Eurovision Song Contest 2014: vince Conchita Wurst (Austria), Emma 21ª

Immagine2L’Eurovision Song Contest 2014  va all’Austria. Conchita Wurst con “Rise like a phoenix” vince il più importante concorso musicale d’Europa, riportando il trofeo a Vienna 48 anni dopo la prima e unica vittoria di Udo Jurgens e “Merci Cherie”. Alle sue spalle si piazzano The Common Linnets dei Paesi Bassi con “Calm after the storm” e al terzo posto la Svezia con “Undo” di Sanna Nielsen, un classico eurovisivo. Vittoria larga, per Tom Neuwirth, in arte Conchita Wurst, drag queen lanciata da due talent show austriaci, ma in realtà è stata gara aperta sino a due votazioni dalla fine, quando poi è stata decretata in anticipo e matematicamente la vittoria.

Disastro per l’Italia. Diciamocelo, soltanto qualche sito che ha creduto ai bookmakers pensava davvero ad una vittoria italiana, ma certo nessuno si aspettava un tonfo di queste proporzioni: Emma ha chiuso appena ventunesima con 31 punti: un solo 12 da Malta, 10 dall’Albania, 6 dal Montenegro, 2 da Macedonia e Svizzera e 1 dalla Francia. Paesi tradizionalmente amici come la Spagna non hanno apprezzato “La mia città” (zero punti), il che suona non confortante  in vista dell’uscita proprio in Spagna dell’album “Schiena”. Zero punti anche da San Marino che però come è noto vota solo con la giuria.  Tredicesima la Svizzera con SebAlter, terzultimo San Marino con Valentina Monetta, giusto davanti alla slovena Tinkara Kovac Sotto, le posizioni complete.

Sulla vittoria di Conchita Wurst, sicuramente più mediatica e “sociale” che realmente musicale  avremo modo di tornare. Certamente non sfugge la coincidenza di una vittoria di un artista del mondo LGBT, il secondo dopo Dana International del 1998 (che però era una transessuale, non una drag queen) avvenga in un paese fra i più aperti d’Europa sul tema dei diritti civili, nell’anno in cui la Russia (fischiatissima) ha avuto invece una presa di posizione forte in senso contrario. Male la Gran bretagna, appena diciassettesima, davanti alla Germania, decima la Spagna Per la Francia è il peggior risultato della storia eurovisiva, sia in termini di punteggio che in termini di piazzamento. I transalpini avranno di che riflettere e parecchio.

I VOTI DI ITALIA E SAN MARINO – Subito dopo la rassegna come promesso l’EBU ha diramato i voti dei singoli paesi per semifinali e finali, scorporati per i singoli votanti e del televoto. Ciascun giurato ha dovuto classificare le canzoni della serata e dalla media è uscita la classifica della giuria, che poi è stata unita al 50% del televoto. Relativamente a San Marino, la classifica finale è stata data solo dalla media delle cinque classifiche dei giurati, visto che come è noto non c’è il televoto. Ecco nel dettaglio il voto della finale di Italia e San Marino.

La giuria italiana:

  • A- Luca De Gennaro (presidente)
  • B-  Andrea Laffranchi
  • C- Paola Folli
  • D- Andrea Mirò
  • E-Francesco Pasquero

Italia

La giuria sammarinese

  • A- Sarah Jane Ghiotti (presidente)
  • B-Lorenzo Salvatori
  • C-Andrea Gattei
  • D- Maria Giulia Ugolini
  • E-Paolo Macina

San Marino

Per il voto delle semifinali, sempre scorporato fra Italia e San Marino e per i singoli giurati, vi rimandiamo al post del nostro sito partner Eurofestival News.

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Una risposta

  1. Dan ha detto:

    Alla fine ha vinto il personaggio più discusso e stravagante di questa edizione, ovvero Conchita, rappresentante dell’Austria. Buoni sia il brano che l’esibizione, ma personalmente avrei premiato altre nazioni (ad esempio, Svizzera o Ungheria), anche perché la vittoria austriaca – come avete sottolineato nell’articolo – sembra essere legata soprattutto a fattori extra-musicali.

    Non ho seguito le votazioni, ma certi piazzamenti sono abbastanza inspiegabili: Slovenia, Montenegro e Regno Unito meritavano molto di più, ed anche il risultato dell”Italia sorprende un po’.
    Ho poco da obiettare sull’ultimo posto della Francia: confrontando i risultati delle ultime tre edizioni, però, si ha la netta impressione che i rappresentanti francesi non siano ben visti dal pubblico eurovisivo, a prescindere dalle scelte musicali (e non é da escludere che questo ”rischio” spinga alcuni cantanti francesi validi a tenersi alla larga dalla manifestazione).