Eurovision Song Contest 2011- I protagonisti/13: Magdalena Tul (Polonia), Dino Merlin (Bosnia), Vlatko Ilievski (Macedonia)

Passiamo in rassegna altri tre paesi fra i 43 che saranno in gara dal 10 al 14 maggio prossimi a  Dusseldorf, in Germania, per l’edizione 2011 dell’Eurovision Song Contest. Altri tre paesi dell’est: Polonia, Bosnia Erzegovina e Macedonia.

Polonia – Magdalena Tul “Jestem” (lingua: polacco)

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Premio alla coerenza per aver scelto di non esibirsi in inglese ma in polacco nonostante esista – e sarà messa in circolazione – anche la versione in inglese del brano con cui questa conturbante 32 enne ha vinto la selezione nazionale polacca. Cantautrice di buona esperienza, ha quattro album all’attivo, senza mai aver raggiunto i picchi della classifica nazionale. Sarà la prima canzone in assoluto dell’edizione 2011, visto che canterà nella prima semifinale, per prima (posizione scelta dai polacchi  stessi, sorteggiati a potersi posizionare dove volevano…).

Polonia terra di ottima  musica pop ma anche di pessimi risultati nella manifestazione, dove nessuno ha fatto meglio di Edyta Gorniak, prima rappresentante del paese, nel 1994, il cui brano “To nie ja” concluse al secondo posto. Dal 2004, anno di introduzione della qualificazioni, hanno passato il turno proprio nel 2004 e poi solo una altra volta, salvo poi chiudere ultimi in finale: successe nel 2008 con “For life” di Isis Gee

Bosnia Ezegovina – Dino Merlin – “Love in rewind” (lingua: inglese, bosniaco)

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Con i suoi 48 anni, Edin Dervishalidovic, in arte Dino Merlin, è il più anziano cantante in concorso.  Lanciato a livello internazionale dalla sua partecipazione del 1999 (Dino & Beatrice, “Putnici”), Merlin ha alle spalle comunque una lunghissima carriera in patria ed in generale nella ex Jugoslavia cominciata nel 1983 con una band che portava il suo cognome d’arte e proseguita da solo nel 1991. Una carriera ricca di successi che lo hanno portato a diventare oggi uno dei cantanti più, amati, conosciuti e che meglio vendono in tutta l’area slava. Dodici album complessivi. Il pezzo è una bella ballata dal sapore etnico, eseguita con mestiere.  Scelta interna per designarlo, show televisivo per selezionare il brano.

La Bosnia, anche grazie a proposte di assoluta classe,  è uno dei paesi che non hanno mai mancato la qualificazione alla finale e non dovrebbe mancarla nemmeno questa volta. Vanta un terzo posto nel 2005 con “Lejla” degli Hari Mata Hari e una serie di onorevoli piazzamenti, fra cui proprio Dino & Beatrice hanno il migliore (settimi). Fra le cose migliori c’è il brano del 2009, la ballata “Bistra voda” dei Regina, nona.

Macedonia – Vlatko Ilievski “Rusinka” (lingua: macedone)

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Per evitare l’incidente diplomatico con i greci, che hanno una regione con lo stesso nome e ne rivendicano l’esclusività il paese è in concorso come “Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia”. Lui è Vlatko Ilievski, 26 anni, una discreta popolarità in patria come autore ed interprete. Il pezzo dedicato alle ragazze russe… no, non ci siamo, anche se il sapore etnico lo impreziosisce. Ma del resto la tv macedone è quasi fallita ed è già tanto che sia in concorso. Lui ha vinto il concorso nazionale di selezione di Skopje.

Da tre anni fuori dalla finale (due volte per decisione della giuria), la Macedonia dovrebbe restarci anche quest’anno. Le sue proposte sono nettamente in calo e anche quando ha passato il turno non è riuscita mai a piazzarsi nei primi 10 posti. Il miglior risultato è anche quello della miglior canzone proposta in concorso: l’etno pop di Elena Risteska, dodicesima nel 2006 con “Ninanajna“.