“We pray”, l’inno pacifista dei Coldplay che ha fatto conoscere il talento palestinese Elyanna

L’Europa l’ha conosciuta – come ormai capita sempre più spesso – grazie ad una collaborazione internazionale trainata dai Coldplay, ma adesso si gode una popolarità improvvisa ceh potrebbe presto lanciarla anche nel mainstream continentale. Parliamo di Elyanna, talento palestinese di origine cilena che sta facendo furore nel mondo arabo – principalmente in Libano e nel Maghreb – ma che in questi giorni di forte sostegno al popolo palestinese sta facendo numeri importanti un po’ dovunque. Meritatamente, perchè è brava.

Andiamo con ordine., “We pray”, brano del prossimo album dei Coldplay, è uscito in diverse versioni ma quella che sta scalando le charts vede il gruppo cantare insieme con la rapper britannica Little Simz, il cantante nigeriano Burna Boy, l’interprete argentina Martina “Tini” Stoessel e appunto Elyanna. A lanciare il brano è stata l’esibizione live con Little Simz al Glastonbury, ma è a quel punto che la gente ha iniziato ad accorgersi di Elyanna.

La quale è un nome emergente dell’arabic pop mediorientale. Al secolo Elian Marjieh, nata a Nazareth nel 2002, il suo primo album completo dopo due EP, dal titolo  “Woledto” è uscito solo pochi mesi fa. ma comprende un sacco di belle cose, cantate principalmente in arabo.

Come per esempio “Kon nafsak”, uscita poco tempo fa, che fonde benissimo il pop di stampo internazionale con  le sonorità mediorentali.Ma i suoi maggiori successi sono “Mama eh”, e e “Ganeni“, entrambi numero 1 nelle charts libanesi.Come detto, la critica si è accorta di lei tanto che a breve partirà un imponente tour che la porterà a cantare sia in Nord America che in giro per l’Europa: nel vecchio continente la si potrà ascoltare in Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito e Svezia.

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