Da stasera il Music Summer Festival, la brutta copia del Festivalbar

music_summer_festival_tezenis_liveC’è chi l’ha chiamato subito “il nuovo Festivalbar”, ma con la storica rassegna che per 43 anni (dal 1964 al 2007) ha scaldato le estati italiane, davvero non ha nulla a che fare. Il Music Summer Festival Tezenis Live che comincia oggi e che per quattro giovedì di luglio andrà in onda su Canale 5 e in contemporanea radiofonica su Rtl 102.5 (ore 21) è una passerella della musica esclusivamente italiana e con poco o niente di nuovo.

Nomi già visti e sentiti, nessuna gara dei big, pochissimi volti da scoprire. Non resta che sperare negli annunciati ospiti internazionali  (uno sicuro sarà l’inglese Naughty Boy col suo tormentone La La La) con i successi dell’estate, ma se la linea è quella che traspare dal parterre dei big e dei giovani, non c’è da nutrire grosse attesse.

La gara ci sarà per i giovani, ma non si tratta, come nella storica rassegna, di nomi veramente nuovi, bensì di personaggi in gran parte già sentiti, qualcuno anche già vincitore (come Antonio Maggio), in cerca di definitiva consacrazione. Nomi validissimi, che proprio per quello sarebbero stati meglio nella passerella dei big, magari scegliendo per i giovani ragazzi realmente meno noti, che avrebbero potuto godere di una visibilità.

Invece ci saranno appunto, due vincitori di Sanremo Giovani, Antonio Maggio e Alessandro Casillo, uno come Renzo Rubino che Sanremo l’ha già fatto, ha già vinto Musicultura ed è ormai consacrato come artista del mainstream, nomi da tempo in rampa di lancio come Andrea Nardinocchi, Bianca Atzei e Paolo Simoni, oltre a Greta Manunzi, seconda ad Amici e due rapper come Coez e Clementino, forse gli unici veri personaggi da scoprire. Spazio agli altri, nessuno. I cantanti “big”, insieme ad un academy board di professionisti del settore, esprimeranno un voto sui brani delle giovani promesse. Durante ognuna delle quattro puntate verrà decretato un vincitore di tappa e nell’ultima serata sarà annunciato il vincitore finale della prima edizione del Music Summer Festival

Il parterre big comprende: Biagio Antonacci, Zucchero, Mario Biondi, Alex Britti, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Emis Killa, Emma, Fedez, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Modà, Moreno, Gianna Nannini, Neffa, Negrita, Nek, Nesli, Gué Pequeno, Max Pezzali, Pooh, Eros Ramazzotti ft. Nicole Scherzinger, Francesco Renga, Antonello Venditti.  Dunque ad Ovest niente di nuovo, niente di quello che si veda, per esempio, su MTV (per esempio nella sezione New Generation). Perchè poi Fedez, Nesli ed Emis Killa siano nei big e Coez, Antonio Maggio, Renzo Rubino e Clementino (ma per avendo vinto lo stesso premio, anche Casillo) no e perchè Moreno si e Greta no, questo è tutto da capire. Spazio anche per la musica dance, con il contest per giovani deejay presieduto da Gabry Ponte, e per la comicità con i protagonisti di Colorado.

Un gran pastrocchio, costruito senza un vero criterio e senza la volontà  di proporre qualcosa di realmente nuovo. Come dimostra il parterre, è soltanto un tentativo di arginare il boom di ascolti fatto dalla Rai recentemente, è una sorta di risposta agli Wind Music Awards, che hanno fatto registrare sulla Rai oltre cinque milioni di ascoltatori. L’evento, condotto da Alessia Marcuzzi e Simone Annichiarico, è stato registrato dal 27 al 3o giugno a Piazza del Popolo a Roma.  Per quelli che amano la musica come questo blog è comunque meglio di niente. Ma certamente, chi ha nella testa le feste di piazza e di popolo del Festivalbar vero, non può che ritenere questa una brutta copia. O forse, più che brutta, costruita male.

Il sito ufficiale del Festivalbar “vero”, che è sempre online nonostante la chiusura del programma da parte di Mediaset nel 2008, non a caso ha preso duramente posizione in merito: “Come molti di voi avranno avuto modo di vedere, alcuni siti di news specializzati in tv e spettacolo stanno diffondendo la notizia di un ritorno imminentissimo (addirittura nei prossimi giorni, a luglio) del Festivalbar su Mediaset. Tutto ciò non corrisponde a verità, è la classica “bufala” che purtroppo – invece di sgonfiarsi come accade nella maggioranza di questi casi – si sta diffondendo, creando false speranze e aspettative. Dunque, in breve, il Festivalbar non ricomincia a luglio su Mediaset. Siamo dispiaciuti per questa bufala: il ritorno del Festivalbar è una cosa a cui teniamo molto, ma è anche una faccenda davvero delicata e ostacolata proprio da chi, nel tempo, ha cercato di proporre delle imitazioni spesso grottesche”.

PS: A proposito. Dato che è un programma registrato, qualche simpaticone qua in rete si diverte ad annunciare vincitori e vinti. No, questo blog non ve li dice. Perchè almeno è giusto che ci rimanga il gusto di scoprirli sera per sera.

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3 risposte

  1. Remo ha detto:

    In effetti è piuttosto patetico con tutti ste rappari dell’ultima mezzora che ancora, dopo anni, non sanno che essere la pallida imitazione dei loro colleghi americani. Inoltre sempre canzoni poco nuove, tutte sonorità già sentite e risentire dagli stessi artisti che negli anni non hanno saputo rinnovarsi: un max pezzali che sembra ancora fermo ai primi anni 2000 nonostante i 20 chili in meno, mentre cerca di imitare un raf che gioca a mini golf, ma come porta mazze.
    Che dire poi d’una emma che pareva un gorilla mentre imita la nannini.

  2. Eric Draven ha detto:

    Questa manifestazione mi sembra creata solo ed esclusivamente per lanciare quei ridicoli e patetici cantantucoli “ggiovani” italiani; con una formula quanto mai furba, ovvero mischiare gente affermata come Antonacci, Zucchero, Daniele, De Gregori, ecc..ecc..a totali nullità come i vari personaggi di quel vergognoso talent chiamato “amici”….per poi passare ai finti rapper (..andate a Compton a fare i rapper!!) il cui target non supera le ragazzine 15 enni in fase ormonale…. per poi finire con la solita, ridicola emma ormai imposta della defilippi in qualsiasi manifestazione.
    che dire?!? c’è da vergognarsi solo a parlarne!!!

  3. Antonio3 ha detto:

    Ma non rompete i cosiddetti…….. Polentoni… Sempre a lamentarvi