Ozark Henry, Milky Chance, Y’Akoto, Stromae: l’Italia torna in Europa

Ozark HenryOgni tanto succede, ciclicamente. E sempre puntualmente in ritardo rispetto al resto d’Europa. L’Italia si sta accorgendo adesso di alcuni brani che già spopolano da tempo in Europa o che addirittura hanno spopolato nei mesi scorsi. La classifica dell’airplay, al netto di Sanremo, ci propone alcuni brani che se siete nostri affezionati lettori, avete già visto su queste colonne, ma soprattutto (ed è questa la cosa più importante) girano da tempo nel mainstream europeo.

Dicevamo succede ciclicamente: era capitato con Zaz e Caro Emerald e poi con la clamorosa ondata svedese estiva, Adesso succede con le produzioni tedesche e non solo. Certo che l’Italia è un paese strano. Lena, la vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2010 passò nelle radio si e no nei giorni della rassegna e riuscì ad arrivare in classifica solo grazie ai blog. Roman Lob, che è tedesco pure lui e che in Europa ha avuto un buon successo, da noi non è arrivato per niente. E si che aveva un brano inglese, scritto da uno forte e ben inserito nel mainstream come Jamie Cullum.

E invece adesso la classifica dell’airplay italiano ospita non uno ma ben due brani tedeschi. Uno è un brano che sta andando benissimo anche nelle classifiche europee e sta entrando anche in quelle italiane: si tratta di “Stolen dance” dei Milky Chance, nato come tormentone virale in rete, diventato successo in patria ed in tutto il mondo germanofono e che adesso sta passando anche nelle nostre radio ed è attualmente al numero 10 della classifica ufficiale FIMI. Eravamo stati tra i primi a riferirne, ora accogliamo con soddisfazione il successo anche da noi.

Dalla Germania poi arriva nelle nostre radio a sorpresa anche un altro pezzo. A sorpresa perchè in fondo, fuori della Germania, non è che “Without you” di Y’akoto abbia avuto così grossi riscontri. Però il pezzo è forte e lei, che è nata ad Amburgo, ha radici ghanesi ed ha vissuto fra Camerun, Ciad e Togo, è uno dei nomi più interessanti del panorama contemporaneo attuale, con questa sua voce particolarissima e sonorità che mescolano il pop all r’n’b. Due album all’attivo, ma è solo con questo brano che si è fatta largo anche in Germania. La multinazionale che la segue ha avuto il coraggio di lanciarla anche da noi ed ha fatto bene.

Del “piccolo David Bowie fiammingo”, ovvero Ozark Henry e del suo sbarco in Italia avevamo già accennato: a distanza di qualche mese, “I’m your  sacrifice” resiste bene  nelle classifiche dell’airplay. L’ospitata a Sanremo ha spianato invece le strade a Stromae, che torna nelle nostre radio con grande ritardo, dopo i fasti di “Alors on danse”: non è però il brano cantato al Festival, “Formidable“, bensì “Tous les memes”, che ha eseguito da Fazio a “Che tempo che fa”ad entrare nelle nostre classifiche: dopo aver sbancato le charts francesi e belghe, aver conquistato quelle olandesi ed essere ai vertici in tutta Europa, è al numero 14 da noi, oltre ad essere entrato in rotazione nelle radio. Meglio tardi che mai.

A proposito di belgi, va poi segnalata anche la presenza dei mitici Hooverphonic, tornati da poco nei negozi con l’album “Reflection” (ne avevamo parlato qui). In questo caso, è abbastanza facile pensare che a fare da traino sia il fatto che il singolo di lancio si intitola “Amalfi“. Ancora: in questi giorni sta arrivando da noi un brano dello scorso agosto, vale a dire “DNA” dell’austrica Anna F., cantautrice che passa senza problemi dal pop al rock al folk, alla musica elettronica, anche contaminandoli fra loro e che ha già vinto un disco d’oro e un Amadeus Award nella categoria pop rock. Da agosto, data di uscita in Europa del brano, arriva soltanto adesso da noi.

Infine, dato che sta arrivando il tempo dell’Eurovision e fra poco torneranno a sparare a zero sulle canzoni facili che arrivano dall’est Europa, segnatevi il fatto che in questi giorni le nostre radio stanno passando nientemeno che un brano che arriva dalla Polonia, ovvero “Thank you very much” di Margaret, pop di buon successo in tutta Europa, di cui noi parlammo lo scorso settembre (senza dimenticare i  vari brani eurodance che si sono succeduti negli ultimi anni anche nelle nostre radio e nelle nostre classifiche). Segno che quando si vuole, si può anche gettare uno sguardo al di là del muro.

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