro. I Monarchs, per esempio, si confrontano con “Where is my mind?” dei Pixies, in una versione riarrangiata che permette di ottenere 3 sì. L’unico no arriva da Fedez, ma per convincere Morgan ci è voluta una scala pentatonica blues eseguita dal chitarrista. Nel complesso non male, però forse mancava un po’ di personalità.

Fabio Morini con il suo inedito “Bambino straniero” prova a smentire sua madre, secondo cui lui non ha l’X Factor. Accompagnato solo dal suo ukulele, riceve la sua buona dose di applausi dal pubblico ma, ovviamente, è l’esecuzione a parlare e si è sentita tutta la fragilità in una canzone estremamente debole. Riceve il no di Fedez e Dargen, quindi non passa, però Ambra e Morgan gli dicono di sì.

Maria Tomba ha eseguito invece “Piece of my heart” di Janis Joplin. Ha il sogno di partire per un tour mondiale, ma ha fatto troppi movimenti sul palco che hanno compromesso la sua performance vocale. Si giustifica dicendo di essere asmatica, però insomma c’è tanto da lavorare. Riceve tre sì, l’unica bocciatura arriva da Ambra.

Jacopo Martini si è messo alla prova con  “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli. Con un synth e la sua voce fa tanto Dadi Freyr, ma perché ha giocato così con la voce? Poteva funzionare, ha rovinato tutto. Fedez, Ambra e Morgan lo promuovono, Dargen lo boccia.

Il prossimo appuntamento

Giovedì prossimo alle 21:15 potremo assistere alla terza e ultima puntata di audizioni di X Factor 2023. Sarà interessante capire, in un’edizione in cui il talento non manca, chi potrà puntare seriamente alla vittoria e, perché no, a un futuro discografico.

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