24 Febbraio: tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina. Canzoni per ribadire #slavaukraini

Oggi è un giorno triste, perchè tre anni fa l’Ucraina veniva invasa dalla Russia e cominciava una guerra sanguinosa tuttora in corso. Euromusica è da sempre al fianco del popolo ucraino e della battaglia per la libertà del presidente Zelensky. Oggi è ancoara più necessario ribadire che in questa guerra c’è un aggredito (l’Ucraina) e un aggressore (la Russia),, con buona pace di Trump. A modo nostro, abbiamo deciso di ribadire la nostra vicinanza con la musica, proponendovi in questo giorno canzoni legate alla resistenza ucraina contro l’invasione.
Donbasgrl- Zbroya
Artista nata nel Donbass occupato dai russi, oggi di stanza a Berlino dove insieme col producer Jakohitsdifferent ha Insieme, hanno creato il loro caratteristico suono profondo del basso e del folklore ucraino. La prima canzone “Zbroya” (arma in ucraino) parla di una lotta interiore con la depressione e la ricerca del desiderio, della forza e della necessità di andare avanti. Nel ritornello compaiono i Dyvyna, ensemble folk in fuga da Donestk dopo l’occupazione russa.
Dakhabrakha – Plyve Choven
Portavoci del folk crossover ucraino da oltre 20 anni in giro per il Mondo, i Dakhabrakha hanno vinto nel tempo numerosi premi a livello internazionale. Anche loro dall’invasione della guerra si sono fatti promotori della cultura e dell’identità ucraina in maniera ancora più forte, attraverso una sperimentazione musicale che però torna sempre alle radici, in particolare a livello linguistico.
Ziferblat- Birds of Pray
Vincitori del Vidbir e quindi prossimi rappresentanti ucraini all’Eurovision, Ziferblat porteranno in gara di nuovo una canzone sulla resistenza del Paese. Il pezzo racconta la separazione e la sofferenza causate dalla guerra, in particolare quella in Ucraina, ma il suo messaggio è universale, applicabile a chiunque sia lontano dai propri cari. Il titolo, simboleggia la speranza e la connessione incerta tra le persone separate dalla distanza, con l’uccello che funge da messaggero di libertà e di emozioni condivise. Il testo, in parte in ucraino e in parte in inglese, esprime il desiderio di tornare a casa e di comunicare con chi è lontano a causa della guerra
Anastasia Dymid- Kvitka
Rappresentante ucraina all’Eurovision 2023, allora aveva 10 anni, la piccola artista narra la storia di una madre che cerca di far dimenticare alla piccola bambina gli orrori della guerra con l’odore ed il colore dei fiori: “L’amore vincerà / È il tempo per la tua magia / Trova il tuo posto nel Mondo / e ferma questa tragedia”.
Ruslana- Wild Dances
Vincitrice dell’Eurovision 2004 in un momento in cui nella sua Ucraina c’era una presidenza filorussa, diverrà un simbolo della lotta per libertà rigfiutandosi di cantare, 9 anni dopo, allo Junior Eurovision di Kyiv, prefendo invece esibirsi in mezzo alle macerie di una città devastata per le proteste di Euromaidan Esponente della minoranza Hutsul dei Carpazi, discriminata dal potere del tempo, è da sempre in prima linea per l’Ucraina (è stata anche parlamentare) e lo è anche in questa guerra. Impegno che le è valso anche il premio Women Courage.
Noize Mc-Kalinka
Noize Mc, che in questo brano campiona una storica canzone sovietica, è un rapper russo in esilio per aver contestato sin dal 2014 le azioni militari di Putin: ai tempi dell’invasione della Crimea salì sul palco brandendo una bandiera ucraina e fu per questo bandito e inserito nella lista nera degli artisti sgraditi da Mosca. Nel dicembre 2021, il governo di Putin ha avviato sui suoi testi di Noize MC per “estremismo” dopo aver scritto un post sui social media sarcastico. La sua famiglia è in esilio in Lituania, con visto umanitario, lui attualmente vive a Berlino.