Le Luci della centrale elettrica dall’indie ai vertici della chart
Come passare dai club e dalle nicchie di pubblico direttamente nel mainstream. La storia di Vasco Brondi, meglio noto come Le luci della centrale elettrica è singolare. E sicuramente, in chi è abituato a tutt’altro airplay, averlo visto al secondo posto della classifica FIMI degli album avrà fatto nascere il classico interrogativo: “Chi è costui?” (quando non “Chi sono COSTORO”)?
“Costellazioni”, che segna il suo debutto con una major dopo tanti anni di lavoro oscuro con una piccola etichetta indipendente, è la dimostrazione che c’è ancora spazio in classifica per produzioni di questo genere, una sorta di conferma dopo il successo a Sanremo di altri gruppi e prodotti della scena indie come Perturbazioni, Diodato, The Niro e Zibba. “I destini generali” è il singolo di lancio e mostra tutta la bravura dell’artista ferrarese, ma sul suo canale youtube è possibile ascoltare molto dei suo nuovo lavoro.
Eppure Le Luci della Centrale elettrica è attivo da anni con successo, è ospite fisso delle Targhe Tenco e non manca di raccogliere in termini di critica quello che forse spesso gli è mancato in termini di vendite: “Cara Catastrofe” accompagnava l’album “Per ora noi la chiameremo felicità”, l’album del 2010 che aveva anche al suo interno collaborazioni importanti, sempre nella scena indie e citazioni colte con riferimenti a Pasolini e Pier Vittorio Tondelli.