Nuova vita per “Io sono il vento” di Gino Latilla (1959), nel crossover di Ayom e Salvador Sobral

La musica fa giri strani, immensi e bellissimi. E le contaminazioni servono a ravvivare brani dimenticati. Come per esempio “Io sono il vento”, canzone che risale al 1959, con cui Gino Latilla e Arturo Testa, in differenti esecuzioni, chiusero al secondo posto al Festival di Sanremo dietro “Piove”, eseguita da Domenico Modugno e Johnny Dorelli.

Qui la ritroviamo in una versione dal sound decisamente afro-lusitano molto affascinate realizzata dagli Ayom e da una nostra sempre amata vecchia conoscenza, ovvero il portoghese Salvador Sobral, vincitore dell’Eurovision 2017 con “Amar pelos dois”. Poliglotta, al cantautore lusitano va sicuramente dato merito di aver sdoganato al grande pubblico sonorità non facili, nè per l’Eurovision, nè in generale per il mainstream. Che peraltro non interessa a Sobral, pur facendovi capolino di tanto in tanto. Una versione bellissima di questo brano, per cominciare al meglio il caldo mese d’Agosto.

Gli Ayom sono un gruppo multietnico e multiculturale con base a Barcellona e Lisbon, che prende il nome dall’afro-braslianoa “signore della musica”, ha come leader la brasiliana   Jabu Morales e che comprende membri da Brasile, Italia, Grecia, Angola e Grecia.Precisamente i componenti sono Jabu Morales (voce e percussioni), Alberto Becucci (fisarmonica), Timoteo Grignani (percussioni), Ricardo Quinteira (chitarra), Walter Martins (percussioni), and Francesco Valente (basso).

Ayom, che mescolano sonorità tropicali, africane e lustitane, oiù volte premiati come miglior progetto world music, recentemente sono stati protagonisti all’Eurosonic Noorderslag a Rotterdam, ma hanno suonato in giro per il Mondo. Per chi volesse seguirli il 3 Settembre saranno in Umbria a Città di Castello, alla Chiesa di San Domenico nell’ambito del Festival delle Nazioni dove presenteranno il nuovo album “Sa.Li.Va”.Qui c’è un altro esempio della loro musica (e anche qui): se vi piacciono le contaminazioni sono da non perdere

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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