“Lighthouse” e il Greatest Hits: il canto del cigno degli Westlife

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Donne, lustratevi gli occhi. Torna una delle (ormai ex) boy-band che maggiormente ha fatto sognare le generazioni di adolescenti e non solo, gli Westlife. Sempre privi di Brian Mc Fadden, dal 2005  avviato ad una carriera solista lontano dall’Europa (soprattutto in Australia, dove è anche giudice di Australia’s Got Talent) e dunque diventati un quartetto, gli irlandesi lanciati da Simon Cowell, il creatore di X Factor, hanno dato alle stampe il loro Greatest Hits.

Purtroppo si tratta ufficialmente dell’ultimo album del gruppo, che ha annunciato lo scioglimento al termine del tour europeo “The Farewell Tour” (per l’appunto, “il tour d’addio”)che si chiuderà nel giugno 2012. Una decisione non maturata senza meditazione, ma alla fine presa in modo unitario dai quattro componenti del gruppo, che continueranno  a fare  musica da solisti. “Lighthouse” è il singolo inedito (bellissimo) di lancio del best of,  che esce sotto etichetta Sony, dopo l’abbandono della SyCo, di Simon Cowell, che a detta dei componenti della band “era ormai troppo famoso di suo dopo X Factor e non si è più interessato agli Westlife”. Il brano porta la firma del produttore John Shanks e di Gary Barlow dei Take That.

Il Greatest Hits comprende anche un remix di “Safe“, il singolo estratto dal precedente album “Gravity”, alcune cover di lusso (“You raise me up” di Rolf Lovland e Brendan Graham e un brano di Jacques Brel), un duetto con Diana Ross, diverse incisioni live e numerosi altri singoli incisi dalla band nel corso di una carriera luminosissima  che li ha visti vendere 44 milioni di dischi nel mondo dal 1999 ad oggi e vincere 88 dischi di platino e 23 d’oro. Sarà molto difficile per i singoli componenti anche solo avvicinare questi traguardi.

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