Dieci successi italiani (più uno) che nel 2023 compiono 40 anni

Gli anni 80 sono gli anni d’oro della musica italiana, anche all’estero ma non solo. E allora in questo nostro spazio vogliamo stuzzicare la memoria di quelli di voi che hanno qualche anno in più, ma anche la curiosità dei più giovani, andando a scoprire 10 canzoni (più una) che sono stati grandi successi italiani nel 1983 e che dunque quest’anno compiono  40 anni. Alzate il volume delle casse.

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 1-Le Louvre- Diana Est

Secondo singolo dei tre incisi da Cristiana Barbieri aka Diana Est, mitologico brano della italo-disco/new wave italiana rilanciato qualche anno fa dalla stessa artista, ricomparsa all’improvviso sulle scene dopo 30 anni di assenza volontaria. Firmato da Enrico Ruggeri, nonostante un risibile risultato discografico, è stata una hit radiofonica senza precedenti anche all’estero ed è senz’altro uno dei simboli di questo genere nel Mondo. Ufficialmente ritirata, dopo la sua ricomparsa, Diana Est (che fa l’antiquaria a Milano, non ancora sessantenne) di tanto in tanto riappare in serate revival.

Dolce vita- Ryan Paris

Il romano Fabio Roscioli sfonda le classifiche internazionali per la prima ed unica volta in carriera con il singolo d’esordio scritto da Gazebo nel testo e Pierluigi Giombini – il santone della italo-disco italiana – per quanto concerne la musica. Numero 1 in Mezza Europa, è però rimasta la unica hit di Ryan Paris, che oggi fa il dj a Francoforte e continua ad incidere.

I like Chopin- Gazebo

Naturalmente non poteva non comparire in questa lista il maggior successo italiano del 1983, secondo singolo dell’anno assoluto dietro a Flashdance. La premiata ditta Gazebo-Giombini ha sfornato una lunga serie di successi in quegli anni, ma nessuno ai livelli di questo, disco d’oro in Germania e primo in 7 paesi, Italia compresa. Gazebo, come potete vedere da questa recente apparizione a Verona, continua ancora ad esibirsi nei circuiti anni 80 e recentemente ha inciso un nuovo album.

Eterna malattia- Bertin Osborne

Al Festival di Sanremo 1983 l’Italia fa improvvisamente conoscenza del ventinovenne nobiluomo spagnolo Norberto Juan “Bertin”  Ortiz Osborne. Il brano firmato da Enzo Malepasso arriva a centro plotone ma contribuisce a creare un secondo mercato, soprattutto femminile, per l’artista che invece in Spagna diventa uno dei protagonisti del pop nazionale. Successivamente passa alla carriera di conduttore televisivo, che a 68 anni prosegue ancora.

Nell’aria- Marcella

Senza dubbio il maggior successo, almeno quanto a notorietà, di Marcella Bella, firmato dal fratello Gianni e Mogol, “Nell’aria” arriva al Festivalbar e diventa immediatamente una delle canzoni pop di quell’estate. Numero 7 nelle charts italiane. Marcella Bella, oggi 71 anni, è ovviamente ancora in piena attività.

Amore disperato- Nada

“Amore disperato” è il brano simbolo della fase-due della carriera di Nada, che nel 1983 ha appena trent’anni, ma canta già da 15, oltre ad aver vinto anche un Festival di Sanremo. Cambio di look che le toglie diversi anni, brani pop estremamente contemporanei e la solita grande capacità interpretativa le fanno guadagnare una decina d’anni di ulteriore mainstream, prima di rinnovarsi di nuovo e passare alla fase di sperimentazione ed avanguardia musicale che tuttora, a 69 anni, la caratterizza. Numero 4 nelle charts.

Vamos a la playa- Righeira

Su “Vamos a la playa” c’è poco da dire. Non credo esista italiano sopra  30 anni che non conosca questo pezzo, la cui popolarità travalica persino i confini nazionali.  Canzone vincitrice del Festivalbar, firmata dal duo e dai fratelli La Bionda. Terzo singolo più venduto dell’anno, è ai vertici in mezza Europa. Stefano Rota aka Micheal Righeira oggi è un attore di teatro; Stefano Righi come è noto, si esibisce ancora con le canzoni del duo, ma da solista.

Happy children- P.Lion

Il nobile bergamasco Pietro Paolo Pelandi e la sua italo-disco col cuore, con un testo dedicato ai bambini a cui lasciare un mondo migliore è stato uno dei simboli del 1983.  Oggi 63 anni, Pelandi continua ad esibirsi nei circuiti revival con questa che è rimasta la sua unica vera hit nonostante una decina d’anni di presenza piuttosto costante sulla scena disco.

Sarà quel che sarà- Tiziana Rivale

Per la serie “carneadi di successo”, quel Sanremo dove è in gara Bertin Osborne lo vince Letizia Oliva da Torino, in arte Tiziana Rivale.  Giovane rocker, arriva al Festival senza alcuna presenza discografica, vincendo un concorso per giovani talenti e lo fa con un brano completamente diverso, una melodia pop italiana super sanremese, firmata da un maestro del genere come Maurizio Fabrizio. In quell’anno si sperimenta il voto con le schedine del Totip, che vorrebbero vincitore “L’italiano” di Toto Cutugno. Ma le giurie si fanno ipnotizzare dalle rassicuranti melodie dell’interprete piemontese. La vittoria gli vale un giro d’Europa e una discreta popolarità per alcuni anni, prima di ricominciare dagli Usa e poi con una etichetta indipendente. Oggi ha 64 anni ed è tuttora attiva.

Tropicana- Gruppo Italiano

Il 1983 è l’anno d’oro del Gruppo Italiano, progetto che ruota attorno a Chicco Santulli e alla voce di Patrizia Di Malta, con Raffaella Riva (la bionda) autrice dei testi e Gigi Folino ai fiati.  Tropicana è la hit dell’estate senza vincere nulla (è addirittura solo ottava nelle charts) ma proiettando il quartetto e le loro sonorità latine nel mainstream nazionale. Seguono due anni di furore, un passaggio a Sanremo e lo scioglimento, per contrasti artistici. Sono tutti ancora attivi come solisti: Di Malta, origini brasiliane, gira da tempo con progetti indipendenti legati a quelle sonorità; Santulli è l’autore di quasi tutti i maggiori jingle di Mediaset degli anni 90.

Bonus Track

Acquarello- Toquinho

Non è propriamente una hit “italiana” perchè ha le sonorità del suo Brasile e ne incide contemporaneamente una versione in portoghese, ma non c’è dubbio che la dolcissima “Acquarello” è una delle canzoni simbolo del 1983. Toquinho è un musicista di origini italiane che al momento di questa incisione ha già quasi 20 anni di onestissima carriera in patria, dalla quale fugge a metà degli anni 70 per sfuggire alle limitazioni della libertà di espressioni del regime militare insediatosi dopo il colpo di stato. Arriva in Italia insieme a Chico Buarque de Hollanda e comincia a collaborare con artisti  produttori italiani.  A 77 anni si esibisce ancora in Italia dove oggi vive, ma le sue incisioni sono ferme al 2007.

 

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